giovedì 13 maggio 2021

Padroni travestiti da pecore, da duemila anni a questa parte


Stupisce, almeno agli occhi di chi non ha ancora portato il proprio cervello all’ammasso ed abbia conservato un minimo di umanità, come tutti i media, senza eccezione alcuna, siano, relativamente al conflitto Israele-Palestina, sempre e comunque schierati dalla parte sbagliata, vale a dire quella dei criminali sionisti che da più di 60 anni annichiliscono e uccidono una popolazione sostanzialmente inerme.

Ai sassi rispondono con le fucilate dei cecchini; ai razzi katiuscia rispondono con missili terra-aria di ultima generazione. L’obiettivo è sempre quello: prendersi una terra non loro, anche se questo significa violare più di 70 risoluzioni ONU nel silenzio complice di una stampa e di una politica asservita e schierata.

Se, come diceva Goethe, per capire chi comanda basta vedere chi non si può criticare, il sistema mediatico e politico italiano ci dà un’idea abbastanza chiara di come il dominio giudaico sugli organi di informazione e sugli schieramenti partitici travalichi ogni dissenso, ogni eventuale visione “altra” del conflitto che conflitto non è, perché da una parte abbiamo una carnefice, e dall’altro una vittima. Vittima - quella palestinese - che, nonostante tutto, resiste con stoica abnegazione, per niente rassegnata ad un destino fatto di filo spinato, di controlli alla frontiera, di case unilateralmente strappate a chi le aveva da generazioni per consegnarle ai nuovi coloni ebraici, di piogge di fosforo bianco, di tunnel scavati per reperire le derrate alimentari ed i mezzi di prima necessità, in un abbruttimento bestiale ignorato e deliberatamente nascosto.

Ecco quindi che i vari Salvini, Meloni, Pillon, tradizionalmente spernacchiati e dileggiati un giorno si e l’altro pure dai mezzi di informazione – in special modo quelli governativi – acquisiscono una insperata visibilità. Del resto, si sa: nessuno meglio della destra per fare il lavoro sporco. Benito Mussolini lo disse già nel 1924: "Il nemico viene da destra". Fatelo sapere a quegli imbecilli che idolatrano la Meloni o Salvini con il busto del Duce in camera...

Il cane potrà anche abbaiare, di tanto in tanto, ma alla fine abbassa uggioso la testa davanti alla mano del padrone. Padrone che è sempre quello che non si può criticare, da duemila anni a questa parte.

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