Sarò sincero: in tanti anni che scrivo non ricordo di essere
mai stato senza parole. Ho scritto sicuramente molto, per qualcuno forse
troppo, per qualcun altro inutilmente, per qualcun altro ancora entrambe le
cose. Devo ancora parlare e scrivere tanto, ci sono ancora tante questioni che
non ho detto, che non ho detto bene, o che voglio dire in maniera diversa. Ma
quando, in questi giorni, ascolto i telegiornali sulla carneficina che
ciclicamente Israele attua contro i palestinesi, al fine di sfogare i suoi
istinti crudeli e bestiali, non so davvero che cosa scrivere. Ho detto e
scritto, bene o male, praticamente tutto.
Abbiamo sempre parlato dell’arroganza sionista, permessa al
popolo “eletto” da innumerevoli organizzazioni ebraiche che, lautamente aiutate
e finanziate, si preoccupano che il dibattito sul medioriente sia sempre e
comunque favorevole all’entità sionista; abbiamo sempre parlato dei crimini
israeliani, ben maggiori e ben più corposi di quelle 70 risoluzioni che vengono
spesso e volentieri ricordate (già di per se gravissime); abbiamo sempre
parlato dell’embargo criminale attuato dai sionisti contro Gaza, dei
bombardamenti indiscriminati, dell’utilizzo di armi proibite dalle convenzioni
internazionali (in primis il fosforo bianco), dell’assalto in acque
internazionali contro navi di pacifisti desiderosi solo di portare qualche
conforto e aiuto a chi da 70 anni vive assediato da un esercito che lascia
morire le mamme incinte ai check-points, che fa il tiro a segno su pescatori
che cercano di portare qualcosa a casa per sfamare le proprie famiglie, sui
contadini che hanno i loro terreni nelle zone di confine… e tanto altro si
potrebbe dire, ma l’ho già detto.
Ascoltare i mass-media italiani è a dir poco deprimente.
Interi servizi dedicati ai razzi di Hamas e ai tre morti ebrei, giusto qualche
secondo per i cento morti palestinesi; le immagini dei bambini dilaniati dalle
bombe ebraiche vengono censurate dai social network; l’intervento di Odifreddi
su Repubblica.it scompare misteriosamente dal sito, tanto da spingere
l’opinionista a interrompere bruscamente la sua collaborazione col quotidiano
prono ai dettami dell’innominabile lobby; per l’ebreo Claudio Pagliara del Tg1
le bombe ebraiche sono “operazioni militari”, ma i petardi di Hamas sono razzi, ci
informa che nelle ultime settimane sono caduti ben due razzi su Israele (ma non
sappiamo quante bombe sono invece cadute su Gaza), ci dice che Israele sta
cercando di far cessare gli attacchi ma subito dopo ci ricorda che è pronta
un’operazione di terra (si chiama così il massacro indiscriminato dei civili:
operazione di terra), ci dice che per Israele è importante stabilire un cessate
il fuoco (per i palestinesi, ovviamente no, loro sono inferiori e a stare sotto
le bombe, a veder crepare donne e bambini, si divertono come matti!); un
anonimo avvocato di una anonima (per noi comuni mortali) associazione di ebrei
sionisti scrive a Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, lamentandosi che la
città non si sia dimostrata particolarmente affettuosa nei riguardi del nuovo
massacro sionista… Non si infuriano più se osi criticarli! Si infuriano se fai
silenzio, se non ti mostri entusiasta alle loro azioni criminali. E’ un altro
piccolo ma significativo dettaglio che ci dimostra come il loro potere cresca
esponenzialmente..
Viene davvero da chiedersi come si muova questo potere così
forte, così opprimente, così clamorosamente onnipotente. Perché, se ci stupisce
ancora per i livelli di aberrazione che riesce a toccare, significa,
evidentemente, che non l’abbiamo compreso a fondo. Significa, incredibile ma
vero!, che l’abbiamo sottovalutato. Perché non pensavamo che l’evidenza si potesse
negare con tale protervia. Non pensavamo che le informazioni potessero venire
manipolate così sfacciatamente, così clamorosamente, così vergognosamente. Noi
pensavamo che con internet, l’informazione, la militanza, qualcosa potesse
cambiare. E invece le nostre caselle di posta elettronica sono ancora condite
da simpatiche lettere di fascisti all’amatriciana che, in nome di un idiota
anti-islamismo, plaudono il massacro.
Paradossalmente bisogna guardare un bel programma satirico di Sky,
Gli Sgommati, per avere qualche informazione seria e obiettiva sul massacro
israeliano. Si vede Obama che, festeggiando le sua rielezione, suona la
chitarra; gli si avvicina un collaboratore per inviargli il messaggio dell’ONU,
che esorta gli Stati Uniti a prendere una decisa posizione contro Israele, e
Obama risponde: prendi i prestampati “L’America si augura un immediato cessate
il fuoco e rispetta il diritto di Israele a difendersi”. E quando il suo
collaboratore, poco dopo, ritorna dicendogli che all’ONU non basta, si inventa
che i razzi israeliani erano partiti dall’Italia, hanno colpito Martin Luther
King e Kennedy, sono passati nello spazio-tempo e solo per una incredibile
serie di sfortunate e incredibili circostanze sono finiti su Gaza. Per tutta
risposta il Nobel per la Pace, che campeggia alle sue spalle, cerca di
scappare…
Si deve guardare Gli Sgommati per avere un’idea della
situazione a Gaza… E allora diciamolo chiaro e forte: quando inizieremo a
finire in galera, quando sotto le bombe ci finiremo noi, quando sarà Riccardo
Pacifici a dettare le leggi al Parlamento Italiano senza più nemmeno passare
per Camera e Senato, potremmo solo dire una cosa: ce lo siamo meritato. Un
popolo così imbelle, così idiota, così complice, così gregge, merita ampiamente
un governo di lupi.
Onore al popolo palestinese. Disprezzo per i goym.
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