giovedì 15 dicembre 2011

Perché piangiamo

I vigliacchi e i fascisti cacasotto si vedono anche nel caso di Gianluca Casseri.
Io non esalto un camerata perché ha ucciso quattro immigrati. Non celebrerò mai gli assassini, come sta accadendo tristemente su qualche forum internet. Rispetto la vita di tutti, a prescindere dal loro colore della pelle o dalla loro religione. Non celebro e non esalto, ma non sono nemmeno un partigiano, pronto al salto della quaglia per compiacere qualche pennivendolo.
Piango un camerata che ha commesso un tragico gesto di follia; piango perché conosco il dolore di vedere la propria Patria presa d'assalto dai barbari, violentata fin nel suo intimo; piango perchè so cosa fu l'Italia un tempo, e cosa è oggi; piango perché conosco tutta l'impotenza di cercare di cambiare il sistema con tutti i mezzi disponibili, e nonostante tutto vedere che il nemico si rafforza sempre di più; piango perché vedo l'avanzare del marcio in ogni dove, perfino nelle acquesantiere; piango perché la devastazione la vedo in ogni dove, nelle strade, nei corpi, negli spiriti; piango perché so cosa vuol dire amare la propria Nazione e allo stesso tempo sentirsi odiati...
Piango perché penso al dolore e alla rabbia che un camerata non è riuscito a trattenere, spingendosi al gesto più folle e criminale che ci sia, per poi togliersi la vita, autopunendosi come questa democrazia di merda mai l'avrebbe punito.

3 commenti:

Hector ha detto...

Bah, sarò un fascista cagasotto, ma ho già visto fin troppi gesti provocatori e fin troppi gruppi di camerati essere criminalizzati per gesti sconsiderati, come sta accadendo adesso. Non so se sono un cagasotto, certo se avessi dovuto ammazzare qualcuno e togliermi la vita sarei ndato a sparare a qualcuno delle tante bande di latinos che ormai sono a genova, o alle accozzaglie di vagabondi e spacciatori di tnie varie che insozzano le nostre città, o avrei cercato di andare a Roma e cercare di toglier di mezzo qualcuno di 'sti vampiri che annienta il nostro futuro. Prendermela con 4 sfigati che vendon cianfrusaglie non mi pare a) che sia eroico b) che abbia senso...Saluti Ettore

Andrea Chessa ha detto...

Non ho scritto che sia eroico. Ho scritto che piango il dramma umano, senza volergli dare per forza una connotazione politica.
E quando ho scritto di cacasotto mi riferivo ai vari eroi che "Casseri l'abbiamo visto una volta, mai visto con noi, non era un camerata"...

Hector ha detto...

anche questo copione già visto in gioventù, nel partito...