Come al solito c'è l'imponente abisso tra le posizioni dei cittadini, rappresentati dal Comitato per la Sicurezza di Capoterra, e le istituzioni, rappresentate dalla Regione Sardegna e dal Comune di Cagliari.
Per il Comitato non è stato fatto proprio nulla, in un anno. Col risultato che basta una pioggia un poco più fitta del solito per provocare il panico tra coloro che un anno fa persero la propria casa e anche i propri cari.
Il Comune di Cagliari, invece, tira fuori le cifre: 35 milioni di euro sono stati stanziati per mettere in sicurezza Rio San Girolamo, le cui piene possono mettere in grave difficoltà i centri abitati da un momento all'altro. E' una tranche dei complessivi 80 milioni di euro che ha messo in capitolato la Regione.
Non solo: quasi mezzo milione di euro dovrebbe essere ripartito tra il centinaio di nomi (privati e commercianti) che hanno fatto richiesta di risarcimento. Un altro mezzo milione di euro dovrebbe essere stanziato in futuro.
Nel mezzo? La rabbia per una burocrazia (vero elemento da riformare completamente in un'Italia dove anche il più insignificante pezzo di carta rischia di bloccare qualunque attività) lenta e macchinosa. E quei cittadini che, quando sentono che le prime gocce iniziano a cadere, guardano il cielo chiedendo un po' di clemenza.
3 commenti:
Uno dei tanti casi in cui lo Stato italiano, dimostra la sua azione d'inefficenza e la sua poca attenzione verso il benessere dei suoi cittadini. In questo modo, con questi esempi, mostrati da parte delle istituzioni, potremo mai essere un vero stato nazionale? Purtroppo è vero il contraro in cui si evince una tendenza a consolidare una sorta di egoismo di fondo deleterio per tutti.
In alto i cuori!!!
Emil
Tranquilli! Ce pensa Silvio!
Alessio
Ho visto come ci pensa Silvio... Purtroppo.
Niente mi toglierà dalla testa che avere paura per un acquazzone che fa in Sardegna (mica al Polo Nord) non è da Paese civile... e ci vantiamo di essere tra i primi 8 paesi industrializzati.
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