Da quell’infausto giorno in cui i politicanti italioti svenduti al giudaismo internazionale decisero di fissare per il 27 gennaio la giornata della memoria, ogni anno che passa tale “giornata” si dilata sempre più, fino quasi ad essere un mese della memoria… Insulsi film strappalacrime che inventano di sana pianta storielle di bambini scampati ai mitici campi di sterminio, trasmissioni di approfondimento ove ogni sorta di miserabile falsario ebreo, senza alcun contraddittorio (naturalmente!) racconta episodi talmente inverosimili da risultare incredibili anche per quanti credono alle fole olocaustiche, politici che fanno a gara nel prostrarsi di fronte agli esponenti della minuscola comunità ebraica italiana… Ci sarebbe da capire come mai si vuole imporre a 50 milioni di italiani la memoria di una tragedia che, se anche fosse vera, toccherebbe non più di 50 mila cittadini, ovvero quelli di religione ebraica. Eppure per tragedie ben più vicine al nostro popolo, e soprattutto vere, non si fa assolutamente nulla, oppure ci si limita a qualche commemorazione in sordina e senza alcuna enfasi, come avviene per il ricordo del martiri italiani di Istria, Dalmazia e Slovenia, migliaia dei quali furono infoibati dai barbari comunisti slavi (con la gentile collaborazione dei partigiani comunisti italiani del PCI), mentre i sopravvissuti, per non fare la stessa fine, furono costretti a fuggire in Italia (accolti a sputi ed insulti dai militanti del PCI), lasciando nelle mani dei barbari comunisti slavi tutti i loro averi.
Per non parlare delle decine di migliaia di civili italianissimi massacrati, a guerra finita, dalla feccia partigiana.
Tragedie, ripeto, non inventate alla fine della guerra e riguardanti cittadini italiani…
Se poi volessimo, con uno sforzo di fantasia umanitaria, commemorare le tantissime altre tragedie che hanno toccato altri popoli all’infuori del nostro, non vedo perché non si dedichino varie giornate dell’anno a ricordare i giapponesi barbaramente trucidati dalla follia atomica degli USA, oppure i civili tedeschi dapprima bruciati vivi dalle bombe al fosforo degli alleati, e poi sottoposti (i sopravvissuti, ovviamente) alle criminali angherie e torture poste in essere dagli animali dell’Armata Rossa… O ancora, perché non commemorare le antiche popolazioni Inca, Maya ed Aztechi trucidati dai cattolicissimi conquistadores spagnoli… E perché no, i martiri del comunismo, che sono stimati in un impressionante numero che sta fra i 100 ed i 200 milioni di morti, o magari gli stessi Armeni, vittima di un genocidio che soltanto la Turchia pretende ancora di negare…
Invece no! Solo il giudeo va ricordato, commemorato, supplicato, e naturalmente omaggiato con l’offerta di Leggi e leggine che dovrebbero servire a tutelarne la memoria, mentre in realtà servono a sbattere in galera quelli che ormai hanno compreso la natura della favola olocaustica.
E così, anche quest’anno, con raro spirito super partes, i sudici politicanti italiani si sono spinti a promettere ai capi bastone del giudaismo nostrano la mitica Legge antirevisionista che, sull’esempio di quella adottata in Israele e diffusasi poi in gran parte dell’Europa, farà finire in galera tutti quelli che oseranno avanzare dubbi e porre delle domande a proposito del cosiddetto olocausto… Ma attenzione: non si tratta di punire chi banalizza l’argomento, o chi incita a nuovi stermini, o ancora chi si limita ad un negazionismo vuoto e di principio, perché tali Leggi già in vigore in Europa colpiscono il semplice mettere in dubbio, a prescindere dalle prove eventualmente portate a sostegno dei propri dubbi! Quindi non si vogliono castigare pochi naziskin che inneggiano all’olocausto, o pochi ignoranti che ci ridono sopra senza alcuna analisi critica… Qui si vuole colpire proprio, ed a maggior ragione, i seri studiosi che hanno smascherato veri e propri falsi storici… In galera, quindi, quelli che hanno scoperto che varie parti del Diario di Anna Frank sono stati scritti con una biro inventata negli anni 50, in galera quelli che hanno scoperto che le pareti della mitica camera a gas di Auschwitz non sono mai state sottoposte all’azione di un gas, in galera quanti hanno dimostrato basandosi sulle statistiche, che la popolazione mondiale ebraica è aumentata durante la II Guerra Mondiale, in galera gli esperti che hanno dimostrato che molte delle fotografie storiche a supporto dell’olocausto sono dei miserabili falsi, ed in galera anche quelli che, pur credendo all’olocausto, hanno dimostrato che la cifra di sei milioni di morti non è altro che una grottesca invenzione!
Ecco che si profila il futuro degno di questa Italia di parassiti e corrotti: tutti in galera gli studiosi ed i liberi pensatori, tutti liberi i veri delinquenti, per i quali si trova sempre qualche giustificazione sociologica ed antropologica ai loro comportamenti!
Diventeremo presto come la Svizzera, ove finì in galera l’ultraottantenne G. A. Amadruz per i suoi scritti, ed ove è stato condannato alla prigione il Prof. Jurgen Graf, “reo” di avere scritto “Olocausto allo scanner”… Come la Germania, esempio di “democrazia” che persegue anche cittadini non tedeschi per essersi espressi a proposito del mito dei sei milioni, ove proprio di recente è stato condannato al carcere un ragazzo che aveva prestato un libro revisionista ad un conoscente… Per non parlare della Francia, ove oltre ai Tribunali corrotti, agiscono indisturbate vere e proprie squadracce ebraiche dedite alle aggressioni al Prof. Faurisson ed a molti altri seri studiosi.
Di questo dovremo ringraziare la squallida e miserabile casta politica italiana, ovvero quella messa a capo di questo Paese dalle baionette giudeo-americane, dalla mafia riportata in Patria da quegli stessi signori, e dagli agenti di Stalin che non hanno perso la speranza ancora oggi, di trasformarci in una sorta di Soviet occidentale.
Diamoci dunque da fare, finché gli infami della politica non ce lo impediranno sbattendoci in cella, a divulgare il più possibile materiale storico che dimostri il carattere menzognero del giudeo e del suo degno reggicoda politico… Oggi possiamo ancora parlare, benché il possesso di tutti i maggiori mezzi di informazione e comunicazione permetta alla lobby giudaica di fare passare tutto sotto silenzio, nonché di dipingere agli occhi del mondo come fanatici e criminali i pochi che riescono a spezzare il monopolio del silenzio e della falsa storia.
Proprio in quest’ottica, mi propongo in questa sede di pubblicare alcuni illuminanti articoli di giornale reperiti grazie ad un coraggioso blogger francese a questo indirizzo: http://www.jeuxvideo.com/forums/1-50-67615578-1-0-1-0-l-holocauste-six-millions.htm; in essi si potrà notare come gli ebrei, ben 26 anni prima della fine della II guerra mondiale, tuonavano contro presunti stermini di ebrei in Europa… Tutti stermini che, guarda caso, mettevano in pericolo o avevano già ucciso 6 milioni di ebrei! Vi dice nulla questa cifra?
Il 2 aprile 1919, come mostra l’articolo riprodotto in questa pagina, la comunità ebraica americana denunciava sullo “Spartanburg Herald” che 6 milioni di ebrei stavano morendo di fame in Polonia, Lituania, Galizia, Palestina, Turchia e Siberia… Voi ne avete mai saputo qualcosa? Vi risulta che nel 1919 sei milioni di ebrei siano morti o siano stati vicini alla morte per fame?
Ancora più illuminante è il secondo articolo, presentato nella pagina successiva; in esso, tratto dal giornale “The American Hebrew” del 31 ottobre 1919, non solo si nominano fino alla nausea i soliti mitici 6 milioni di ebrei perseguitati che stanno morendo di fame, ma si usa persino il termine Olocausto!
Nessun dubbio, quindi? Nel prossimo futuro finiremo in galera se, leggendo questi articoli, ci faremo prendere dai dubbi?
E’ o non è lecito farsi delle domande, dopo avere verificato che nella propaganda ebraica è insito il riferimento ai sei milioni di martiri ed al loro olocausto?
E se l’olocausto lamentato nel 1919 dagli ebrei americani è falso, come dimostrano i fatti, perché dovremmo prendere per oro colato le balle che ci raccontano a proposito dell’olocausto della II guerra mondiale?
Del resto, se per il 1919 le uniche prove sono degli articoli deliranti, per la II guerra mondiale le prove sono testimonianze altrettanto deliranti e falsificazioni che non reggerebbero all’esame di un qualsiasi serio tribunale… Ci raccontano di camere a gas omicide funzionanti 24 ore su 24, ma nessuno ne ha mai vista una, e quelle che oggi mostrano ai gonzi, non sono null’altro che ricostruzioni posteriori o peggio, vuote stanze con nessuna traccia di tutti quegli impianti che dovrebbero trovarsi presenti in qualsiasi camera a gas con la pretesa di funzionare… E quando vengono colti in fallo, come accaduto con le analisi di Fred Leuchter (confermate poi dal chimico tedesco German Rudolf, che per questo è stato in galera, e dalla stessa Università di Cracovia), che dimostravano senza ombra di dubbio che le pareti della camera a gas di Auschwitz non erano mai state sottoposte all’aggressione del gas Zyklon B, si nascondono dietro alla triste menzogna della camera a gas originale distrutta da nazisti per non lasciare prove (a parte qualche milione di testimoni oculari, naturalmente!), nonché della necessità storica di edificarne un simulacro da mostrare ai tanti coglioni che periodicamente visitano il cosiddetto “campo di sterminio”!
Come dite, non bastano gli articoli farneticanti di due cialtroni del 1919 per mettere in dubbio l’olocausto dei sei milioni di ebrei in Europa? Sarà, ma che dire allora del terzo articolo che ripropongo a lato, datato 19 luglio 1921 e tratto dal “Chicago Tribune”?
Guarda caso, ecco un altro sterminio di 6 milioni di ebrei, questa volta avvenuto in Russia ed Ucraina, grazie ai pogroms dei nuovi padroni dell’Unione Sovietica, ovvero i tanto amati comunisti…
Certamente non sarò proprio io a volere negare i crimini dei comunisti sovietici contro gli ebrei locali, ma quello che più importa in questa sede è evidenziare un paio di particolari; il primo è quello che potremmo definire un vero e proprio chiodo fisso, ovvero quello dei sei milioni… Il secondo è questo: se lo sterminio di 6 milioni di ebrei ad opera dei comunisti in Russia ed Ucraina è realmente avvenuto, perché nessuno ne parla oggi? Perché non esiste l’esecrazione obbligatoria per i comunisti e per Lenin e Stalin, così come avviene per il Nazionalsocialismo e per Hitler? Perché l’URSS non ha mai pagato miliardi di indennizzi allo Stato – pirata denominato Israele, come fa a tutt’oggi la Germania? Perché in Russia ed Ucraina non è stata imposta alle popolazioni locali una giornata della memoria? Eppure anche in questo caso non mancano le testimonianze “oculari”, come quelle raccolte (was gathered) dal citato Dr. Joseph Kreinin, il quale riferisce di numerosi villaggi bruciati (several villages have been burned)…
Ma soprattutto, se lo sterminio di questi sei milioni di ebrei del 1921 è l’ennesima invenzione della fantasia di Giuda, e se le testimonianze oculari raccolte sono inventate di sana pianta, perché dovremmo continuare a credere alle favolette olocaustiche che coinvolgono Hitler, la Germania Nazionalsocialista e persino noi Fascisti? E perché dovremmo sbattere in galera senza pietà chi si limita ad analizzare certe fonti e certe testimonianze per fare un minimo di chiarezza?
Cosa ne dite, amici lettori, potrebbe bastare quanto scritto e riportato finora, almeno per porsi dei dubbi davanti alla versione ufficiale dell’olocausto che avrebbe sterminato 6 milioni di ebrei nel corso della II guerra mondiale?
Caso mai non bastasse, ecco la chicca finale, classica ciliegina sulla torta che dimostra quanto siano false e menzognere le lagne ebraiche a proposito dell’olocausto.
L’articolo che qui riproponiamo è tratto dal “New York Times” del 9 gennaio 1938 e riferisce, guarda caso, della persecuzione che starebbero subendo 6 milioni di ebrei in Europa, ovviamente grazie alla Germania Nazista! La cosa strana è, come recitano le due didascalie poste sopra e sotto l’articolo, che questo articolo venne pubblicato ben 9 mesi prima della famosa “notte dei cristalli”, nonché ben 7 anni prima della fine della fine della II guerra mondiale!
Ma ciò nonostante, seguendo un rituale fisso che abbiamo già visto nei due articoli del 1919 ed in quello del 1921, si insiste sul numero dei 6 milioni di vittime, benché in questo caso si parli di vittime del razzismo e delle discriminazioni, non ancora delle mitiche camere a gas!
Possibile che a nessuno venga il dubbio che questo strano e ricorrente numero dei 6 milioni abbia un significato, per noi oscuro, ma molto chiaro per gli ebrei di tutto il mondo? Prima ancora che per la questione delle camere a gas, invenzione che venne dopo miriadi di presunti testimoni “oculari” che giurarono di avere visto milioni di ebrei sterminati mediante “piastre di folgorazione elettriche”, “camere a vapore acqueo”, furgoni (diesel!) appositamente truccati e persino “treni con il pavimento cosparso di calce viva” (!), sarebbe il caso di domandarci il perché di questo insistere sui “sei milioni”, anche a costo di andare contro le più elementari regole matematiche…
Spero con questo mio articolo di contribuire ad allargare gli orizzonti mentali dei tanti (troppi!) che prendono per oro colato le favole giudaiche e che trattano come feroci criminali quanti osano esprimere dei dubbi. Per concludere, mi permetto di citare uno studio del 1983 di un ricercatore che si firma Walter Sanning (“The dissolution of Eastern European Jewry” -La dissoluzione dell’ebraismo est europeo) sui trasferimenti delle popolazioni ebraiche dell’Europa Orientale, ove precisa che una parte cospicua è emigrata, durante la guerra e dopo, in Palestina, altri negli USA, in Cina, in Sud America. Ad altri ebrei, fra quelli trasferiti all’est dai tedeschi, i sovietici non consentirono di ritornare all’ovest. In conclusione, afferma Sanning, gli ebrei che avrebbero potuto essere sterminati dai nazionalsocialisti furono 3/400 mila. Ma come ben sappiamo, molti sono sopravvissuti alla guerra. Vedere, a proposito, questi dati: http://www.captiveminds.org/exzn/hhoax.htm.
Carlo Gariglio
www.fascismoeliberta.it
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