Il
31 dicembre il popolo italiano – se così possiamo ancora definirlo – ha riportato
una piccola ma significativa vittoria. Il comunista golpista, che già da troppo
tempo vaneggia ogni ultimo dell’anno a reti unificate per sproloquiare con le
sue noiose e tristi tirate politicamente corrette, è stato lasciato solo. Nessuno
l’ha ascoltato. L’indice d’ascolto è implacabile: 16 e qualcosa tra Rai,
Mediaset e La7. Praticamente ha fatto flop. La dimostrazione più lampante è
stata che i nostri democraticissimi media hanno taciuto la notizia, dando
invece ampio respiro alle cariatidi parlamentari che continuano a far finta che
questo “signore” sia un garante della democrazia e dell’unità d’Italia, mentre
ha svenduto la nostra Patria a massoni e mediatori finanziari senza scrupoli.
Che
quello attuato dal comunista golpista sia un vero e proprio colpo di Stato
imposto da innominabili poteri occulti è oramai acclamato. Lo stesso ministro
(la “m” minuscola non è un errore di battitura) Elsa Fornero lo ha amesso
pubblicamente al World Pension Summit di Amsterdam, svoltosi nel novembre
scorso. Che cos’è il World Pension Summit? È una sorta di G8 dei colossi
finanziari, assicurativi e pensionistici. “Mostri” del sistema economico
mondiale che riescono, in un solo anno, a smuovere più di 2000 (leggasi
duemila!) miliardi di dollari in un solo anno, roba che con un decimo l’Italia
fa una Finanziaria. Ed è ovvio che mettano in atto, legittimate e anzi
incoraggiate (sic!) dai governi nazionali, mediante i loro uomini di fiducia,
tutte quelle azioni volte a scardinare dall’interno i sistema pensionistici
tradizionali e nazionali per sostituirli con le assicurazioni private. A questo
importante simposio la Fornero ha testualmente dichiarato:
I cambiamenti portati
dalla riforma delle pensioni del governo Monti erano necessari per compiacere i
mercati finanziari, altrimenti i mercati avrebbero devastato l’Italia.
E’
difficile rendersi conto della gravità di queste dichiarazioni, e rispondere
alla domanda su come sia stato possibile che un’affermazione così scandalosa
sia passata sotto silenzio, ignorata e boicottata dai media progressisti e
democratici. Perché significa, né più né meno, che un Ministro del nostro Stato
ha pubblicamente affermato di aver elaborato una riforma pensionistica ed
economica non pensando al bene dei suoi cittadini, ma per “compiacere i mercati
finanziari” che altrimenti “avrebbero devastato l’Italia”. Si è fattivamente
svenduto il nostro Paese ai “mercati finanziari”, questa entità generica che
non si capisce da chi sia rappresentata, come si muove, ma che riesce a
sovvertire tutto il sistema economico europeo.
E
colui che ha patrocinato tutto questo, che ha aperto le porte del Parlamento ai
massoni golpisti, ogni fine anno si sente in dovere, a reti unificate, di darci
consigli e direttive morali. Ma stavolta il golpista rosso è rimasto deluso:
più dell’80% degli italiani l’ha boicottato, ha accuratamente evitato di
guardare la sua faccina mummificata e la sua vocina da Prozac. Resta da
augurarsi che gli italiani sappiano continuare su questa strada, magari
ripetendo il colpaccio anche per il festival di Sanremo e tutti quegli altri
programmi demenziali con i quali un sistema politico e culturale svenduto alla
finanza apolide cerca disperatamente di legittimare il proprio potere.
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