Se mai ce ne fosse
bisogno, adesso l’abbiamo capito un poco meglio. È più chiaro perché, già da
decenni, la nostra Patria è stata vittima di una vera e propria invasione teorizzata,
programmata, voluta e scientemente attuata con la complicità di tutta la classe
politica, di destra e di sinistra. Ci hanno chiamato Fascisti (come se fosse un
insulto e non un onore, tale appellativo!), xenofobi, razzisti, estremisti,
quando già da decenni dicevamo che una immigrazione incontrollata e senza
regole si sarebbe rivelata una bomba per la nostra Patria, minata sia nelle sue
fondamenta spirituali, razziali e culturali che più propriamente economiche.
Mentre erigevano un enorme
sistema di menzogne per mettere a tacere le voci contrarie a questo gigantesco
stupro di massa contro la Nazione che un tempo abbiamo amato e della quale
eravamo orgogliosi, mentre il meticciato, il multiculturalismo e il buonismo terzomondialista
d’accatto venivano diffusi a piene mani da politici e media di regime, mentre il
mettere alla fame il nostro popolo con salari miserabili veniva spacciato per
competizione e libero mercato… ecco che loro si arricchivano alle nostre
spalle.
Dice bene il criminale e
massone Carminati, l’ex NAR che aveva abbandonato la cultura della rivoluzione
per darsi agli affari di esseri umani: «Con
gli immigrati e i rom si fanno molti più soldi che con la droga». Facile a
credersi: la droga si deve far entrare illegalmente in Italia, deve essere
custodita, tagliata e infine venduta in un pericoloso moltiplicarsi di passaggi
illegali. L’immigrato, viceversa, viene direttamente”in casa”, non costa
alcunché perché i soldi e la pelle la rischia solo ed esclusivamente lui. Di più:
da almeno un anno la nostra Marina Militare - quella forza che, almeno
teoricamente, dovrebbe pattugliare e difendere i mari della nostra Nazione – i clandestini
li va a prendere direttamente a casa loro: una vera e propria attività di scafismo
che, in un Paese civile, avrebbe visto i principali responsabili fucilati per
alto tradimento.
Non si era mai visto, in
millenni e millenni di civiltà e organizzazioni politiche come Stati, Imperi e
organizzazioni territoriali più o meno sovrane e padrone del proprio territorio,
qualcuno che utilizzasse il proprio esercito non per difendere i sacri confini,
bensì per favorire una vera e propria invasione legalizzata di una enorme massa
di criminali e parassiti per i quali l’Italia altro non è se non una gigantesca
terra di nessuno, via privilegiata verso l’Europa del Nord nel migliore dei
casi, terra di illegalità e impunità diffuse nel peggiore.
Gli svantaggi di queste “risorse”
(economiche, almeno nel loro caso)? Loro
hanno potuto avere i posti migliori, le case migliori, i locali migliori, i
quartieri migliori. Gli spacciatori agli angoli delle strade, le prostitute a
tutte le ore, i quartieri in cui si ha anche paura ad uscire di casa, i rom che
entrano nella tua azienda per rubare tutto il rubabile: tutto questo, invece,
lo hanno lasciato ai pezzenti come noi. E quando qualcuno si è sacrosantemente stufato
di subire in silenzio, ed ha provato ad alzare la testa, ecco che era già
pronto l’anatema politico-sociale: fascista, razzista, intollerante,
estremista, violento. Chiedere a quelli di Tor Sapienza, che di Fascismo e
Libertà non sono di sicuro, per credere.
In tutto questo dobbiamo
pure sorbirci la finta indignazione della Presidentessa Laura Boldrini, una che
come dirigente dell’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati prima, e come
attivista di sinistra e Presidente della Camera poi, ha attivamente contribuito
per far diventare questo Paese lo schifo che è oggi, ed è una dei principali
responsabili di questo scempio.
Ma no, non
basta ancora. Dobbiamo pure leggere i tweet di Nichi Vendola e dei poveri
coglioni che gli danno retta. Come se non sia stato Renzi a decidere di commissariare
tutta la sezione romana del suo partito, come se il PD non c’entri nulla con lo
scandalo (e invece se la stanno facendo sotto anche loro), come se Ozzimo e
Coratti si siano dimessi per solidarietà con la destra. L’innata ipocrisia e
faccia da culo di quelli di sinistra si vede anche su Twitter.
Qualcuno lo
dica, all'antifascista pugliese: se c'è qualcuno che la mafia l'ha sconfitta a
calci nel culo, quello è stato proprio il Fascismo. Non a caso Giovanni
Falcone, uno che di mafia qualcosa ne sapeva, scrisse: «L'unico tentativo serio di lotta alla mafia fu
quello del prefetto Mori, durante il Fascismo, mentre dopo, lo Stato ha
sminuito, sottovalutato o semplicemente colluso. Sfidiamo gli antifascisti a
negare che la mafia ritornò trionfante in Sicilia ed in Italia al seguito degli
"Alleati" e degli antifascisti, in ricompensa dell'aiuto concreto che
essa fornì per lo sbarco e la conquista dell'isola!"
Servirebbe
aggiungere altro, per mettere a tacere lo stronzetto pugliese? Ma si! Al contrario dei suoi amici
di sinistra, Mussolini non si arricchì mai personalmente. Quando venne appeso a
testa in giù, dalle sue tasche non cadde nemmeno un centesimo. Leggiamo cosa
scrisse a tal proposito il Ministro dell’Interno dell’epoca Fascista,
Gianpietro Pellegrini: «Nel novembre era stato preparato un decreto, da me
controfirmato, con il quale si assegnava al Capo della Rsi l’appannaggio
mensile di 120 mila Lire. Il decreto, però, che doveva essere sottoposto alla
firma del Capo dello Stato, fu da lui violentemente respinto una prima volta.
Alla presentazione, effettuata dal sottosegretario
di Stato, Medaglia d’Oro Barracu, seguì una seconda del suo segretario
particolare Dolfin. A me, che, sollecitato da Dolfin e dall’economo,
ripresentai per la terza volta il decreto, Mussolini disse: “Sentite,
Pellegrini, noi siamo in quattro: io, Rachele, Romano e Annamaria. Mille lire
ciascuno sono sufficienti”. Dovetti insistere nel fargli notare che, a parte
l’insufficienza della cifra indicata in relazione al costo della vita,
occorreva tener conto delle spese della sua casa e degli uffici. Dopo vive
sollecitazioni finì per accettare, essendo egli anche Ministro degli Esteri,
solo l’indennità mensile di 12.500 lire assegnata ad ogni altro Ministro. Nel
dicembre 1944, però, mi inviò una lettera che pubblicò, rinunciando ad ogni e
qualsiasi emolumento, ritenendo sufficienti alle sue necessità i diritti
d’autore».
Capito, stronzetto
pugliese? Parliamo di qualcuno di un po’ più rispettabile dei Carminati, degli
Alemanno, degli Ozzimo, dei Coratti, di tutto il PD romano, e di quei coglioni
che danno retta alle stronzate che dici.
Ora lo sappiamo, ne
abbiamo una ennesima dimostrazione. Il loro non è libero mercato, ma la nuova
frontiera dello schiavismo. Non è vero che ci sono lavori che gli italiani non
vogliono più fare: ci sono salari da fame che gli italiani non possono
accettare, e che invece gli immigrati accettano benissimo. La loro non è
integrazione, ma disintegrazione, dell’Italia in primis. La loro non è bontà, è
buonismo, e sulla pelle nostra, tra l'altro.
E fanno schifo. Tutti collusi.
Tutti colpevoli. Tutti meriterebbero di essere fucilati al muro per alto
tradimento. Miserabili.
2 commenti:
Se non siete di destra perché ve la prendete per l'affermazione di vendola?
Per avercela con Vendola non serve essere di destra. Basta essere persone intelligenti.
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