1 luglio 1942.
Gli Spartani hanno le loro Termopili, i Tedeschi hanno il bunker di Berlino, gli Italiani hanno El Alamein.
In netta inferiorità numerica, senza munizioni, con l'alleato
Nazionalsocialista impossibilitato ad intervenire, questi eroi italiani
resistono "oltre ogni limite delle possibilità umane", come dirà la CNN.
Fino all'ultima pallottola, fino all'ultima granata, senza acqua né
viveri, con le uniformi sbrindellate, il mondo, attonito, ha visto
compierso l'impossibile.
Due settimane di resistenza disperata e fieramente Italiana contro quel
Tredicesimo Corpo d'Armata Inglese che rimase stupefatto quando, nel
prendere in consegna gli ultimi sopravvissuti, li trova sporchi, stanchi
ed affamati, ma in fila militare, col braccio destro alzato nel saluto
Fascista.
Essi hanno trasmigrato dal piano fisico per diventare Dei Immortali, fondendosi con l'Eterno.
"Mancò la Fortuna, ma non il Valore": così un ceppo rende Onore agli Eroi.
Italiano di oggi: davanti al loro sacrificio china il capo, taci, non chiederti quanti sono i nemici ma solo dove siano, non chiederti in quanti siete voi ed in quanti sono loro, non indietreggiare nemmeno di un solo, fottuto millimetro. Loro non lo hanno fatto.
Essi hanno trasmigrato dal piano fisico per diventare Dei Immortali, fondendosi con l'Eterno.
"Mancò la Fortuna, ma non il Valore": così un ceppo rende Onore agli Eroi.
Italiano di oggi: davanti al loro sacrificio china il capo, taci, non chiederti quanti sono i nemici ma solo dove siano, non chiederti in quanti siete voi ed in quanti sono loro, non indietreggiare nemmeno di un solo, fottuto millimetro. Loro non lo hanno fatto.
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