mercoledì 8 luglio 2009

C'è un complotto contro Berlusconi?

L'ipotesi non è nuova. Già il Giornale e Libero di qualche tempo fa si fecero questa domanda. Lo stesso ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, ventilò qualche tempo fa questa ipotesi.

Si risponderà che i due giornali sopra citati sono cani da guardia di Berlusconi, mentre Cossiga è noto per essere uno spara-balle. Sicuramente questa affermazione non è priva di fondamento.

Ma Cossiga non è da prendere sotto gamba. Riconoscere le sue esternazioni politiche dalle sparate è un'impresa a volte difficile, ma non c'è dubbio che a volte egli abbia osato dire delle verità scomode, o fare delle affermazioni politicamente poco corrette.

Si ricordi, per esempio, la sua uscita, davanti alle telecamere di un Luca Giurato attonito, su Draghi e l'incontro segreto dei massoni internazionali che ebbe luogo sul Britannia, nel 1992; una sorta di riunione cospirativa dopo la quale il patrimonio industriale italiano venne regalato agli amici degli amici per un pezzo di pane. Probabilmente è stato, fino ad ora, l'unico politico italiano a fare anche il minimo accenno a quell'avvenimento davanti ad una telecamera.

Oppure quando, nel 2007, disse che l'attentato alle Torri Gemelle era un affare interno degli Stati Uniti con la eventuale complicità del Mossad. Anche in quel caso, anziché prendere Cossiga per un pazzo, si preferì non dare assolutamente peso a quelle dichiarazioni. Eppure un ex Presidente della Repubblica, per di più un personaggio politico importante come Cossiga, che afferma che quello che è considerato il più grande attacco terroristico degli ultimi decenni contro gli USA da parte di una potenza straniera – e che ha portato all'invasione di Iraq e Afghanistan – è un affare interno, dovrebbe suscitare clamore e scalpore. Invece silenzio assoluto.

La sua ultima “rivelazione” recente è che il complotto contro Berlusconi esista davvero. Ai posti di comando essenzialmente tre centri di potere: la Repubblica (che guarda verso il Partito Democratico), Murdoch (che vuole fare pagare a Berlusconi l'aumento – tra l'altro sacrosanto – dell'IVA al network televisivo Sky) e Draghi, il papabile a cui si guarda per sostituire Berlusconi.
Questo per quanto riguarda Cossiga.

Passiamo all'informazione berlusconiana, Il Giornale e Libero. È innanzitutto ridicolo che proprio coloro che hanno accusato come fanatici e complottisti tutti coloro che, a torto o a ragione, hanno espresso dei dubbi sulle versioni ufficiali di diversi importanti avvenimenti della Storia contemporanea (l'olocausto ebraico, l'attentato alle Torri Gemelle), ora gridino al complotto senza peraltro portare uno straccio di prova.

Ciò nonostante è la dimostrazione che forse, sotto, qualcosa si muove.

Gli avvenimenti per poter affermare che forse alcuni centri di potere transnazionali si sono coalizzati contro Berlusconi, col fine di far cadere al più presto il suo governo, al parere del sottoscritto ci sono tutti.

Cominciamo dal più importante.

Ovvero una sterzata significativa verso est, verso la Russia. L'alleanza Italia-Russia è un'alleanza che conosce, ultimamente, una significativa accelerazione.

Che comincia innanzitutto dalla posizione che il nostro Paese assunse nel conflitto tra Russia e Georgia. Mentre tutto il mondo informativo dei servi occidentali strepitava contro la Russia, il cui unico torto è stato di dare qualche sacrosanto ceffone al baldanzoso Saakashvili, una martellante campagna di stampa accusava la Russia di essere una Nazione guerrafondaia, con rigurgiti dell'imperialismo sovietico. In quel caso Berlusconi fu l'unico capo di governo europeo che, espressamente, affermò che la non conoscenza dei fatti aveva portato l'opinione pubblica occidentale ad un travisamento della realtà. Ciò in netta contro-tendenza rispetto all'andazzo generale, esplicitamente anti-russo.

L'avvicinamento non si ferma qui. Qualche settimana dopo è Berlusconi a tendere una mano alla Russia per quanto riguarda i missili che gli americani – ufficialmente in funzione anti-iraniana, praticamente per mostrare i muscoli ai russi – vogliono mettere davanti alla finestra di Putin. Anche in questa presa di posizione Berlusconi è solo, e stona con le dichiarazioni degli altri capi degli Stati europei, filo-americani.

L'Italia e la Russia, inoltre, si avviano anche a significativi accordi commerciali. Sono storici, a questo proposito, le relazioni che l'Eni ha stretto con Gazprom, colosso russo dell'energia. Forse bisogna tornare indietro ad Enrico Mattei per ritrovare una “spregiudicatezza” (che altro non è che il perseguimento dell'Italia del proprio interesse nazionale ed energetico) simile da parte dell'Italia. Sappiamo come è finito Mattei, purtroppo.

Veniamo a giorni più recenti. Tralasciando il modo in cui fu condotta l'operazione Alitalia, è indubbio che anche in quell'occasione la stampa estera si scatenò contro il nostro Paese, accusandolo di violare le regole del libero mercato e di praticare politiche stataliste. Non è questa la sede per dire se il governo italiano si comportò, in quell'occasione, bene o male. Rileviamo soltanto che sicuramente, in quell'occasione, non aumentò il numero dei suoi simpatizzanti d'oltralpe.

Ancora più recentemente – è questione solo di poche settimane fa – la questione dei clandestini i quali vengono fermati direttamente in mare e direttamente rimpatriati. In teoria, l'accordo Italia-Libia è storico; ancor più se si pensa al fatto che l'Italia, in sede europea, è stata lasciata sostanzialmente sola a risolvere quello che, comunque lo si voglia vedere, è un problema. Anche altri Paesi hanno adottato questa soluzione. Eppure si scatena, in tutta Europa, una vera e propria campagna di stampa contro l'Italia, accusata di volere un ritorno al fascismo e di praticare politiche discriminatorie contro i clandestini. Nella battaglia, inoltre, si inserisce quello che si configura, sempre di più, come un nmico dichiarato del governo di centro-destra: il Vaticano. Il quale, facendo affidamento sul suo enorme potere sociale, politico ed economico, inizia una crociata anti-berlusconiana sfacciata e livorosa. Di come il Vaticano, in materia di clandestini, predichi bene ma razzoli male, abbiamo già parlato, ma questo è un altro discorso.

E la presenza del Vaticano è presente anche negli ultimi espliciti attacchi a Berlusconi: i suoi presunti scandali sessuali.

D'accordo, d'accordo: Berlusconi, stupidamente, ce l'ha messa tutta per ficcarsi in questo pasticcio, che da Noemi in poi si è gonfiato a dismisura. Una ragazzina di 18 anni che lo chiama “Papi”; delle spiegazioni a dir poco lacunose sulle sue frequentazioni con questa ragazza; Bondi che gioca al rischiatutto affermando clamorosamente a Ballarò che i rapporti con questa ragazza erano rapporti assolutamente innocenti, dato che Berlusconi e Noemi giocavano al karaoke (uscita politicamente infelicissima: la storiella del karaoke è un assist alle battute più triviali: chi di voi non ha pensato alla battuta del microfono?); la scoperta che Berlusconi mente riguardo la prima volta che ha incontrato la ragazza... Qui Berlusconi si è dato la zappa sui piedi.

Ma, incredibilmente, ha perso consensi in misura molto minore rispetto a quello che ci si aspettava. Il PDL, alle elezioni europee, ha tenuto. E' vero che non ha stravinto, ma ha comunque vinto nettamente.

La popolazione italiana non è sembrata eccessivamente turbata da queste frequentazioni del Presidente del Consiglio. Anzi, forse ha contribuito a dare l'immagine di un personaggio forte, carismatico, vitale e, perché no?, anche trombatore. L'immagine ne guadagna.

Poteva finire qui? No. Ecco che lo scandalo da Noemi in poi si allarga a macchia d'olio. Violando la privacy il Presidente del Consiglio viene ritratto nella sua residenza privata mentre si intrattiene con alcune ragazze. Di colpo, i giornali non parlano d'altro: le feste di Capodanno, le signorine travestite da Babbo Natale, la D'Addario che se ne spunta fuori con presunte rivelazioni sulle abitudini sessuali di Berlusconi. E ci sono pure le foto...

Già, le foto... Qualche cosa bisogna dirla anche degli scatti che ritraggono il Presidente del Consiglio ed i suoi convitati a Villa Certosa. Innanzitutto le foto sono state pubblicate da El Pais, nonostante l'autorità giudiziaria italiana ne avesse impedito la divulgazione. Come ha fatto El Pais ad avere quelle foto? Chi le ha fatte uscire? E poi: guardatele bene a questo indirizzo - http://e-h.splinder.com/post/20758083/La+montatura+contro+Berlusconi – (sito che ho visto grazie a quest'altro http://euro-holocaust.splinder.com/): io non sono un esperto di fotoritocchi e di programmi di immagini, però le osservazioni di questi due portali non sembrano così campate per aria.

Quasi come se, visto che Berlusconi, con la questione di Noemi, non ha subito significative ricadute di immagine, la questione dovesse diventare più grande.

È recentissimo l'altro scandalo relativo ad un uso di droga durante le feste di Berlusconi, droga che sarebbe stata portata da Gianpaolo Tarantini. Le analisi del caso hanno sterzato a sinistra, verso la regione Puglia di Nichi Vendola: se l'aspettava D'Alema, colui che ha avvisato l'opposizione di stare attenta perché sono in arrivo nuove scosse “politiche”, quasi come se sapesse che qualcosa doveva accadere?

E veniamo a questi giorni del G8 a L'Aquila. Un evento importantissimo, per l'Italia e non solo. Ma non mancano neanche qui gli attacchi.

Il primo: l'Italia non farebbe abbastanza per aiutare i paesi poveri e non ha mantenuto fede alle precedenti promesse. (Qualcuno ha tenuto fede alle promesse?). Questa sarebbe una delle motivazioni fondamentali che – secondo il The Guardian – spingerebbero gli altri membri del G8 a buttare fuori l'Italia per fare posto alla Spagna che ha un reddito pro-capite maggiore del nostro Paese e non si è rimangiata le promesse fatte per quanto riguarda gli aiuti ai paesi poveri. Non solo: sempre il The Guardian annuncia piccanti rivelazioni su Berlusconi proprio durante il G8.

Che tempismo! Le accuse contro Berlusconi, per qualcuno, saltano fuori sempre al momento giusto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Si sta realizzando quello che pensavo da tempo: l'impresentabile psiconano è ed è sempre stato un parafulmine messo lì da qualcun altro e già che ci si trova si fa anche i fatti suoi.

Il problema è che chi verrà dopo di lui avrà a disposizione tutte le modifiche legislative (negative beninteso) che sono state fatte negli ultimi anni e potrà non soltanto fare il bello e il cattivo tempo, ma si papperà insieme ai suoi amici e a costo zero tutte le risorse che ha ancora l'Italia.

Mi sa che il peggio sta per capitarci fra capo e collo e non è uno sfittico discorso di destra o sinistra...

Alessio

P.S.: anche sul sito di Mercato Libero vengono esposte delle argomentazioni del genere, ovviamente incentrate maggiormente sull'economia e la finanza.

Andrea Chessa ha detto...

Lo credo anche io, purtroppo.

Il problema è che dopo berlusconi non vedo chi possa succedergli.

Fini, l'eterno abiuratore?

Oppure Casini, l'eterno democristiano in cerca di poltrone e prebende?

Almeno Berlusconi non si è mai finto uno di noi per raccattare voti, come altri squallidi personaggi della destra italiana.

Anonimo ha detto...

Andrea hai ragione, Fini non credo abbia i numeri per presentarsi come candidato e sinceramente non mi pare l'emblema della coerenza...
Poi a me ne vengono in mente tre:
Draghi, D'Alema, Casini.

E nessuno dei tre mi ispira fiducia, basti pensare alla riunione segreta sul panfilo Britannia di alcuni anni fa cui ha partecipato anche Draghi insieme ad altre famiglie di superpotenze economiche (forse avranno pure avuto a che fa colla massoneria...).
Di sicuro non parlavano di tornei di Subbuteo...

D'Alema è uno di sinistra meno di sinistra d'Europa, oltre che intrallazzone a tutto tondo e Casini è il solito amico di preti e palazzinari... Argh!

Bombolo direbbe"Mo stamo mejo der c***o..."

Almeno voi fascisti (che personalmente reputo coerenti e onesti) continuate a fare il meglio possibile laddove siete stati e sarete eletti, gli altri (SE SPERA!) trovino da sé il bandolo della matassa, visto che di gente onesta ve n'è da tutte e quattro le parti, destra, sinistra, centro e fascisti.

Alessio

Andrea Chessa ha detto...

Concordo con quanto da te detto.

Se il nostro futuro è Draghi (il massone Britannia) o il canguro (per la sua abitudine di saltare da qui a lì) casini stiamo freschi.

Mi preparerò a chiedere asilo politico in Iran.

Un saluto

Andrea