giovedì 7 febbraio 2008

Carlo Gariglio - In risposta ad un camerata napoletano sul problema rifiuti

Carissimo Camerata Iovine,
Innanzi tutto mi scuso per il ritardo nella risposta, causato da una serie di equivoci; la tua lettera, infatti, è stata consegnata direttamente al Vice Segretario Mazzer, il quale ha provveduto a rispondere, girandola poi al sottoscritto. Ringrazio anche per l’invio del bollettino della vostra associazione, che ho inserito a pagina 3 nella rubrica “abbiamo ricevuto”. Un po’ di pubblicità non guasta, anche se non siamo certo “La Repubblica”!Che dire? Innanzi tutto grazie per la definizione di “ultimo baluardo della politica italiana che abbia a cuore le sorti del nostro Paese”; tale definizione ci inorgoglisce, ma è subito il caso di sottolineare che finché il popolo continuerà a preferire i soliti noti quali amministratori locali e nazionali, noi, ultimo baluardo, potremo fare ben poco se non denunciare le storture del sistema tramite i pochi mezzi di cui disponiamo.A Napoli come a Torino il popolo è cloroformizzato, e si reca a votare sempre i soliti nomi, ignorando quanti hanno a cuore veramente l’interesse comune; che siano i Bassolino o i Chiamparino (il sindaco di Torino votato da quasi il 70% degli idioti locali), poco cambia e poco importa. Chi tenta di spezzare questi oligopoli ne esce sempre con le ossa rotte [...] Detto questo, circa il problema dei rifiuti, credo che il tutto si collochi nel solito vergognoso andazzo da tempo in voga in Italia, cioè la mania di dire: “NO”! Da anni vediamo persone di vario tipo unite da una sola parola d’ordine: rifiutare tutto quanto viene proposto da autorità e tecnici per risolvere i problemi più urgenti… Si grida contro la TAV, contro l’ampliamento delle autostrade, contro il nucleare, contro il Mose di Venezia, contro il Ponte sullo Stretto di Messina, contro i ripetitori, contro le discariche, contro gli inceneritori… Ed i risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti: una Nazione regredita a livelli da Terzo Mondo, invasa dalle immondizie, ridotta a pregare i suoi cittadini affinché risparmino energia elettrica paventando rischi di lunghi black out, percorsa da orde di cialtroni noglobal e similari che protestano contro cose di cui spesso non sanno nulla… Oggi in Italia contano più i pareri di esseri inutili quali Caruso e Pecoraro Scanio, che non quelli di premi Nobel per la fisica! Abbiamo rifiutato il nucleare, con il bel risultato di pagare esattamente il triplo per la produzione di 1 KWATT di energia elettrica rispetto alla Francia, che il nucleare lo utilizza realizzando anche ottimi proventi dalla vendita dell’energia così prodotta… E questo rifiuto non solo ci ha escluso dai benefici del nucleare, ma ci lascia comunque inclusi fra quanti condividono i rischi di eventuali incidenti, in quanto le centrali nucleari presenti poco oltre il confine francese (ma ce ne sono anche in Slovenia!) ci espongono agli stessi rischi ambientali di eventuali centrali nucleari site in Italia… A meno che i “verdi” (ma meglio sarebbe chiamarli “angurie”, cioè verdi fuori ma rossi nel profondo!) non siano convinti che eventuali scorie nucleari si prenderanno la briga di rispettare i confini politici delle Nazioni!Nessun beneficio, ma tutti i rischi, come si usa nell’italietta del dopoguerra!Ma vogliamo riparlare di rifiuti? Tempo fa seguii un programma televisivo che illustrava il funzionamento di una megadiscarica con inceneritore ed impianto per il riciclo dei rifiuti… Dov’era questo impianto? Alle porte di Parigi! E nessun Masaniello locale assaltava gli impianti, nessun Caruso illustrava ai parigini i rischi cui andavano incontro, nessun cittadino manifestava contro l’inquinamento, nessun politico fallito si inventava rischi apocalittici per tentare di raccattare qualche voto in più.Che significa questo? Che i francesi sono tutti degli idioti, o che gli idioti sono gli italiani? Io propendo per la seconda ipotesi, e non certo perché ho particolare simpatia nei confronti dei francesi.In Italia troppi interessi più o meno occulti fanno sì che i vari problemi si affrontino senza tenere conto dell’obiettivo e dei mezzi per perseguirlo… Chi ha interessi propri si batte per nasconderli dietro paraventi ideologici o “scientifici”, chi è politicamente morto cerca di rifarsi una verginità con la scusa della difesa dell’ambiente e dell’interesse delle popolazioni locali, chi viene escluso dai gruppi tecnici che studiano i vari problemi si vendica divulgando in giro previsioni tragiche e studi di parte…A questo uniamo poi il classico egoismo italico, riassumibile nell’assioma: “Aumentiamo discariche ed inceneritori, purché lontano da casa mia”, ed il quadro di questa “repubblica delle banane” è completo!Certo, tutti noi vorremmo vivere nel verde, lontani da radiazioni, da ingorghi autostradali, da inquinamento acustico ed ambientale, da discariche ed inceneritori… Ma dato che tutto questo è incompatibile con lo sviluppo umano, dato che le discariche e gli inceneritori servono, dato che l’aumento del traffico è un dato di fatto che nessun “verde” in bicicletta potrà mai mettere in dubbio, vediamo di metterci in testa che i “NO” non servono a nulla e che dovrebbero essere sostituiti dai “SI, MA…”! Ovvero, realizziamo le opere che servono, ma con un forte controllo da parte di autorità, tecnici e cittadini interessati. Se in ogni parte del mondo ci sono discariche, inceneritori, termovalorizzatori, impianti per il riciclo dei rifiuti riutilizzabili, perché non andiamo a vedere come diavolo fanno gli altri Paesi a realizzare tutte queste cose nella massima sicurezza?Possibile che le uniche cose che gli italiani sanno importare dall’estero sono le porcate, tipo discoteche, concerti rock e fast food?Bando alle cialtronerie italiche, allora, e cerchiamo di risolvere i problemi come li risolvono quegli altri Paesi che cerchiamo di scimmiottare quando ci vantiamo di fare parte del G8 o G9 che sia!Ma soprattutto, diamoci da fare per cambiare questa classe dirigente parassitaria ed inaffidabile, altrimenti tutto quanto qui scritto perderà di senso… Dobbiamo arrivare ad avere politici di cui fidarci quando dicono che una discarica deve sorgere in un certo luogo e che non vi sono rischi per la popolazione, e dobbiamo arrivare ad avere tecnici preparati ed onesti che non svendano le loro competenze al politicante di turno per permettergli di nascondere la verità alla popolazione. Guardiamoci in giro, anche andando oltre al problema rifiuti: esistono tecnici e specialisti che su uno stesso problema danno risposte divergenti e spesso opposte… Quando si parla di OGM c’è chi giura che non facciano male alla salute e chi giura che siano cancerogeni… Quando parliamo di antenne - ripetitori per la telefonia mobile c’è chi giura che le emissioni non siano affatto dannose per la salute, e chi paventa rischi mortali per i residenti nei pressi delle antenne… E quando parliamo di inceneritori, c’è chi certifica che le emissioni di diossina nell’atmosfera non hanno concentrazioni dannose per la salute pubblica, e chi evoca scenari apocalittici con diffusione di tumori e malattie varie. Di chi fidarsi? Di chi è pagato per mentire? O di chi mente perché non lo pagano?Non siamo di fronte a questioni semplici, purtroppo, né risolvibili velocemente. Cambiare il modo di pensare della gente comune e sradicare una classe dirigente cancerogena come quella attuale non sarà facile… Ma se non ci proviamo, non potremo neppure lamentarci se quintali di rifiuti spunteranno sotto le nostre finestre… Ce lo saremo meritati, così come ci meritiamo la Magistratura che si muove solo per danneggiare gli avversari politici ed i politicanti che agiscono solo nell’interesse del loro conto in banca.Intanto, giusto per concludere sull’emergenza rifiuti in Campania, mi permetto un consiglio niente affatto tecnico ma pratico: sarà anche vero che incenerire i rifiuti inquina, che stoccarli nelle discariche potrebbe creare altro tipo di inquinamento, che le “ecoballe” se bruciate aumenteranno le emissioni nocive nell’atmosfera… Tutto vero, non voglio neppure provare a metterlo in dubbio… Ma quello che è certo è che vivere quotidianamente con quintali di rifiuti che crescono sotto le finestre, alla mercé di pantegane enormi e di batteri e germi di ogni tipo è ancora più nocivo, così come è certamente più inquinante nell’immediato il cospargere i rifiuti di benzina ed incendiarli!Dunque, nell’attesa dell’uomo nuovo e di una nuova stagione politica per la nostra martoriata Italia, proviamo a fare quello che si è sempre fatto per evitare alla popolazione di morire sepolta dalle immondizie… E puniamo chi non comprende l’emergenza e tenta di fare prevalere i suoi interessi di bottega sul bene pubblico.In ultimo, dato che a nessuno piace smaltire rifiuti prodotti da altri, sarebbe ora di comprendere che ogni provincia italiana si deve dotare di discariche ed inceneritori (o qualsiasi altra diavoleria!) atti a smaltire e/o riciclare i rifiuti prodotti in loco… Forse così si attenueranno molte invidie e gelosie ancora vive nell’Italia dei mille campanili!
Carlo Gariglio
http://www.fascismoeliberta.info/

1 commento:

Unknown ha detto...

Mazzer che fine ha fatto ?