I poteri massonici
internazionali non vogliono rinunciare all’idea di compiere definitivamente
quel processo di smantellamento della sovranità nazionale italiana – culla della
civiltà mondiale per secoli – che cominciò già nel 1943, a suon di bombe
democratiche. Imponendo Mario Monti come Presidente del Consiglio, e
avvalendosi anche di una classe politica corrotta e disonorevolmente complice,
la massoneria internazionale mondialista ed euro-tecnica, gruppo al quale Monti
appartiene di diritto, ha compiuto un brutale atto di forza e una limpida
dimostrazione del suo immenso potere: quello di nominare Presidenti del
Consiglio e Ministri non più mediante un sistema falsamente democratico corrotto
e asservito ai poteri mondialisti come in precedenza, bensì per chiamata
diretta.
Mario Monti, non ci
stancheremo mai di ripeterlo, è stato messo alla guida dell’Italia dalla
giudeo-massoneria internazionale per avviare a tappe forzate quel processo che
la precedente classe politica non era stata in grado e non aveva avuto il
coraggio di fare: privatizzare le ultime importanti industrie italiane (Eni,
Finmeccanica), smantellare completamente lo Stato sociale, l’istruzione, la
sanità e il sistema pensionistico – per farci avvicinare sempre più al modello
americano, dove se hai soldi puoi comprarti una pensione e le cure, e se non ne
hai invece crepi di fame – e rendere la nostra Nazione completamente asservita
agli interessi di banche e speculatori finanziari. Esempio ne sia il fatto che
la discussione politica verte ancora su quella che il politicamente corretto
chiama “agenda Monti”, agenda che, così ci ripetono instancabilmente, qualunque
forza di governo, di qualunque colore sia, dovrà necessariamente seguire per,
sempre così ci dicono, non far affondare definitivamente la nave Italia.
Ma non c’è alcun pericolo,
da questo punto di vista. Ad imbarcare acqua ci ha già pensato il massone
usuraio. Più di 200 suicidi causati dalla crisi economica “solo” nel 2012;
debito pubblico dal 118% dell’era Berlusconi al 127% dell’era Monti; “spread”
che ha più volte superato i 450/500 punti; introduzione dell’IMU; aumento
indiscriminato di tasse e balzelli sull’acqua, sulla benzina, sull’elettricità,
sui trasporti pubblici, sulle assicurazioni, incluso l’aumento dell’IVA. Si
badi bene e si tenga a mente: quest’uomo e i suoi ministri, che si sono
permessi di definire i suicidi causati dalla disperazione come “fisiologici”,
che hanno più e più volte dimostrato un disprezzo assoluto per i giovani e più
in generale per l’intera popolazione italiana (ignoranti, choosy e via insultando),
che hanno letteralmente affossato l’economia italiana gravandola di tasse e di
balzelli che farebbero impallidire anche uno imperatore medioevale, vengono
definiti “moderati” da una stampa connivente e ormai quasi completamente comprata
(eccezion fatta per i pochi ma coraggiosi quotidiani in rete, non ancora asserviti
completamente al padrone).
Solo un cretino potrebbe
pensare di rivotare un criminale del genere, che ha le mani sporche del sangue
di un’intera Nazione, spremuta e sacrificata sull’altare dello spread e di Wall
Street. Ma, poiché purtroppo in Italia i cretini abbondano e anzi costituiscono
la maggioranza, c’è da temere il peggio. Non è un caso che la lista Monti, alla
quale si accodano tutte le peggiori cariatidi di questa politica mafiosa e
incapace – come la troia Casini, il massone Montezemolo, il voltagabbana Fini –
possa vantare (secondo sondaggi di opinione dei quali, in un estremo atto di
fiducia nei confronti dei nostri connazionali, fatichiamo a riconoscere una
qualche attendibilità) anche il 20% dei consensi. La strategia, che una stampa
intimorita e asservita sta contribuendo attivamente a legittimare, è quella di
far uscire Monti dalla porta ma di farlo rientrare dalla finestra. Con un 15/20%
di consensi sottratti alle due liste principali (PD e PDL) è vero che Monti non
avrebbe i numeri per governare, ma diventerebbe fondamentale per qualunque
forza di coalizione, il vero e proprio ago della bilancia. Non per niente c’è
già chi, pregustando la vittoria sulle ossa fumanti degli italiani, se lo sogna
vicepremier o Ministro dell’Economia.
Non è casuale che a
sostenere un simile personaggio ci siano personaggi disgustosi come
Pierferdinando Casini o Gianfranco Fini, il cui motto principale è, oggi come
ieri, “Francia o Spagna purchè se magna”. Personaggi che sono completamente asserviti
ai poteri forti, che garantiscono la loro permanenza nelle poltrone più alte e
dorate del potere nonostante la loro palese incompetenza e corruzione,
totalmente lontani dai bisogni del proprio popolo e della propria gente. Non saranno
loro a suicidarsi perché non sanno come pagare l’IMU o perché non riescono a
pagare i propri dipendenti, non saranno loro a pagare le cause di tutto questo.
Ribellatevi. Ribellatevi. Ribellatevi.
Magari non cambia nulla, ma almeno si cade in piedi.
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