domenica 6 dicembre 2009

"Zi badrone! Zubito badrone!"


In questi giorni i due partiti italiani sono tutti uniti nel dimostrare allo Stato-canaglia del Presidente negro quanto l’Italia sia alla stregua di un cagnolino scodinzolante e fedele, pronto a gettarsi nel fuoco pur di ricevere una pacca sulla testa dal padrone affettuoso.

Obama, tenendo fede a quel ridicolo quanto immeritato premio Nobel per la Pace, deve mandare altri 30.000 soldati in Afganistan per continuare la guerra di occupazione del suo predecessore. E, ovviamente, vuole che gli invasori a stelle e strisce siano in buona compagnia. Partito l’ordine, ecco che il gigantesco apparato di propaganda filoamericano con sede in Italia si mette in moto per cercare di far passare quel messaggio che solo in una Nazione di decerebrati e di lobotomizzati può sperare di avere un minimo di presa: stiamo andando a fare la pace, non a fare la guerra. Sorvolando sui motivi fasulli che spinsero a suo tempo lo Stato-canaglia americano a fare la guerra sia all’Afganistan che l’Iraq: qui si nasconde Bin Laden, qui Saddam Hussein si sta costruendo la bomba atomica. Ora sappiamo che se volevano il fantomatico Bin Laden lo potevano prendere già da tempo, e che Saddam Hussein non aveva neanche gli occhi per piangere (anche a causa di un criminale embargo voluto dagli USA e dai suoi bravi – nel senso manzoniano –occidentali) ma, nonostante tutto, stava riuscendo a riammodernare l’Iraq.


Tutti, politici, governanti e mass media, tacciono criminosamente sulle reali motivazioni che spinsero le canaglie unite d’America ad invadere due paesi sovrani e che li vedono minacciarne criminosamente e irresponsabilmente altri di fare la stessa fine.

Ed eccoli qui, coi loro eserciti ultra-moderni, i loro elicotteri da guerra, i loro sofisticati missili e le loro bombe intelligenti, ad annichilire e a distruggere interi villaggi, sparare contro una popolazione civile inerme, bombardando interi quartieri. E quando qualcuno prova a difendersi ecco che viene definito terrorista. Ormai, in questo occidente da Grande Fratello (nel senso di Orwell e nel senso della trasmissione televisiva), essere definiti terroristi è quasi un riconoscimento onorevole. Ma chi sono i veri terroristi? Coloro che difendono la propria Patria dall’invasore straniero o coloro che, con la ipocrita scusa di portare la democrazia, bombardano, stuprano, sparano e saccheggiano?


La partecipazione dell’Italia all’invasione e alla sottomissione dell’Afganistan, oltre che basarsi su menzogne e bugie, non ha per noi alcun interesse. Quali vantaggi sta conseguendo l’Italia in Afganistan? Quali benefici possono venirne al nostro paese? Nessuno: siamo lì solo per volontà degli Stati Uniti d’America. Sono ben lontani i tempi in cui l’Italia proletaria e Fascista faceva quadrato con il nazionalismo arabo per sollevarsi contro le plutocrazie democratiche occidentali. Ora, nonostante tutti i proclami di Berlusconi e di La Russa, siamo una popolazione invisa all’Afganistan e al mondo arabo in generale. Il servilismo non porta né prestigio, né rispetto, né dignità.

4 commenti:

Dimitris ha detto...

Ottimo!
Dimitris Michalopoulos

Anonimo ha detto...

Ma a Obama non gli avevano dato il nobel (con la n piccola) per la pace?
Forse intendevano la pace eterna...

Alessio

Anonimo ha detto...

I nostri governanti rappresentano la peggior specie che la politica partitocratica possa generare, in quanto il loro attaccamento al potere si manifesta spudoratamente a un servilismo squallido e di matrice profondamente antinazionale. Nel manifestare quanto detto invieremo un contigente di soldati il più numeroso di tutti gli alleati, Vergogna e vergogna...senza fine!!!
Emil

Andrea Chessa ha detto...

Due avvenimenti, nel giro di poche ore l'uno dall'altro, dimostrano il grado di considerazione che ha questa Italia... che tristezza. E pensare che c'è chi è morto per questo Paese.