venerdì 13 novembre 2009

Inno all'odio (contro i goym)

Se dicessi un nome, Yitzhak Shapiro, vi direbbe qualcosa? Probabilmente no. Ma è un nome particolarmente importante, che ci da’ l’idea del modo in cui i rabbini fanatici di Israele vedono noi goym, questi animali parlanti che hanno il coraggio di protestare pubblicamente per il genocidio che è tuttora in corso a Gaza. Sono pochi, i goym ribelli, ma ci sono, noi per primi.

Yitzhak Shapiro è, in Israele, un personaggio che conta. E’ il direttore di una importante Yeshiva (le yeshiva sono versioni ebraiche delle nostre università), la Od Chai. Ha scritto un libro, che è stato pubblicato qualche giorno fa, che si intitola “The King Torah”. In questo testo, ripreso con enfasi da tanti media, sono contenute delle parole e delle espressioni che qui, in Europa, garantirebbero una incriminazione per incitazione all’odio razziale e allo sterminio per chiunque. Ma siccome – come abbiamo scritto anche recentemente – l’arroganza e supponenza di taluni gruppi sembra proprio non conoscere alcun limite, in Europa si tace – con la complicità di mass media e politici asserviti agli innominabili poteri – di questo vero e proprio inno all’odio e allo sterminio. Contro chi? Ma contro i gentili, i goym, i non ebrei, naturalmente!

Il fanatico rabbino ha candidamente affermato che anche donne e bambini possono essere sterminati se costituiscono un pericolo per Israele e per il popolo ebraico. Riportiamo alcuni passi che da soli possono darci l’idea di quanto odio e di quanta violenza sia contenuta in questo libro:

“E’ permesso uccidere i Giusti tra le Nazioni anche se non sono responsabili della situazione di minaccia”.

“Se noi uccidiamo un Gentile che ha peccato o ha violato uno dei sette comandamenti – poiché noi abbiamo a cuore i comandamenti – non c’è niente di sbagliato nella sua uccisione”.


Si dirà: esternazioni di un pazzo fanatico, che non ha alcun sostegno nella società israeliana. Niente di più sbagliato. Non solo perché Shapiro è un rabbino importante e affermato in Israele; ma anche perché il rabbino Yithak Ginzburg e il rabbino Yaakov Yosef, altri importanti esponenti religiosi israeliani, nei loro sermoni giornalieri hanno caldamente raccomandato la lettura del libro ai loro studenti. “The King Torah” trova adesioni, consensi, entusiastiche recensioni. Istiga chiaramente all’uccisione e allo sterminio di tutti i goym che costituiscono o sono ritenuti un pericolo per lo Stato Sionista.

Per capire la gravità della situazione, fate sempre lo stesso giochetto. Immaginate che un libro che esplicitamente istiga all’omicidio di una qualunque etnia o di un qualunque gruppo sociale venga pubblicato qui da noi, in Italia. Che cosa accadrebbe? L’editore e l’autore verrebbero immediatamente incriminati per istigazione alla violenza razziale e incitamento alla strage mediante la legge Mancino, le leggi del Codice Penale e magari anche la Costituzione. Verrebbero espulsi dal consesso degli uomini civili. Si griderebbe all’allarme sociale e al ritorno di una nuova ondata di violenza, magari xenofoba e Fascista. Rischierebbero, probabilmente, anche la pelle.

Dite che in Italia certe cose non possono accadere? Avete ragione. Allora facciamo un altro esempio. Supponiamo che in Iran un importante mullah pubblichi un libro in cui istiga alla guerra santa, la jihad; e affermi che, in nome di questa guerra santa, tutti gli infedeli e tutti coloro che, a torto o a ragione, sono considerati un pericolo per l’Islam e i suoi seguaci, debbano essere sterminati senza alcuna pietà, neanche per i bambini, i neonati e le donne. Vi immaginate la scena? Frattini griderebbe allo scandalo; la lobby sionista invocherebbe a gran voce un bel grappolo di bombe atomiche da sganciare su Teheran, tanto per ridurli a più miti consigli. Ci martellerebbero su tutti i canali e su tutti i giornali sul pericolo islamico che ritorna, sulla necessità di vigilare contro l’antisemitismo (che in questi casi ci sta sempre bene)…

Invece accendete la vostra TV: le notizie sono tante e brevi, magari la maggior parte sono anche idiote (la lite di Clooney con la Canalis, qualche cialtronata del Grande Fratello), ma non c’è nessuno che parla di Yitzhak Shapiro. Tutti possono diventare protagonisti in negativo (Caracciolo, il gestore di Thule Toscana, il MFL) per riempire approfondimenti, notiziari e salotti TV, ma non lui. Nelle redazioni sanno molto bene quello che devono dire e quello che non devono dire, quello di cui possono parlare e quello che invece non possono neanche lontanamente nominare.

La questione è seria. Perché questi qui, che si ergono a difensori della pace e vogliono incenerire l’Iran per il suo programma sul nucleare civile, hanno più di 300 bombe atomiche. Qualcuna di queste ce l’abbiamo puntata sulla testa. Altre sono puntate sull’Iran. E nel mentre si allenano al tiro al bersaglio con i palestinesi.

Del resto non fu proprio un gruppo di rabbini ad emanare un editto, mentre si compiva la carneficina di Piombo Fuso, che permetteva ai soldati di uccidere indiscriminatamente anche i civili?

Che cosa deve succedere perché si cominci a parlare pubblicamente degli insegnamenti che vengono impartiti in Israele ai bambini ebrei, e più in generale dell'ideologia di odio che è sottintesa al sionismo? Perché l’ONU – magari quella commissione contro l’odio e i pensieri violenti che vogliono orwellianamente creare – indaghi sui libri di testo che vengono usati nelle yeshiva per indottrinare i piccoli ebrei? Aspettiamo forse che uno di quei missili che sono puntati su ogni capitale europea – come disse minacciosamente Moshe Dayan – ci piova sulla testa? Aspettiamo forse di essere messi anche noi dentro un recinto per fare da bersaglio al glorioso Tsahal?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Veda, caro Andrea, il Suo articolo è ineccepibile. Dopotutto secondo i sionisti giudei, i goym sono solo "scimmie dal volto umano" e privi dell'anima. Pertanto, il loro sterminio non incorre in sanzione alcuna. Nè il loro, nè, tantomeno, quello dei loro cuccioli, oops, pardon, intendevo..figli. Questo tanto per fare chiarezza prima che qualche "benpensante" venga qui a sbraitare insulti.
La saluto e mi congratulo con Lei per l'ottimo blog.
gabriele

Andrea Chessa ha detto...

Il problema è proprio questo: quando si parlerà pubblicamente dell'ideologia talmudica di odio che sottintende il sionismo e con il quale è stato possibile perpetrare una sistematica operazione di sterminio e di repressione contro un popolo sostanzialmente inerte?

Vista la difficoltà a parlare di argomenti molto meno scabrosi, sono molto scettico sul futuro. Ma tant'è...

La ringrazio per i complimenti.

Un saluto

Andrea

Anonimo ha detto...

gentile chessa lei non conosce il deuteronomio 7,1-15,16 dove sta scritto che jhave i n persona hapromesso al suo popolo eletto di consegnare nelle sue mani le sette nazioni piu grandi del mondo e avrebbe aiutato gli israeliti a passare a fil di spada donne vecchi bambini....banchieri ebrei, IBM, G.M, FORD, S.OIL ai9utarono Hitler vedi EDWIN BLACH e BRADFORDS SNELL.

Andrea Chessa ha detto...

E allora?

Anonimo ha detto...

non sei curioso di fare delle ricerche su quanto ti ho scritto in merito a EDWIN BLACH e BRADFORDS SNELL?

Andrea Chessa ha detto...

Certamente.