venerdì 17 luglio 2009

Grillo, sempre più guitto d'avanspettacolo

Non posso esimermi – seppur in leggero ritardo – dal commentare le ultime mosse di quel guitto d'avanspettacolo che risponde al nome di Beppe Grillo.

Qualche mese fa, quando il guitto in questione faceva parlare di se – grazie a quei media che dichiarava corrotti e che nonostante tutto gli davano tanto spazio – presunti camerati (che, stranamente, sono sempre defilati quando si tratta di avviare qualche iniziativa targata MFL) ci scrissero chiedendoci di partecipare. O di unirci in qualche modo, alle iniziative del guitto. Qualcuno – con grande faccia di bronzo – parlava anche di “Grillo camerata” per la sua scelta di piazzare il suo V-Day – buffonata con la quale, da un palco, insultava volgarmente la classe politica tutta – il giorno dell'8 settembre. Quel giorno, cioè, che dovrebbe essere un giorno di vergogna e di umiliazione nazionale non solo per i Fascisti, ma per chiunque ami l'Italia. Che, in quel giorno, fece il più clamoroso ed indecente voltafaccia di tutta la sua Storia, mentre il Re e gli Stati maggiori, capito l'andazzo, andavano a gettarsi ai piedi degli invasori americani mentre i soldati mussoliniani cercavano disperatamente di tenere il fronte contro i nemici.

Anche il V-Day di Grillo fu indecente. Per capire quanto Grillo fosse “camerata” bastava guardare le bandiere che venivano sventolate sotto il palco, prevalentemente di colore rosso. Lo stesso colore con il quale – senza che la Magistratura faccia un bà – si chiedono altri piazzale Loreto per i fascisti o si cantano canzoni di incitamento all'odio ed all'omicidio contro gli avversari politici. Se gli idioti che ci hanno accusato di essere settari e retrivi ad ogni cambiamento e ad ogni apertura vogliono “aprirsi” con siffatta feccia umana, facciano pure. Noi continuiamo per la nostra strada.

In questi giorni Grillo – molto probabilmente per avere un po' di notorietà che in questi ultimi tempi gli è mancata – ha candidamente dichiarato di volersi iscrivere al PD. Ciò basterebbe, per qualunque persona dotata di buon senso, per capire che anche lui è una valvola di sfogo sempre ad uso e consumo del regime, il quale preferisce che i cittadini “contro” vadano in piazza a fare gli idioti e a sventolare bandiere rosse piuttosto che affiliarsi a movimenti seri, realmente capaci di cambiare la situazione.

Se infatti fosse tanto pericoloso come dice, subirebbe costantemente censure e soprusi, proprio come li subiamo noi. Invece è lì, sempre con i suoi spazi garantiti sui giornali e sulle tv.

Adesso scopriamo la sua vera natura. Il quale dimostra di saper incarnare la perfetta figura del politico italico. Contraddittorio, inconcludente, voltagabbana.

Anni ed anni passati ad insultare tutto e tutti, chiamando “Topo Gigio” quello e “Psiconano” quell'altro, strepitando contro una classe politica corrotta ed inefficiente, per poi salire su uno dei due carrozzoni più grandi. In tipico stile italico e partigiano, del resto.

Ma non bisognava arrivare a tanto per capire la vera natura di Grillo. Che legittimità dare ad un personaggio che (a suo dire) lotta contro l'inquinamento ma gira in SUV e motoscafo? Che strepita contro la povertà e le classi dirigenti e finanziarie rapaci ed aggressive ma poi – con quegli stessi metodi – fa milioni di euro all'anno? Che si propone come nuovo Masaniello degli utenti internet, in difesa del peer to peer, ma poi denuncia un utente di E-bay che mette in vendita qualche suo dvd, manco si stesse parlando di non so quale contraffattore? Che grida contro il sistema dell'informazione e di governo, dopo essersi fatto un sacco di soldi proprio con quel sistema di informazione?

Certo: dare lezioni agli altri, e poi farsi solo i fatti propri, è molto più conveniente dell'esser coerenti sempre e comunque, anche quando le cose girano male.

E ora, neanche il sottoscritto se lo sarebbe mai immaginato, vuole entrare nel PD. Facendo, tra l'altro, una figura da miserabile. Quelli non solo hanno prima respinto la sua iscrizione, adducendo regolamenti dello Statuto, ma poi gli hanno chiuso la porta in faccia. Che il PD dimostri più coerenza di Grillo è incredibile. Come poteva pretendere di entrare in un partito che ha insultato in tutti i modi per anni?

Ma non si preoccupi. L'italiano medio – per il quale conta solo il Grande Fratello (intendendo la squallida trasmissione televisiva), il calcio della domenica e l'abbuffata in discoteca il sabato sera – difficilmente fa questi calcoli.

Il nuovo Masaniello, con questi caprioloni, ha la carriera politica assicurata. Siamo nell'Italia nata dalla resistenza, del resto.

Nessun commento: