martedì 20 novembre 2012

Onore al popolo palestinese. Disprezzo per i goym.

Sarò sincero: in tanti anni che scrivo non ricordo di essere mai stato senza parole. Ho scritto sicuramente molto, per qualcuno forse troppo, per qualcun altro inutilmente, per qualcun altro ancora entrambe le cose. Devo ancora parlare e scrivere tanto, ci sono ancora tante questioni che non ho detto, che non ho detto bene, o che voglio dire in maniera diversa. Ma quando, in questi giorni, ascolto i telegiornali sulla carneficina che ciclicamente Israele attua contro i palestinesi, al fine di sfogare i suoi istinti crudeli e bestiali, non so davvero che cosa scrivere. Ho detto e scritto, bene o male, praticamente tutto.

Abbiamo sempre parlato dell’arroganza sionista, permessa al popolo “eletto” da innumerevoli organizzazioni ebraiche che, lautamente aiutate e finanziate, si preoccupano che il dibattito sul medioriente sia sempre e comunque favorevole all’entità sionista; abbiamo sempre parlato dei crimini israeliani, ben maggiori e ben più corposi di quelle 70 risoluzioni che vengono spesso e volentieri ricordate (già di per se gravissime); abbiamo sempre parlato dell’embargo criminale attuato dai sionisti contro Gaza, dei bombardamenti indiscriminati, dell’utilizzo di armi proibite dalle convenzioni internazionali (in primis il fosforo bianco), dell’assalto in acque internazionali contro navi di pacifisti desiderosi solo di portare qualche conforto e aiuto a chi da 70 anni vive assediato da un esercito che lascia morire le mamme incinte ai check-points, che fa il tiro a segno su pescatori che cercano di portare qualcosa a casa per sfamare le proprie famiglie, sui contadini che hanno i loro terreni nelle zone di confine… e tanto altro si potrebbe dire, ma l’ho già detto.
Ascoltare i mass-media italiani è a dir poco deprimente. Interi servizi dedicati ai razzi di Hamas e ai tre morti ebrei, giusto qualche secondo per i cento morti palestinesi; le immagini dei bambini dilaniati dalle bombe ebraiche vengono censurate dai social network; l’intervento di Odifreddi su Repubblica.it scompare misteriosamente dal sito, tanto da spingere l’opinionista a interrompere bruscamente la sua collaborazione col quotidiano prono ai dettami dell’innominabile lobby; per l’ebreo Claudio Pagliara del Tg1 le bombe ebraiche sono “operazioni militari”, ma i petardi di Hamas sono razzi, ci informa che nelle ultime settimane sono caduti ben due razzi su Israele (ma non sappiamo quante bombe sono invece cadute su Gaza), ci dice che Israele sta cercando di far cessare gli attacchi ma subito dopo ci ricorda che è pronta un’operazione di terra (si chiama così il massacro indiscriminato dei civili: operazione di terra), ci dice che per Israele è importante stabilire un cessate il fuoco (per i palestinesi, ovviamente no, loro sono inferiori e a stare sotto le bombe, a veder crepare donne e bambini, si divertono come matti!); un anonimo avvocato di una anonima (per noi comuni mortali) associazione di ebrei sionisti scrive a Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, lamentandosi che la città non si sia dimostrata particolarmente affettuosa nei riguardi del nuovo massacro sionista… Non si infuriano più se osi criticarli! Si infuriano se fai silenzio, se non ti mostri entusiasta alle loro azioni criminali. E’ un altro piccolo ma significativo dettaglio che ci dimostra come il loro potere cresca esponenzialmente..

Viene davvero da chiedersi come si muova questo potere così forte, così opprimente, così clamorosamente onnipotente. Perché, se ci stupisce ancora per i livelli di aberrazione che riesce a toccare, significa, evidentemente, che non l’abbiamo compreso a fondo. Significa, incredibile ma vero!, che l’abbiamo sottovalutato. Perché non pensavamo che l’evidenza si potesse negare con tale protervia. Non pensavamo che le informazioni potessero venire manipolate così sfacciatamente, così clamorosamente, così vergognosamente. Noi pensavamo che con internet, l’informazione, la militanza, qualcosa potesse cambiare. E invece le nostre caselle di posta elettronica sono ancora condite da simpatiche lettere di fascisti all’amatriciana che, in nome di un idiota anti-islamismo, plaudono il massacro.

Paradossalmente bisogna guardare un bel programma satirico di Sky, Gli Sgommati, per avere qualche informazione seria e obiettiva sul massacro israeliano. Si vede Obama che, festeggiando le sua rielezione, suona la chitarra; gli si avvicina un collaboratore per inviargli il messaggio dell’ONU, che esorta gli Stati Uniti a prendere una decisa posizione contro Israele, e Obama risponde: prendi i prestampati “L’America si augura un immediato cessate il fuoco e rispetta il diritto di Israele a difendersi”. E quando il suo collaboratore, poco dopo, ritorna dicendogli che all’ONU non basta, si inventa che i razzi israeliani erano partiti dall’Italia, hanno colpito Martin Luther King e Kennedy, sono passati nello spazio-tempo e solo per una incredibile serie di sfortunate e incredibili circostanze sono finiti su Gaza. Per tutta risposta il Nobel per la Pace, che campeggia alle sue spalle, cerca di scappare…

Si deve guardare Gli Sgommati per avere un’idea della situazione a Gaza… E allora diciamolo chiaro e forte: quando inizieremo a finire in galera, quando sotto le bombe ci finiremo noi, quando sarà Riccardo Pacifici a dettare le leggi al Parlamento Italiano senza più nemmeno passare per Camera e Senato, potremmo solo dire una cosa: ce lo siamo meritato. Un popolo così imbelle, così idiota, così complice, così gregge, merita ampiamente un governo di lupi.

Onore al popolo palestinese. Disprezzo per i goym.

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