sabato 7 ottobre 2017

Di Maurizio Atzori, Capo Provincia MFL Carbonia-Iglesias 

Ma guarda che coincidenza: la Banca Centrale Europea attribuisce la ripresa agli immigrati. 

Ha ragione. Per la BCE, come per il Pd, c'è ripresa quando le multinazionali e i miliardari fanno più soldi e i lavoratori smettono di essere disoccupati perché accettano impieghi precari e sottopagati.

Un ricatto che funzionava male nell'Europa del novecento, in cui la popolazione si era stabilizzata e cominciava lentamente a diminuire. Cosa intollerabile per multinazionali e miliardari: il capitalismo è crescita o non è, e poco importa che sia insostenibile: il capitalismo non ha morale, non ha memoria storica, non ha una visione di lungo termine; è puro presente, puro consumo. La società capitalista vuole soltanto produrre merci e soltanto in funzione del loro valore di scambio – per venderle, non per migliorare la qualità della vita o rendere il mondo più bello. 

Adesso sta raschiando il fondo del barile e lo farà finché ci saranno risorse naturali o sociali da sperperare, spazi da cementificare, miserabili da esportare, giovani disposti a vendersi per l'ultimo gadget della Apple. 

Fino alla fine il capitalismo continuerà a imporre la crescita, economica e dunque demografica, cieco a ogni evidenza. Le migrazioni incontrollate di massa fanno parte di questo progetto.

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Di Maurizio Atzori, Capo Provincia MFL Carbonia-Iglesias

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