Le polemiche sulla trasmissione di RaiDue, Annozero, condotta dal polemico e fazioso Michele Santoro, non accennano a diminuire.
Io, lo dico per chiarezza, non ho visto le ultime due puntate della trasmissione; non ho visto i servizi che – questa è l’accusa – descrivevano la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco come dei ciarlatani, arrivati in ritardo a prestare i primi soccorsi. Ragion per cui, per lo meno su questo, non posso parlare.
La puntata della settimana scorsa, in modo particolare, ha infuocato gli animi. Prevalentemente, oltre ad alcuni servizi giornalistici che sono stati considerati particolarmente faziosi (conoscendo la grande moderazione ed obbiettività di Santoro non ci stupisce), una vignetta di Vauro che ironizzava, a parere del sottoscritto in maniera abbastanza pesante, sul piano casa e sul terremoto in Abruzzo. Su questa c’è qualcosa da dire.
La vignetta è quella che vi propongo. Come potete notare, mette in relazione il piano-casa di Silvio Berlusconi con il terremoto abruzzese. Questa vignetta, che come al solito Vauro ha presentato negli ultimi minuti di trasmissione, è costata al disegnatore satirico la sospensione.
Come al solito la sinistra corre compatta a difendere il mitico Vauro come un campione di democrazia. Sabina Guzzanti – che a quanto pare ha capito di essere completamente incapace a fare una comicità “pulita”, che non irrida continuamente il centro destra e non si intrometta di politica – approfitta dell’occasione per apparire nell’ultima puntata di Santoro (quella di ieri) per inscenare, con tanto di toga, un finto processo ai danni di Vauro. Travaglio – colui che riesce a parlare di tutto senza mai dire niente (per dirne una: ha scritto decine e decine di articoli su De Magistris senza mai dire su che cosa stesse indagando veramente il magistrato: i rapporti tra massoneria, mafia e politica) – fa un parallelo tra una frase di Mussolini del 1924 e Silvio Berlusconi (io fossi in Berlusconi lo prenderei come un complimento, ma tant’è…). Il PD risorge dal mutismo per un po’ di propaganda a buon mercato, e così via…
Io ritengo che la sospensione (o censura) di Vauro sia stata certamente eccessiva. E non perché mi stia simpatico il vignettista, sia ben chiaro. La censura, come ben si sa, si applica a quei personaggi che sono pericolosi per il potere, che mettono in discussione il potere, che fanno paura al potere. Io non ho paura di Vauro. Certo, con quei disegnini che vengono visti da milioni di telespettatori (e di lettori) ogni giorno è capace di una propaganda niente affatto da sottovalutare. Ma da qui ad affermare che Vauro sia pericoloso per il potere – condizione che, storicamente, ha sempre attivato la censura – ce ne corre.
Certo, quel Vauro lì, che fa la vignetta sui morti abruzzesi morti a causa del piano-casa che Berlusconi voleva varare (e che non ha ancora varato), è stato di pessimo gusto. Talmente disgustoso da meritarsi anche l’intervento di Massimo Cialiente, il sindaco dell’Aquila. Certo, è disgustoso fare ironia sui morti; ed è intellettualmente scorretto mettere in relazione un terremoto che ha provocato 300 morti (queste sono le cifre ufficiali, ma sul sito di qualche scampato al terremoto leggo che sono molti di più) con l’azione politica di un Governo che – su questo punto come su altri – non si è poi molto discostato dai suoi predecessori. E’ viscido approfittare di simili disgrazie, e del canale 2 della televisione di Stato, per fare propaganda politica per la fazione di sinistra, che Vauro sostiene ad oltranza.
Certo, certo… La satira è satira. Deve colpire il bersaglio, deve pungere, deve fare arrabbiare, non è detto che piaccia a tutti. Ma non è neanche detto che chi non vuole essere il bersaglio della satira lo debba essere per forza. O no? Anche se poi bisognerebbe vedere quanti di coloro che fanno queste affermazioni, per dimostrare di essere sinceri democratici, non si arrabbierebbero se fossero al posto di Berlusconi in alcune vignette molto pesanti che lo vedono protagonista…
Il PD parla di “censura fascista”. E no… questo no. Che un personaggio simile, ridicolo ed intellettualmente scorretto, incapace di far ridere genuinamente, che cerca costantemente lo scontro, la polemica, la provocazione di pessimo gusto… che un personaggio del genere venga addirittura censurato, e si gridi alla censura fascista, questo no. Primo perché anche nel Ventennio giravano le riviste che sfottevano il Duce, la sua cavalcata e il suo mascellone, e mai nessuno, tanto meno i Fascisti, si è mai sognato di toglierle dalla circolazione. Ma i Fascisti, se censuravano qualcosa, lo facevano perché questo qualcosa era dannoso e pericoloso per il bene e la sicurezza dell’Italia. Tanto per non andare molto lontano, siamo noi del MFL a venire censurati e diffamati quotidianamente perché siamo scomodi al potere e diciamo cose scomode.
Un vignettista così, che disegna sempre lo stesso omino che offende un giorno Berlusconi, un altro giorno Berlusconi, un altro giorno ancora Berlusconi, il quarto giorno sempre Berlusconi; che per far parlare di se irride anche i morti di un terremoto; che non sa far di meglio se non accostare un piano-casa di Berlusconi (sempre lui) che nessuno ha ancora letto con un terremoto che provoca 300 morti… un vignettista così non merita la censura. Non è così importante. Lasciatelo lì, tra gli ultimi secondi di trasmissione di Annozero, a mostrare le sue vignette ridicole, amare e che immancabilmente non fanno ridere neanche a pagarle… dateci almeno la soddisfazione, non appena lo vediamo, di cambiare canale.
Io, lo dico per chiarezza, non ho visto le ultime due puntate della trasmissione; non ho visto i servizi che – questa è l’accusa – descrivevano la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco come dei ciarlatani, arrivati in ritardo a prestare i primi soccorsi. Ragion per cui, per lo meno su questo, non posso parlare.
La puntata della settimana scorsa, in modo particolare, ha infuocato gli animi. Prevalentemente, oltre ad alcuni servizi giornalistici che sono stati considerati particolarmente faziosi (conoscendo la grande moderazione ed obbiettività di Santoro non ci stupisce), una vignetta di Vauro che ironizzava, a parere del sottoscritto in maniera abbastanza pesante, sul piano casa e sul terremoto in Abruzzo. Su questa c’è qualcosa da dire.
La vignetta è quella che vi propongo. Come potete notare, mette in relazione il piano-casa di Silvio Berlusconi con il terremoto abruzzese. Questa vignetta, che come al solito Vauro ha presentato negli ultimi minuti di trasmissione, è costata al disegnatore satirico la sospensione.
Come al solito la sinistra corre compatta a difendere il mitico Vauro come un campione di democrazia. Sabina Guzzanti – che a quanto pare ha capito di essere completamente incapace a fare una comicità “pulita”, che non irrida continuamente il centro destra e non si intrometta di politica – approfitta dell’occasione per apparire nell’ultima puntata di Santoro (quella di ieri) per inscenare, con tanto di toga, un finto processo ai danni di Vauro. Travaglio – colui che riesce a parlare di tutto senza mai dire niente (per dirne una: ha scritto decine e decine di articoli su De Magistris senza mai dire su che cosa stesse indagando veramente il magistrato: i rapporti tra massoneria, mafia e politica) – fa un parallelo tra una frase di Mussolini del 1924 e Silvio Berlusconi (io fossi in Berlusconi lo prenderei come un complimento, ma tant’è…). Il PD risorge dal mutismo per un po’ di propaganda a buon mercato, e così via…
Io ritengo che la sospensione (o censura) di Vauro sia stata certamente eccessiva. E non perché mi stia simpatico il vignettista, sia ben chiaro. La censura, come ben si sa, si applica a quei personaggi che sono pericolosi per il potere, che mettono in discussione il potere, che fanno paura al potere. Io non ho paura di Vauro. Certo, con quei disegnini che vengono visti da milioni di telespettatori (e di lettori) ogni giorno è capace di una propaganda niente affatto da sottovalutare. Ma da qui ad affermare che Vauro sia pericoloso per il potere – condizione che, storicamente, ha sempre attivato la censura – ce ne corre.
Certo, quel Vauro lì, che fa la vignetta sui morti abruzzesi morti a causa del piano-casa che Berlusconi voleva varare (e che non ha ancora varato), è stato di pessimo gusto. Talmente disgustoso da meritarsi anche l’intervento di Massimo Cialiente, il sindaco dell’Aquila. Certo, è disgustoso fare ironia sui morti; ed è intellettualmente scorretto mettere in relazione un terremoto che ha provocato 300 morti (queste sono le cifre ufficiali, ma sul sito di qualche scampato al terremoto leggo che sono molti di più) con l’azione politica di un Governo che – su questo punto come su altri – non si è poi molto discostato dai suoi predecessori. E’ viscido approfittare di simili disgrazie, e del canale 2 della televisione di Stato, per fare propaganda politica per la fazione di sinistra, che Vauro sostiene ad oltranza.
Certo, certo… La satira è satira. Deve colpire il bersaglio, deve pungere, deve fare arrabbiare, non è detto che piaccia a tutti. Ma non è neanche detto che chi non vuole essere il bersaglio della satira lo debba essere per forza. O no? Anche se poi bisognerebbe vedere quanti di coloro che fanno queste affermazioni, per dimostrare di essere sinceri democratici, non si arrabbierebbero se fossero al posto di Berlusconi in alcune vignette molto pesanti che lo vedono protagonista…
Il PD parla di “censura fascista”. E no… questo no. Che un personaggio simile, ridicolo ed intellettualmente scorretto, incapace di far ridere genuinamente, che cerca costantemente lo scontro, la polemica, la provocazione di pessimo gusto… che un personaggio del genere venga addirittura censurato, e si gridi alla censura fascista, questo no. Primo perché anche nel Ventennio giravano le riviste che sfottevano il Duce, la sua cavalcata e il suo mascellone, e mai nessuno, tanto meno i Fascisti, si è mai sognato di toglierle dalla circolazione. Ma i Fascisti, se censuravano qualcosa, lo facevano perché questo qualcosa era dannoso e pericoloso per il bene e la sicurezza dell’Italia. Tanto per non andare molto lontano, siamo noi del MFL a venire censurati e diffamati quotidianamente perché siamo scomodi al potere e diciamo cose scomode.
Un vignettista così, che disegna sempre lo stesso omino che offende un giorno Berlusconi, un altro giorno Berlusconi, un altro giorno ancora Berlusconi, il quarto giorno sempre Berlusconi; che per far parlare di se irride anche i morti di un terremoto; che non sa far di meglio se non accostare un piano-casa di Berlusconi (sempre lui) che nessuno ha ancora letto con un terremoto che provoca 300 morti… un vignettista così non merita la censura. Non è così importante. Lasciatelo lì, tra gli ultimi secondi di trasmissione di Annozero, a mostrare le sue vignette ridicole, amare e che immancabilmente non fanno ridere neanche a pagarle… dateci almeno la soddisfazione, non appena lo vediamo, di cambiare canale.
5 commenti:
La censura, come ben si sa, non dovrebbe esistere!!! mio caro, altrimenti faresti bene a censurarti da solo ...
Infatti è quello che ho scritto. Hai almeno letto quello che ho scritto o non hai resistito alla tentazione di dire la solita banalità?
Ciao.
Sono un camerata sardo
da parte mia esprimo
totale contrarietà
alla censura contro Vauro.
Anche se il suddetto Vauro
non è proprio simpaticissimo
SEMPRE CONTRO LA CENSURA.
Antipaticissimo, direi... Ma allo stesso tempo innocuo, come tutti i comici guitti sinistrorsi, che fanno ridere solo i sinistri altrettanto guitti come loro... Che uno del genere passi per martire, e si gridi addirittura alla censura Fascista (quando i Fascisti non furono così imbecilli come questo pseudo-governo di destrini) questo proprio non va.
Ne approffitto per ricordare ai camerati sardi che la campagna tesseramenti 2009 è in fase di conclusione. Chi vuole collaborare per il MFL Sardegna si dia da fare...
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