Se qualcuno nutriva dei dubbi riguardo alla vera natura delle Nazioni Unite e della Corte Penale Internazionale come strumento di controllo e di repressione della innominabile lobby, sarà costretto definitivamente a ricredersi. Questo ci auguriamo, perlomeno.
La Corte Penale Internazionale ha infatti stabilito espressamente che “non indagherà sui crimini commessi da Israele nell’offensiva contro Gaza (operazione “Piombo Fuso” del 2008/2009) perché” – udite udite! – la Palestina non è uno Stato o, quantomeno, non è riconosciuta come Stato da gran parte dei membri ONU.
Il Ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman ha dichiarato espressamente: “Non molti sanno quanto lavoro è stato profuso a questo scopo. Il Ministro degli Esteri israeliano ha lavorato alacramente e silenziosamente a questo scopo”.
Non facciamo alcuna fatica a credere a Lieberman. Sappiamo bene che un ufficio del Ministero Israeliano è presente in ogni luogo di potere che conti di tutta l’Europa. E sappiamo bene cosa significa per i sionisti lavorare alacremente e silenziosamente: mettere in moto quella lobby innominabile e potentissima, che ha ramificazioni in ogni ministero, in ogni sottosegretariato, in ogni loggia, in ogni sinagoga, in ogni ufficio stampa, il cui potere è ben superiore a quanto comunemente si creda.
A causa di questo potere le 1400 vittime dell’operazione Piombo Fuso, in gran parte bambini, non troveranno alcuna giustizia.
La domanda è: quale è la linea di confine? Quale è il limite che uno Stato-pirata come Israele deve superare perché si possa finalmente urlare un forte e deciso “Adesso basta!”? Israele è l’unico Stato del mondo che nel 2012, sotto gli occhi del mondo, porta avanti una deliberata politica di sterminio e di contenimento di crescita della popolazione palestinese, questo sterminio, questo si!, storicamente dimostrato e dimostrabile! È l’unico Stato che gode di un apparato di potere, come scrivevamo prima, che non ha praticamente eguali in tutto il mondo, essendo infiltrato come un cancro, come un pericolosissimo tumore che non conosce cura, in ogni organismo di potere o di controllo. È l’unico Stato che mai e poi mai verrà chiamato a rendere conto dei propri crimini e che disattende arrogantemente decine e decine di risoluzioni ONU il quale, sempre in mano all’innominabile lobby, si guarda bene dal far rispettare.
Che cosa state aspettando a dire “Basta!”? Tra qualche decina di anni, noi speriamo molto prima, quando i vostri figli o i vostri nipoti vi verranno a chiedere dove eravate mentre sotto i vostri occhi si compiva l’olocausto, non potrete dire di non sapere. Nel 2012 non è più una scusa accettabile. Se sapete e tacete, allora siete complici.
Nessun commento:
Posta un commento