Il massacro degli italiani è semplicemente questo: la
spietata pulizia etnica che, caduto ogni tentativo di difesa dei civili da
parte dei reparti armati della Repubblica Sociale Italiana e delle SS
italo-tedesche, i partigiani jugoslavi misero a punto, con la spietata
complicità dei partigiani italiani.
Il numero dei morti non è mai stato quantificato; il numero
degli esodati, accolti come Fascisti e traditori da un’Italia desiderosa di
rifarsi una verginità dopo l’appoggio al fascismo durato per vent’anni, si
aggira sui trecentomila.
Abbiamo dovuto attendere più di cinquant’anni perché la
battaglia per la memoria non diventasse di parte, perché venisse riconosciuto
ufficialmente quello che è catalogabile, senza alcun bisogno di imporre una
verità stabilita per legge, come un vero e proprio olocausto ai danni della
popolazione italiana di Istria, Fiume e Dalmazia.
Ci sarà tempo per parlare dei miserabili che, oggi come nel ’45,
si distinguono per vigliaccheria e crudeltà.
Oggi ribadiamo solo una cosa: noi non dimentichiamo.
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