sabato 13 marzo 2010

L'Europa (forse) ritrova un po' di coraggio

Dalla Commissione Europea, una volta tanto, arriva una bella notizia: è stato approvato, con una buona maggioranza, il rapporto Goldstone che certifica inequivocabilmente come Israele si sia macchiata di crimini contro l’umanità contro la popolazione di Gaza, in particolare nell’ultima carneficina tristemente ricordata come “Piombo Fuso”.


Per la lobby è una delusione cocente. Ben inserita nelle diplomazie europee, con i suoi uffici di rappresentanza in giro per l’Europa, con un potere di intimidazione a dir poco spropositato, si era mobilitata in tutti i modi
, non ultimo il mandare lettere di minaccia – con un linguaggio tipicamente allusivo e mafioso – a vari parlamentari europei. Le obiezioni sono sempre le solite: Israele ha il diritto di difendersi, non si tratta con i terroristi, qualunque accusa contro Israele è viziata in origine dall’antisemitismo.


Nei giorni precedenti al voto, che si è concluso con 335 si e 287 no, frequenti sono state le visite fatte dai membri della lobby ai parlamentari più esitanti, che sono stati anche bombardati di e-mails, lettere e telefonate. Per questi motivi, e altro ancora, la lobby pensava di avere la vittoria in tasca. Invece, clamorosamente, ha perso: la risoluzione del Parlamento Europeo chiede “l’attuazione delle raccomandazioni e l’individuazione delle responsabilità di tutte le violazioni del diritto internazionale, inclusi i presunti crimini di guerra”.


L’Europa, dopo tanto tempo, forse ha ritrovato un po’ di coraggio.

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