Mi
dispiace svegliarvi dal vostro mondo fatato, ma la realtà è tanto semplice e
chiara quanto brutale: se per voi Greta Thunberg – grazie ad un tam tam
mediatico globale e globalista totale, capillare, martellante e potentissimo,
passata da anonima ragazzina di sedici anni a paladina dell’ambientalismo e
dell’ecologismo radical chic e sinistrorso – è veramente Greta Thunberg, allora
siete dei cretini.
Se
credete che basti sparare quattro boiate catastrofiste sul clima per essere
ricevuti dal Papa, dal Senato, per essere accolta con tutti gli onori – tra un
cicchetto e l’altro – dal Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker,
quando voi dovete fare anticamera anche per vedere l’assessore del sindaco di
Vattelapesca, ed è probabilissimo che anche in quella situazione vi chiudano le
porte in faccia senza tanti complimenti, allora siete irrimediabilmente dei
cretini. C’è poco da dire: evidentemente vi meritate tutto.
Tanto
per dire: vi sembra normale che se oggi tutti sappiano chi sia Greta Thunberg,
fino a poche settimane fa la stessa era totalmente sconosciuta all’opinione
pubblica europea? Non sentite puzza di bruciato quando ogni giornale, ogni sito
internet, ogni TG, ogni trasmissione di dibattito politico, ogni organo di
informazione più o meno accreditato come media mainstream e politicamente
corretto vi sbatte in primo piano la faccia di questa sedicenne? Vi fate due
domande? Oppure pensate veramente che Greta abbia marinato un giorno la scuola
con qualche amichetto per protestare contro il riscaldamento globale e di colpo
tutti i giornali si siano interessati a lei? Davvero pensate che una cosa del
genere possa accadere spontaneamente, senza una potentissima spinta dall’alto,
senza capitali miliardari dietro alle campagna propagandistiche, ai viaggi,
alle interviste, ai salotti televisivi nei quali la sedicenne viene chiamata a
parlare, trattata alla pari di uno scienziato o di un ingegnere climatico? Se lo
credete, ve lo ripeto, siete dei cretini.
Tra
una domanda per il reddito di cittadinanza e il culo di qualche modella (tutte
attività rispettabilissime, per carità!) qualche ricerca su internet potreste
farla. Scoprireste, per esempio che dietro la ragazzina con la sindrome di
Asperger si muove un giro d’affari potentissimo, organizzato, che può far
riferimento a vastissimi capitali economici. Verreste a sapere che la mamma di
Greta, Malena Ernman, è una attrice e cantante svedese da sempre ammanicata con
i poteri e con i partiti radical chic svedesi, che le hanno permesso di fondare
il Climate Justice Now, il movimento della Gretina, e vendere milioni di copie
del suo libro, “Scenes from the Earth”. Verreste a sapere che il partito socialdemocratico
svedese, che ha candidato la piccola al Premio Nobel per la Pace (premio che hanno
dato al bombarolo Barack Obama appena insediato alla Casa Bianca, poco prima
che cominciasse a buttare bombe in giro per il Medio Oriente: la commissione
del Nobel, ormai, non ci stupisce più), altro non è che la versione svedese del
Partito Democratico. Verreste a sapere che dietro tale partito si muove Ingmar
Rentzhog, fondatore della società “We do not have time” – il movimento di Greta
e dei genitori – società che in pochi giorni, con la scusa della sostenibilità
ambientale, ha racimolato già più di tre milioni di dollari.
Insomma,
parliamo di un intreccio di interessi politici ed economici, schierati
saldamente a sinistra ma con il portafoglio a destra, ovviamente. Per dirla in
un altro modo: si tratta dell’ennesima trovata dell’innominabile lobby che,
dappertutto in Europa, sente il terreno cederle sotto i piedi sotto la nuova
ventata dei nazionalismi che, un po’ in tutto il continente, cominciano a
diffondersi a macchia d’olio, ed ha disperatamente bisogno di una nuova
invenzione politica che sia fresca, nuova, e allo stesso tempo politicamente
corretta. E cosa c’è di meglio del cambiamento climatico?
Il
potere aveva bisogno di qualcosa che potesse almeno apparire nuovo, fresco,
originale. Con una macchina propagandistica onnipotente – che in poche
settimane è riuscita a far diventare una anonima ragazzina di sedici anni la
paladina dell’ambiente - ha creato dal
nulla la nuova eroina della sinistra mondiale. Una ragazzina malata utilizzata come una marionetta: cosa può esistere di più moralmente disgustoso?
Un potere talmente onnipotente
che Greta è stata perfino ricevuta dal Papa e dal governo italiano, il governo
populista, quello del cambiamento.
Dal
Papa ce lo aspettavamo. La Chiesa del gesuita comunista Bergoglio lavora ormai
contro tutto ciò che è Tradizione e Nazione, a braccetto con i Soros e le Emma
Bonino. La Chiesa Cattolica è ormai irrimediabilmente una nemica dell’Italia.
Si è cattolici o si è patrioti: tertium non datur.
La
riverenza e la sottomissione con la quale Greta Thunberg è stata ricevuta in
Senato, invece, ha qualcosa di vomitevole e di preoccupante allo stesso tempo. Vomitevole
perché anche il Governo si è piegato al politicamente corretto di una sinistra
potentissima sia sui mass media, sia nelle istituzioni; preoccupante perché fa
veramente paura constatare impotenti come la macchina propagandistica della
innominabile lobby, quando si muove compatta, sia una autentica macchina da
guerra.
Se
non vi siete posti nessuna domanda tra queste, dispiace dirvelo, siete dei
gretini pure voi.
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