Se
perfino il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, colui che arrivò a
creare un vero e proprio conflitto di poteri dello Stato sulla nomina di Paolo
Savona come Ministro dell’Economia nel primo Governo Conte pur di non
dispiacere i suoi padroni europei, è arrivato ad avere qualcosa da ridire sulle
parole di Christine Lagarde, Presidente della Commissione Europea, significa
che la pugnalata inferta dai tecnocrati di Bruxelles all’Italia è stata davvero
forte.
Durante
l’ultima riunione per discutere le strategie per combattere la crisi economica
europea ed il coronavirus – che ha messo la Nostra Nazione in ginocchio – il Presidente
Lagarde ha ribadito, nettamente, la sua decisione di non “chiudere” lo spread
italiano, sostenendo che “Non spetta alla
UE incidere sullo spread”. Parole imbarazzanti, che in poche ore hanno
letteralmente devastato tutte le Borse europee, in special modo quella
italiana, che si è vista bruciare qualcosa come 80 miliardi. Piazza Affari
registra il peggior risultato di tutta la sua storia – un tragico 16,92% -
mentre, se l’Italia piange, le altre nazioni europee sicuramente non ridono
(Londra è scesa di botto a -10).
Una
gaffe incredibile che fa il paio con quel “Muoiono di fame? Paghino i loro
debiti” pronunciato da un anonimo burocrate europeo durante una delle riunioni per
fronteggiare la crisi greca, registrato di nascosto dall’ex Ministro dell’Economia
greco Varoufakis, e che ben fa capire l’atmosfera con la quale vengono affrontati
i problemi della UE.
Una
gaffe talmente grande, quella della Lagarde, che non solo l’ha costretta a
delle parziali ritrattazioni qualche ora dopo, ma ha spinto perfino Mattarella –
colui che più di tutti si è speso per difendere la UE sempre e comunque, in
capriole di servilismo che tanto disonore hanno creato alla Nazione – ad intervenire
con delle dichiarazioni che, sulla sua bocca, provocano scandalo: “L’Italia sta attraversando un momento
difficile. La sua esperienza di contrasto al coronavirus sarà probabilmente
utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. L’Italia pertanto si attende, nel
comune interesse dell’Unione, quantomeno iniziative di solidarietà, e non mosse
che possano ostacolarne l’azione”.
Traduzione:
ci avete lasciato completamente soli, negandoci perfino le mascherine ed i
respiratori artificiali, trattandoci come lerci e zozzoni (si è poi scoperto che,
probabilmente, il “paziente zero” del coronavirus proviene da quella stessa
Germania che ci ha trattato come appestati, ridendoci in faccia), almeno non
rompeteci le palle con lo spread, se dovremo ritoccarlo per cercare di non far
affondare definitivamente la nostra economia.
Se
pure Mattarella si incacchia, dicevamo, vuol dire che, evidentemente, la misura
è colma.
La
Nostra Nazione non ha ricevuto nessuna azione concreta di solidarietà da parte
dell’Europa, nessun aiuto, nessuna iniziativa che potesse aiutarci in qualche
modo a combattere l’emergenza. Anzi, peggio: le nostre navi sottoposte a
quarantena, l’Africa che sbarra le porte in faccia ai nostri croceristi –
quelli che gli permettono di non morire ancora più di fame, per intenderci – i nostri
vicini di casa che sbarrano i confini con esercito e mezzi militari. Unica eccezione:
la Cina.
Ricordiamocene
tra qualche settimana, quando quello che abbiamo passato noi a febbraio e nelle
prime due settimane di marzo accadrà alla Francia ed alla Germania. Le quali
prima ci hanno sbeffeggiato per le nostre misure di contenimento del virus, e
ora cominciano ad adottare le stesse identiche soluzioni per cercare di evitare
un contagio che, anche nei loro Paesi, pare inarrestabile.
L’ennesima
dimostrazione di come la UE sia un progetto fallimentare e dannoso, dal quale
non solo bisogna scappare a gambe levate, ma che bisogna distruggere
completamente. Per il bene dell’Europa.
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