venerdì 5 febbraio 2010

Come riprenderci la sovranità monetaria?

T.T. mi scrive quanto segue:

Ciao, sono un lettore del tuo blog!
Stavo navigando on line e mi sono imbattuto in questo articolo della Repubblica http://www.repubblica.it/economia/2010/02/05/news/attacco_euro-2191940/

Da semplice cittadino mi lascia perplesso la situazione in cui navighiamo. Ma sopratutto,l'assenza di informazione in merito(comprensibile,non sono mica fessi).Pare ci sia un periodo ed una proiezione verso il futuro pesantemente negativa per l'europa. Per non parlare dell'euro

Un po da ignorante in merito a tutte le dinamiche politiche,sopratutto a livello internazionale,mi chiedo è mai possibile che si persiste in un atteggiamento politico che pare essere sbagliato,che si continui a portare avanti un modello che crea solo disagi e fallimenti? Sembra di avere a che fare con un malato allo stato terminale,che viene costantemente tenuto in vita in stato vegetativo! Sembra accanimento terapeutico!

Mi chiedo quale potrebbe essere il futuro,visto che non credo sia possibile tornare alle monete nazionali e abbandonare l'europa.........sempre da ignorante me lo chiedo(e te lo chiedo)

Grato di tuoi eventuali pareri

Ti Ti

T.T., innanzitutto dico che siamo tutti ignoranti. Non c’è nessuno di noi che abbia la patente di legittimità. Ma siamo costretti a chiederci queste come altre cose, perché sappiamo che altrimenti i giornalisti ce le terrebbero nascoste: siamo costretti ad intrufolarci in tanti e diversi campi (politica interna e internazionale, economia, diritto comunitario) nei quali magari non abbiamo studiato, ma dobbiamo farlo perché sappiamo che tutte le cose sono collegate fra di loro da un filo sottile, e noi cerchiamo di vedere quel filo. Solo il porci delle domande, in un’era in cui ci vorrebbero tutti dei tripponi che mangiano il McDonald mentre poltriscono su Facebook, ci rende onore. A prescindere dal nostro schieramento politico.

Comunque sia, vengo al punto. Non potevi usare metafora migliore per descrivere l’Europa dei banchieri e dei massoni: un malato in stato terminale contro il quale si pratica un vero e proprio accanimento terapeutico. Certo che questa Europa e questo modello economico portano soltanto lacrime e sangue. Ma a noi, non di certo a loro! A te che campi con 1.100 euro, se sei fortunato, e devi pagare decine e decine di balzelli che di sicuro alleggeriscono te, ma ingrassano loro. Per loro l’Europa attuale è una vera e propria pacchia! I supermanagers delle grandi banche si sono distribuiti miliardi di dollari di bonus, e questo dopo aver rovinato l’economia degli Stati; dopo aver ricattato l’Europa e gli USA per ottenere – e con successo – aiuti di Stato senza i quali le banche non potevano salvarsi, dopo che avevano perso i risparmi dei loro clienti al gran casinò della finanza globale.

E questo perché? Perché tengono la classe politica per le palle, e riescono a piazzare i loro uomini chiave nei posti che contano (Prodi, Draghi, Padoa Schioppa, per citarne alcuni, sono tutti uomini della Goldman Sachs). Se qualcuno esce fuori dal coro, vedi Jorg Haider, lo fanno fuori. Se vale di meno ed ha un seguito molto minore – come noi – sparano tutte le cartucce del loro apparato repressivo E nessuno dei nostri giornalisti andrà mai ad indagare, a chiedersi le ragioni di questa caduta precipitosa verso l’abisso, alla fine della quale saremo noi a farci male, non loro.

Che sono ragioni che partono da lontano. Dalla sconfitta nella seconda guerra mondiale, che ci ha privato della nostra sovranità (militare, politica, economica) per renderci una colonia degli Stati Uniti; i quali, dal loro punto di vista, hanno tutto da perdere nella prospettiva di un’Europa grande, che parli ad una sola voce. Perché significherebbe avere un ulteriore interlocutore, dopo la Cina, con il quale essere costretti a dialogare, e magari venire a patti.

Ma vedi, io non voglio neanche che l’Europa parli ad una sola voce. Perché so che questo continente ha dato il meglio di se quando le voci erano tante, e spesso discordi. Perché so che si cresce di più, e meglio, quando si vive nella dissonanza, e non nell’omologazione. Anche se è proprio quello che vogliono fare.

Ma veniamo all’articolo, che ci da’ vari spunti di riflessione. Bonanni parla di una situazione negativa, specialmente in termini economici (ma non solo, a mio parere) per l’Europa. È vero. Il capitalismo ha fallito, ma nonostante tutto non c’è nessuno che provi a proporre una terza via, una soluzione che coniughi bene una situazione di libero mercato che non vada ad intaccare gli interessi nazionali: ci ha pensato il Fascismo, e guarda come lo hanno ridotto. E sai perché non propongono altre idee? Perché questo sistema fa molto comodo a loro nello stesso modo in cui distrugge noi. E poi perché di idee non ne hanno, avendo riposto tutte le loro aspettative nel mercato. E ora che i dogmi della loro scuola liberista mostrano tutta la loro evanescenza non sono capaci di pensare niente di nuovo, di rivoluzionario.

Bonanni dimostra di scrivere per un quotidiano, La Repubblica, che è ben lontano dal fare informazione, ma spaccia le balle del regime. L’autore dell’articolo in questione non solo evita di parlare accuratamente del Trattato di Lisbona, ma si preoccupa addirittura del fatto che questo Trattato non viene attuato con sufficiente zelo. Tacendo su ciò che comporta l’attuazione di questo scellerato patto che persone e organismi non votati da noi hanno deciso per noi, parla esplicitamente di “nuovo ordine mondiale”, lo stesso che la massoneria internazionale – per mezzo degli organismi sopranazionali (non votati e non scelti dalla popolazione) – si sforza di attuare da secoli.

L’Europa ha bisogno di più integrazione, dice Verhofstadt, e Bonanni lo cita fedelmente. Che, tradotto, significa delegare agli organismi sopranazionali le competenze che in precedenza erano prerogative dei singoli Stati. Ma i tedeschi, ci dice l’articolo, sono i meno restii ad attuare questa volontà. Il prussianesimo cova ancora sotto le ceneri di Berlino? In un'era di Angela Merkel, credo di no.

Ma nel mentre che speriamo, si chiede T.T., che si fa? Si esce dall’Europa? Innanzitutto è tecnicamente molto difficile una cosa simile: richiederebbe prima di tutto la volontà politica di farlo. E dovrebbe essere una volontà bipartisan, molto forte. Penso che questa volontà, stando così le cose, non ci sarà mai.

Non sono un esperto a tal punto di queste tematiche, che sono molto “tecniche”. Ma so che se l’Italia vuole riacquistare un minimo della sovranità che ha ceduto alla massoneria bancaria sopranazionale deve necessariamente prendere delle decisioni importanti sul suo futuro, che differiscano in qualche modo dall’incondizionata adesione al dogma capitalistico, che ha prevalso fino ad ora.

3 commenti:

Antonio Pocobello ha detto...

Ottima domanda.
Ottima risposta.

Provate a spiegare come ha fatto la RSI a nascere e scomparire senza lasciarci debiti in eredità!
Provate a spiegare la valenza strategica dei bombardamenti "alleati" in Italia, in Germania, in Giappone.

Guarda caso, tre paesi che avevano la proprietà statale della moneta.

Si provi a scrivere la storia delle banche centrali private di emissione in relazione a questi avvenimenti:
- 1789 - caduta del Re di Francia - emissione ai privati
- 1860 - caduta dei Borboni di Napoli - emissione ai privati
- 1870 - eliminazione del potere temporale della chiesa - emissione ai privati
- 1917 - caduta dello Zar di Russia - emissione ai privati (Gosbank 1937 sotto Stalin) - non stai avendo le allucinazioni, è proprio così.
- 1918 - caduta degli Asburgo d'Austria - emissione ai privati.

Insomma voglio dire che questi "signori" "padroni del mondo" si sono dati da fare da un pezzo.

Il guaio é che, come giustamente ammettiamo, non siamo noi gli esperti di questa matera.
Gli esperti sono loro "i padroni del mondo".
Ma con umiltà noi "popolo" cerchiamo di fare il popolo almeno su questa materia in modo normale del sapere con il "passaparola".

Pertanto cerchiamo di imparare:
Che cos'é il debito pubblico
http://www.signoraggio.it/signoraggio_Il_debito_pubblico_e_le_banche_centrali_di_emissione.pdf

E se il sistema economico fosse una truffa gigantesca?
http://www.gambelli.org/download/banche%20-%20finanza/La%20moneta.pdf

Moneta = Dominio
http://www.centrofondi.it/report/Piero_Sanna_Moneta_Dominio.pdf

La storiella per afferrare il concetto - L'isola dei naufraghi
http://www.michaeljournal.org/LIsola.htm

Che cos'è la legge finanziaria?
http://www.signoraggio.com/signoraggio_lafinanziaria.html

Nel farVi presente che Vi seguo con piacere ed attenzione, vi segnalo il mio dilettantesco blog:
http://pocobello.blogspot.com/
e porgo camerateschi saluti.

Antonio Pocobello

Anonimo ha detto...

La soluzione e' dentro di noi,noi siamo i volenterosi carnefici che aiutano i potenti a stare al loro posto,perche' noi abbiamo come esempio,gia' come educazione dei nostri familiari,questi figuri che vengono omaggiati come geni della comunita' ed invece sono i mandanti di tutte le disgrazie sociali,loro affamano e uccidono milioni di persone ma sono indicate come esempio fulgido da seguire per le giovani leve. Secondo me e' perversione umana difficile da estirpare. Il loro volere e' il nostro desiderio.
Ciao.
Giuseppe.

Andrea Chessa ha detto...

Ad Antonio: i tuoi sono ottimi spunti. Ho preso nota anche del tuo blog, che conto di leggere appena ho un poco di tempo libero.

A Giuseppe: semplice: siamo come volevano che noi fossimo. Plasmati e venduti ai potentati economici, alle mafio-massonerie e ai pubblicitari.