martedì 21 ottobre 2008

Omicidio di Haider: anche per la Volkswagen è sabotaggio

Come avevo scritto subito dopo la morte di Haider, e più precisamente qui ttp://chessaandrea.blogspot.com/2008/10/jorg-haider-assassinato-non-sarebbe-la.html, la morte di colui che è riuscito a portare un partito fascista a prendere il 30% alle elezioni, oltre ad essere una vera e propria manna dal cielo per alcuni gruppi di potere, presentava diversi lati oscuri che i mass media hanno cercato di occultare.
Haider correva a 140 km/h, il doppio della velocità consentita, ed era ubriaco. Se non ci sono dubbi sulla prima affermazione, sospetta risulta essere invece la seconda. Qualunque bevitore italiano che abbia fatto almeno una volta il famigerato alcol test sa benissimo che non vi è corrispondenza tra il valore che viene segnalato dall’etilometro e la reale condizione del bevitore; in altre parole, il fatto che l’etilometro segnali 1,5 g/l nel sangue – il triplo rispetto al limite stabilito dalla legislazione italiana – spesso e volentieri non significa essere ubriachi, anche se per legge si è impossibilitati a guidare. Denunciare pertanto che Haider era ubriaco solo perché superava i limiti di alcol nel sangue della legislazione austriaca, è una scorrettezza dei media che purtroppo non mi stupisce.
Avevo scritto, inoltre, che il modo in cui si era accartocciata la Phaeton, quella splendida auto della Volkswagen all’avanguardia nel mondo anche per le protezioni e la sicurezza dei passeggeri, e il modo in cui era morto Jorg Haider, non coincideva con il tipo di protezione che deve fornire quella vettura.
Per avere ulteriore conferma di quello che scrivo stavolta ho dovuto attendere pochi giorni. Peter Thul, portavoce della Volkswagen, afferma senza mezzi termini che "E' un fatto acclarato che la macchina andasse troppo veloce, ma una tale velocità in quel tipo di curve non è un problema per la fisica dell'auto: la Phaeton e la Audi A8 sono le più sicure al mondo. Chiunque abbia potuto avere le chiavi dell’auto avrebbe potuto sabotare l’elettronica che controlla il motore”.

A conferma di questa convinzione, la Volkswgen ha mandato i suoi periti sul luogo dell’incidente per esaminare la scena e ha richiesto di poter avere la Phaeton di Haider in modo da poter effettuare le dovute ricerche. Qualcuno darà notizia di tutto questo, tra i mass media italiani ed europei che hanno chiuso la morte di Haider come un banale incidente stradale? Dirà che questa morte è sospetta non solo ai biechi fascisti ignoranti, rozzi, beceri, bombaroli, terroristi, negazionisti ed antisemiti come il sottoscritto (tutti termini nei quali non mi riconosco, sia ben chiaro, ma che solitamente vengono affibbiati a chi professa determinate idee), ma addirittura a quegli stessi che la Phaeton l’hanno costruita, tanto da mandare i loro tecnici sul posto e richiedere l’automobile incidentata? E che tale ipotesi di sabotaggio viene addirittura ripresa dal The Sun di cui riportiamo il collegamento all’articolo presente in internet?
Andrea Chessa

2 commenti:

il Ratto dello spazio ha detto...

Sabotaggio da parte di un gruppo neonazista nei confronti di un gay.

Stefan Petzner: «Avevamo una relazione che andava oltre l'amicizia. Jörg e io eravamo legati da qualcosa di davvero speciale. Era l'uomo della mia vita».
Le voci ormai sono diventate inarrestabili da quando s'è scoperto che la sua ultima tappa Haider l'ha fatta in un locale gay, lo Stadtkrämer in pieno centro della città, a 200 metri dall'ufficio dove di giorno faceva il governatore.

Andrea Chessa ha detto...

Come sempre i giuda imperversano. E quindi vai con Haider ubriaco, Haider omosessuale, Haider in un locale per scambisti e via dicendo. Sa di già visto.