La storia che vi raccontiamo non
la sentirete sui giornali italiani o in TV: troppo abituati a stare in
ginocchio, a compiere fellatio ideologiche ai santoni del politicamente
corretto (Myrta Merlino docet) per descrivere gli antifascisti americani per
quello che sono (come tutti gli antifascisti, del resto): terroristi, banditi
ed assassini.
Questo avvenimento, che è solo l’ultimo
in ordine di tempo, rende bene l’idea del livello di delinquenza, misto ad una
arrogante certezza di impunità, che agita gli antifascisti americani, i quali
si possono permettere di mettere a ferro e fuoco una Nazione tra gli applausi
dei soloni radical chic (fino a che gli incendi e le devastazioni non toccano
la loro villettina con giardinetto fronte e retro, ovviamente!).
Aveva 24 anni, Jessica, mamma di
una bambina di 3 anni. Camminava tranquillamente per le strade di Indianapolis,
e quando a quei terroristi di “Black lives matter” che le hanno chiesto di
inginocchiarsi a baciare i loro stivali ha risposto che “All lives matter”
(Tutte le vite contano), ha continuato a passeggiare mano nella mano con suo
marito. Invece i terroristi l’hanno attesa qualche isolato più in là e l’hanno
freddata alla testa. Non una parola, non un insulto: in pieno stile brigatista
Jessica è stata freddata, una vera e propria esecuzione partigiana, senza che
il marito avesse nemmeno il tempo di reagire. Jessica muore per questo: sparata
in testa per aver affermato l’ovvio, per aver detto che tutte le vite contano.
Un movimento di criminali che
incita apertamente al terrorismo ed all’omicidio razziale, che distrugge interi
quartieri e città, che giustizia con esecuzioni terroristiche le persone che
incrocia per strada: cosa accadrebbe se una cosa del genere venisse fatta non
dal Black Lives Matter, bensì da una qualunque altra formazione politica o,
peggio ancora, dalla destra? La risposta la conosciamo.
È il caso di armarsi per
prepararsi ai tempi che arriveranno? Si, probabilmente. Se è vero che in Italia
le “mode” americane arrivano sempre qualche anno dopo, presto saremo costretti
anche noi a difendere, armi spianate, le nostre abitazioni ed i nostri negozi.
L’antifascismo andrà affrontato
per quello che è: terrorismo, violenza e morte.Oggi come ieri.
2 commenti:
Ottimo articolo!
Ringrazio e porto a casa!
Grazie!
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