Onore
ai camerati di sedici anni, quelli che arroganti sorridevano ai loro
torturatori prima di morire davanti al plotone di esecuzione; Onore al
poeta Robert Brasillach, che ha avuto il solo torto di scrivere qualche
bella poesia, si costituisce per fare liberare la madre anziana
incarcerata ingiustamente, e quando viene condannato a morte risponde
"Morire ucciso da Voi è un Onore" davanti ai giudici
dell'Assise Straordinaria; Onore ai franchi tiratori di Firenze, che
volontariamente non abbandonano il posto di combattimento e si fanno
massacrare uno ad uno pur di rispettare la consegna della difesa ad
oltranza; Onore ai camerati di Berlino, che vengono da tutta Europa per
difendere con le unghie e con i denti un chilometro quadrato di rovine,
ultimo baluardo dell'Europa; Onore ai ragazzi della Repubblica Sociale
Italiana, che fecero un giuramento e che tale giuramento vollero
rispettare, che onorarono la camicia nera mentre traditori e
venticinqueluglisti ne facevano pezza da piedi; Onore alle nostre donne
violentate, seviziate, uccise, martirizzate, umiliate, vandalizzate,
rapate a zero ed esposte alla rabbia della folla; Onore ai ragazzi di
Schio, che si arrendono pattuendo di aver salva la vita e vengono uccisi
schiacciati vivi dai carri americani; Onore agli italiani uccisi e
gettati nelle foibe; Onore ai ragazzi di Anzio, che partono in 1000 e
fanno ritorno in 30, e mentre ripiegano hanno ancora la forza di sparare
con le lacrime agli occhi le loro ultime, rabbiose cartucce, contro il
nemico.
Non ci saranno mai abbastanza giudei calunniosi e
piagnucolosi, magistrati comunisti, antifascisti, progressisti,
riformatori, democratici, sostenitori dei diritti umani che riusciranno a
mettere a tacere, con il loro fragoroso e disordinato vociferare di
voltagabbana e di traditori, il silenzioso rispetto che si deve agli
Eroi e a coloro che mantennero il loro posto di combattimento pur
essendo destinati alla sconfitta.
Viva il Fascismo.
giovedì 25 aprile 2013
Quando i vili si proclamano eroi
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