mercoledì 21 marzo 2018

Sulla formazione del Governo: forse il centro-destra ha trovato la quadra



Forse, dalla riunione di mezzogiorno a Palazzo Grazioli svoltasi con tutti gli attori del centro-destra, si è riusciti a trovare la quadra per un governo non-tecnico. Ci sarebbe un accordo sui nomi per la Presidenza delle Camere, divise tra Lega di Salvini e Cinque Stelle.
Proprio Salvini, Segretario della Lega che ha ottenuto più voti tra tutto il centro-destra, avrebbe avuto l’incarico di trattare per un eventuale governo con i Cinque Stelle. I punti di contatto sarebbero il varo di una nuova legge elettorale, l’abolizione della legge Fornero, il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (per gli amici DEF), riforma del lavoro e, ovviamente, immigrazione e sicurezza. Proprio da questi ultimi due punti potrebbero venire i guai peggiori: l’ambiguità dei Cinque Stelle, nel loro disperato quanto pacchiano tentativo di intercettare un elettorato trasversale a tutti gli schieramenti, è stata imbarazzante e confusionaria. 

Resterebbe tagliata fuori dalle trattative Forza Italia, che in queste ultime settimane ha “bruciato” gran parte della reputazione goduta presso i suoi alleati a causa delle trattative sottobanco con il Partito Democratico. Che, dal canto suo, ha rifiutato ogni proposta di accordo, non soltanto per non bruciare gran parte del suo elettorato (un’intesa con Berlusconi significherebbe dare parecchi punti percentuali a Liberi e Uguali e +Europa prima di tutto), ma anche per vedere i grillini e la destra fermarsi ad un vicolo cieco sempre probabile. Insomma: i sinistri sono lì, appoggiati al davanzale della finestra, aspettando di vedere il cadavere che passa.

Il prossimo nodo da sciogliere sarà il candidato premier: scegliere Matteo Salvini significherebbe uno strappo con gli altri alleati e il M5S che, al momento attuale, la Lega non può permettersi.

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