venerdì 11 luglio 2008

I pompini sono l'unica cosa dove nessuno può insegnar loro niente

In questi giorni mi viene quasi da rimpiangere il tanto bistrattato Medio Evo e periodi vicini, quando non a tutti era permesso votare, c’era la ghigliottina, le corti e i principati vivevano staccati dalla plebaglia e bisognava togliersi il berretto al passaggio del signore, pena la fustigazione pubblica.
Osservare l’odio e il rancore perverso con il quale i comunisti, girotondini, ex sessantottini e simili si scagliano contro il Ministro Carfagna e Silvio Berlusconi, a quello che è stato definito il “No Cav Day”, è semplicemente stomachevole. Le battute si sprecano, le allusioni sono all’ordine del giorno, la Guzzanti chiede addirittura le dimissioni del Ministro, tra gli applausi dei decerebrati acritici che vogliono ergersi come i rappresentanti della moralità e della serietà italica. La Guzzanti, per cercare una visibilità che non è mai riuscita ad avere con i suoi lavori teatrali e/o cinematografici, e con lei i Grillo, i Travaglio e compagnia bella, insulta a tutto spiano. Insultano il Papa. Giù applausi. Insultano un Ministro per non si sa bene che cosa. Giù applausi. Insultano il Presidente del Consiglio. Giù applausi e qualche “Brava Sabina!” Ecco la sintesi della giornata in cui tutta la plebaglia pseudo comunista si riunisce e si ritrova insieme: un’orgia odiosa di insulti, di slogan, di battute da taverna portuale del Cinquecento elevata al rango di “satira”. E’ il No Cav Day, ma è anche la giornata durante la quale vengono continuamente calpestati l’educazione, la serietà, il rispetto, la presunzione di innocenza. Quest’ultima, in particolare, viene usata da questa feccia umana quando meglio fa comodo a loro. Garantisti a senso unico, giustizialisti a corrente alternata. Quando si tratta di difendere delinquenti, assassini, pedofili, stupratori e terroristi rossi ti parlano di diritti, di tolleranza, di comprensione, di rispetto dei diritti umani. Quando, come animali, cominciano a sentire l’odore del sangue, eccoli che sbavando insultano un Ministro e un Presidente del Consiglio democraticamente eletti per delle intercettazioni che nessuno ha mai tirato fuori, che non si sa bene neanche se esistano, e che anzi molto probabilmente non esistono: se esistessero, infatti, i giornali, ben consapevoli del volume di vendite che ne potrebbero ricavare e dei danni di immagine che potrebbero provocare al nuovo governo, non esiterebbero neanche un attimo a renderle pubbliche.
Qualcuno lo dica, ai maiali, che una persona, in Italia, è da ritenersi innocente fino a quando non viene provata la sua colpevolezza. Qualcuno faccia notare, a questa spazzatura che cammina su due gambe, che il problema non è tanto se il Ministro delle Pari Opportunità abbia fatto una fellatio al Presidente del Consiglio; del resto loro non è che si interessassero tanto di questo tipo di moralità, fino a qualche tempo fa: è una delle pagine più vergognose del Parlamento Italiano (non per niente qualcuno voleva farne un bivacco per manipoli) il solo ricordare quel finocchio travestito divenuto parlamentare in quota Rifondazione Comunista. Il problema vero sta nell’appurare se il Ministro Carfagna sia diventata Ministro per delle sue particolari qualità – cosa molto difficile – oppure per qualcos’altro. Ma finché questa questione non sarà chiarita nelle sedi appropriate, in un paese civile non dovrebbe esserci spazio per insulti gratuiti. Non si da della “puttana” ad un Ministro per delle intercettazioni che non si sa neanche se esistano. Punto.
Per questa straccioneria umana tutto può passare, tutto è lecito, tutto è permesso: la feccia umana che spaccia droga si; i delinquenti che sono fuori dopo tre giorni si; i sovversivi dei centri sociali che mettono a ferro e fuoco le città si; i traditori e terroristi – tristemente chiamati partigiani – si; i terroristi liberati che diventano grandi opinionisti si; la guerra civile per protestare contro le discariche si; gli sbarchi continui di immigrati si; lo sfruttamento dei bambini rom gli angoli delle strade si; l’arresto per chi espone un faccione di Mussolini si… ma il pompino no, quello proprio no. Del resto, i pompini sono l’unica cosa dove nessuno può insegnar loro niente.

5 commenti:

SOLO FILM ha detto...

Complimenti vivissimi perchè sai cosa dici e come dirlo (per il link alla mia modesta opinione, onorato. Da testa pensante a testa pensante).

Andrea Chessa ha detto...

Grazie dei complimenti. Aggiungo subito il link allora.
Andrea

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Causa problemi con i bolscevichi di google cambio casa. Mi troverai sempre su http://sergentehartman.wordpress.com. Lo so, la fantasia è quella che è (se vuoi aggiornare il link, grazie). A rileggerci.

Andrea Chessa ha detto...

Che ti è successo? Mi sembrava che stesse andando benissimo il tuo blog...
Aggiorno il collegamento, comunque.