L’ultima puntata di Annozero, condotta da Michele Santoro, ha suscitato molte polemiche. Tutto nasce dal litigio che hanno avuto il conduttore e Lucia Annunziata, presente come ospite alla trasmissione, dopo che la pasionaria di RaiTre aveva criticato Santoro per aver impostato la sua trasmissione su un tono eccessivamente filopalestinese. A questa critica il conduttore è sbottato in diretta televisiva: “Che tu venga qui in questa trasmissione come ospite a dire queste cose è veramente una volgarità”. E ancora: “Esponi le tue idee, se ce le hai. Vuoi acquisire meriti da qualcuno?”
Tutto ciò, unito al fatto che la trasmissione si è distinta da tutte le altre del servizio pubblico per non essersi mostrata eccessivamente riverente nei confronti dello Stato ebraico (pur avendo ospitato anche diversi esponenti della comunità ebraica che hanno avuto ampi spazi di intervento), ha mandato su tutte le furie centrodestra e centrosinistra, senza distinzioni. Certamente, quando Santoro conduceva, soprattutto negli anni passati, delle trasmissioni palesemente orientate a sinistra, nessuno si sentiva in dovere di invocare la censura. Ora sappiamo che per la classe politica italiana , sia a destra che a sinistra, tutti possono essere criticati meno alcune categorie particolari, che a quanto pare godono di particolari benefici.
Il buon Fini approfitta dell’occasione per rispolverare la kippà, e scrive direttamente al Presidente della Rai per mettere a tacere la voce fuori dal coro. Gideon Meir, ambasciatore israeliano in Italia, “chiede” che “il vergognoso spettacolo non si ripeta mai più”. Fabrizio Cicchitto fa ancora meglio: non solo chiede che si blocchi in qualche modo il programma, ma lamenta addirittura che ciò non sia stato ancora fatto; per lui, evidentemente, quando si critica Israele si può scavalcare anche la Commissione di Vigilanza della Rai. Ignazio La Russa sentenzia che se anche Lucia Annunziata – sinistrorsa per definizione – si allontana indignata da una trasmissione condotta da Santoro, allora qualche problema di obbiettività deve pur esistere. E via blaterando….
Piacerebbe chiedere, ai difensori di Israele in stato di allerta permanente, come Santoro avrebbe dovuto impostare la propria trasmissione: quali sono i passaggi che sono stati considerati non obbiettivi oppure esagerati? Quali sono i servizi degli inviati che hanno peccato di scorrettezza oppure di non obbiettività? Quali sono state le affermazioni o i comportamenti giudicati irriguardosi nei confronti di Israele o dei suoi esponenti? Nessuno, né Fini, né Cicchitto, né la Annunziata né tantomeno Gideon Meir, ci illuminano su questi aspetti. E non possono farlo per un motivo fondamentale: perché quello che è stato affermato in trasmissione sulla enorme forza spropositata che ha utilizzato Israele contro i civili e sui massacri compiuti dallo Stato ebraico è vero.
Cosa pretendono Fini e Gideon Meir? Forse che in quella trasmissione si facesse finta di dimenticare che anche l’ONU – che di certo non può essere accusato di essere antisemita o antisionista, dato che ha permesso ad Israele le sue continue violazioni del diritto internazionale – ha parlato di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale? Che si affermasse che Hamas ha rotto la tregua ( si è solo rifiutata di rinnovarla, essendo scaduta il 19 dicembre ) quando è stata Israele a romperla diverso tempo prima con una incursione che ha ucciso sei civili palestinesi? Che non si desse spazio a quella ragazza che ha parlato in diretta da Gaza, la quale ha affermato che Hamas è stata democraticamente eletta in elezioni giudicate libere e regolari e che si è impedito in tutti i modi ad Hamas di governare a causa degli omicidi mirati dei suoi ministri, il bombardamento dei suoi palazzi e il rapimento dei propri militanti? Forse il solerte ambasciatore Gideon Meir pretendeva che non si facesse minimamente cenno all’embargo criminale (e condannato anche dall’ONU) e alla politica segregazionista che Israele attua contro i palestinesi?
Si: molto probabilmente Fini, Cicchitto e Meir, nonché tutti coloro che in queste ore si affannano a rimarcare loro fedeltà ad Israele, si aspettavano proprio questo. Ormai sono talmente abituati a trasmissioni che vengono letteralmente “cucite addosso” ai protagonisti (come disse Vespa al portavoce di Fini, cercando di convincere quest’ultimo a partecipare a “Porta a porta”) che non riescono neanche più a nascondere la propria indignazione quando si alza qualche voce fuori dal coro; anche se la voce è dell’autorevolissimo, sinistrorso ed intoccabile Michele Santoro.
Tutto ciò, unito al fatto che la trasmissione si è distinta da tutte le altre del servizio pubblico per non essersi mostrata eccessivamente riverente nei confronti dello Stato ebraico (pur avendo ospitato anche diversi esponenti della comunità ebraica che hanno avuto ampi spazi di intervento), ha mandato su tutte le furie centrodestra e centrosinistra, senza distinzioni. Certamente, quando Santoro conduceva, soprattutto negli anni passati, delle trasmissioni palesemente orientate a sinistra, nessuno si sentiva in dovere di invocare la censura. Ora sappiamo che per la classe politica italiana , sia a destra che a sinistra, tutti possono essere criticati meno alcune categorie particolari, che a quanto pare godono di particolari benefici.
Il buon Fini approfitta dell’occasione per rispolverare la kippà, e scrive direttamente al Presidente della Rai per mettere a tacere la voce fuori dal coro. Gideon Meir, ambasciatore israeliano in Italia, “chiede” che “il vergognoso spettacolo non si ripeta mai più”. Fabrizio Cicchitto fa ancora meglio: non solo chiede che si blocchi in qualche modo il programma, ma lamenta addirittura che ciò non sia stato ancora fatto; per lui, evidentemente, quando si critica Israele si può scavalcare anche la Commissione di Vigilanza della Rai. Ignazio La Russa sentenzia che se anche Lucia Annunziata – sinistrorsa per definizione – si allontana indignata da una trasmissione condotta da Santoro, allora qualche problema di obbiettività deve pur esistere. E via blaterando….
Piacerebbe chiedere, ai difensori di Israele in stato di allerta permanente, come Santoro avrebbe dovuto impostare la propria trasmissione: quali sono i passaggi che sono stati considerati non obbiettivi oppure esagerati? Quali sono i servizi degli inviati che hanno peccato di scorrettezza oppure di non obbiettività? Quali sono state le affermazioni o i comportamenti giudicati irriguardosi nei confronti di Israele o dei suoi esponenti? Nessuno, né Fini, né Cicchitto, né la Annunziata né tantomeno Gideon Meir, ci illuminano su questi aspetti. E non possono farlo per un motivo fondamentale: perché quello che è stato affermato in trasmissione sulla enorme forza spropositata che ha utilizzato Israele contro i civili e sui massacri compiuti dallo Stato ebraico è vero.
Cosa pretendono Fini e Gideon Meir? Forse che in quella trasmissione si facesse finta di dimenticare che anche l’ONU – che di certo non può essere accusato di essere antisemita o antisionista, dato che ha permesso ad Israele le sue continue violazioni del diritto internazionale – ha parlato di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale? Che si affermasse che Hamas ha rotto la tregua ( si è solo rifiutata di rinnovarla, essendo scaduta il 19 dicembre ) quando è stata Israele a romperla diverso tempo prima con una incursione che ha ucciso sei civili palestinesi? Che non si desse spazio a quella ragazza che ha parlato in diretta da Gaza, la quale ha affermato che Hamas è stata democraticamente eletta in elezioni giudicate libere e regolari e che si è impedito in tutti i modi ad Hamas di governare a causa degli omicidi mirati dei suoi ministri, il bombardamento dei suoi palazzi e il rapimento dei propri militanti? Forse il solerte ambasciatore Gideon Meir pretendeva che non si facesse minimamente cenno all’embargo criminale (e condannato anche dall’ONU) e alla politica segregazionista che Israele attua contro i palestinesi?
Si: molto probabilmente Fini, Cicchitto e Meir, nonché tutti coloro che in queste ore si affannano a rimarcare loro fedeltà ad Israele, si aspettavano proprio questo. Ormai sono talmente abituati a trasmissioni che vengono letteralmente “cucite addosso” ai protagonisti (come disse Vespa al portavoce di Fini, cercando di convincere quest’ultimo a partecipare a “Porta a porta”) che non riescono neanche più a nascondere la propria indignazione quando si alza qualche voce fuori dal coro; anche se la voce è dell’autorevolissimo, sinistrorso ed intoccabile Michele Santoro.
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