“Stiamo lontani oggi per riabbracciarci domani”.
“Dobbiamo impegnarci tutti: bisogna evitare la seconda ondata”.
“Chiudiamo tutto adesso per poter fare un Natale sereno”.
“Dobbiamo evitare i tradizionali pranzi natalizi per ripartire a gennaio”.
Se non lo capite nemmeno così, c’è davvero poco da fare, ed allora meritate tutto.
Altra apparizione del bastardo in giacca e cravatta (preceduta da un “A fra poco” su Facebook, nemmeno si trattasse dell’idraulico che viene a casa per riparare il lavandino) e regole draconiane: nei festivi (24, 25, 26 dicembre, e 31, 1, 6 gennaio) l’Italia diventa totalmente zona rossa. Spostamenti vietati se non per gravi necessità familiari, in ogni caso da giustificare con l’autocertificazione, e non ci si possono portare dietro i figli maggiori di 14 anni. Quindi chi ha figli adolescenti, secondo questi geni, dovrebbe lasciarli soli a casa, se vuole andare a trovare i genitori.
Avrebbero dovuto potenziare il trasporto pubblico, aumentare le terapie intensive, ristorare le categorie vessate (ristoranti e caffè primi fra tutti, costretti a subire un’altra batosta): non hanno fatto nulla di tutto questo. Hanno solo ribadito misure draconiane totalmente inutili: siamo stati la Nazione al mondo che ha imposto più limitazioni ai propri cittadini, insieme all’Argentina, ed insieme a quest’ultima stessa abbiamo il più alto tasso di morti per Covid19: a nessuno viene in mente che tutto ciò non serva assolutamente a nulla?
Quando applicherete quella Costituzione che tanto decantate quando si tratta di mettere a tacere gli avversari politici scomodi al sistema?
Sono riusciti ad eliminare il Natale ed il Capodanno, a distruggere la socialità, a separare nuclei familiari che magari attendono proprio queste festività per incontrarsi.
E nonostante tutto arriverà la terza ondata, puntuale come l’Agenzia delle Entrate, e la colpa sarà vostra, per aver fatto il brindisi col vostro gatto.
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