mercoledì 21 marzo 2018

Vandalizzata la lapide di Norma Cossetto: infami partigiani ieri, infami comunisti oggi



 Norma Cossetto fu stata stuprata, violentata e torturata ripetutamente, prima di essere gettata, ancora viva, dentro una foiba dai criminali jugoslavi. Eppure, a distanza di ottanta anni, per questa povera anima non c’è ancora pace. I “degni” eredi di oggi dei criminali di ieri, vale a dire quei militanti dei centri sociali che in una Nazione civile verrebbero fucilati in massa senza nemmeno eseguire una farsa di processo, hanno vandalizzato per l’ennesima volta la tomba che ricorda il sacrificio di Norma e degli altri sessantamila infoibati dai partigiani comunisti.

Che cosa sarebbe accaduto se fosse accaduto il contrario? Se fosse stata disegnato uno swastika, per dire, su qualche monumento che ricorda i caduti dall’altra parte? La Boldrini in corteo, magari coi suoi amici immigrati, e uno canea di ciarlatani e venduti che avrebbe chiesto un giro di vite esemplare per il Fascismo che ritorna.

Invece, come al solito, silenzio. Nessuno condanna i centri sociali, dalla sinistra non viene una sillaba, e tutto passa in cavalleria come sempre.

Criminali e vigliacchi ieri, criminali e vigliacchi oggi. Sono sempre più degni eredi dei loro infami nonni partigiani.

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