Da ora in poi gli immigrati che arriveranno in Italia,
se minorenni, non potranno più essere respinti e godranno degli stessi diritti
(sociali, sanitari) di cui godono i minorenni italiani, mediante un permesso di
soggiorno per motivi familiari o per minore età. Dopo oltre tre anni di stallo,
il provvedimento viene definitivamente approvato alla Camera con il si della
maggioranza e il fondamentale apporto dei Cinque Stelle.
Diverse, e varie, le novità della legge. Vengono introdotte
nuove norme che scavalcano gli impedimenti burocratici che fino ad ora avevano
impedito ai minorenni clandestini di esercitare in pieno il diritto alla Sanità
e all’Istruzione. Anche se non in possesso del permesso di soggiorno, i
minorenni stranieri potranno regolarmente conseguire il diploma di maturità; i
ragazzi senza famiglia potranno poi godere del permesso di soggiorno per motivi
familiari (come, ad esempio, il ricongiungimento familiare) o accedere allo
SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). Ancora: la
competenza per il rimpatrio passerà al Tribunale per i Minorenni, che potrà
avviare un procedimento di espulsione solo se non c’è alcun pericolo per la
sicurezza del minore. E chi decise se c’è un grave pericolo per la sicurezza
del minore? Il giudice, naturalmente, e gli assistenti volontari che saranno
iscritti in un apposito registro del Tribunale.
Viene sancito anche il diritto all’assistenza legale,
ovvero il gratuito patrocinio a spese dello Stato. Tradotto: quei pochissimi
per il quale sarà deciso un provvedimento di espulsione potranno fare ricorso,
e l’avvocato glielo pagheremo noi.
Per Gentiloni “è stata vinta una battaglia di civiltà”.
Le associazioni dello scafismo internazionale esultano.
Più illuminanti le parole di Raffala Milano di “Save
the children”, organizzazione che partecipa attivamente al traghettamento degli
invasori dalle coste libiche ai porti italiani: “L’Italia può dirsi orgogliosa
di essere il primo Paese a dotarsi di un sistema organico che considera i
bambini prima di tutto bambini, a prescindere dallo status di migranti e rifugiati”.
Parole che, a ben leggere, sono particolarmente significative: entrate tutti,
non ci interessa alcunché della vostra situazione sociale, perché tanto c’è
posto.
Con l’ennesimo governo non eletto, che si conferma
testa di ponte per l’esecuzione dei diktat imposti dall’Unione Europea,
prosegue a tappe forzate la pulizia etnica dolce volta a sostituire e a
cancellare il popolo italiano. Che, da questo momento in poi, sarà costretto a
mantenere non solo i parassiti e i fancazzisti africani che sbarcano sulle
nostre coste, ma anche la loro progenie. Tutto a spese dei contribuenti
italiani, che molto spesso sono coppie che i figli non possono farli a causa
delle ristrettezze economiche nelle quali si trovano, e della totale assenza
dello Stato italiano. Uno Stato che, anziché sostenere le famiglie italiane in
un percorso organico di natalità (assegni sociali, asili nido gratuiti, aiuto
economico per il sostentamento del bambino), favorisce ed incentiva l’assalto
alla diligenza da parte di un esercito di finti minori che faranno di tutto per
entrare in quello che, almeno per loro, si configura sempre più come il paese
del Bengodi.
In altri tempi, e per molto meno, tutti questi traditori
sarebbero stati messi spalle al muro per una sacrosanta fucilazione.
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