mercoledì 8 giugno 2011

Baldracche rosse

Pubblicato sul mensile Il Lavoro Fascista, febbraio 2011

Carlo Gariglio

Come se non bastassero gli eterni pidocchiosi dei centri sociali, i rivoluzionari figli di papà che inneggiano a Castro dai finestrini dei loro SUV, i sedicenti lavoratori che passano più ore al sindacato che in fabbrica, i magistrati “imparziali” che incitano la folla a “resistere” ai governi voluti dal popolo, i giornalisti prezzolati che gridano “al regime” non appena qualcuno cerca di impedirgli di rovinare la vita della gente con le loro balle, i sedicenti intellettuali che paventano il pericolo di vivere in un regime illiberale non appena Prodi perde le elezioni e gli immancabili ex resistenti, ex deportati ed ex perseguitati dal Fascismo (che aumentano con il passare degli anni, incuranti del ridicolo), da oggi i compagnucci stressati dalle troppe elezioni perse e dai vani tentativi di ribaltarle con il ricorso alla piazza ed alla magistratura corrotta e politicizzata, si affidano ad una nuova categoria da fare sfilare in piazza: le baldracche rosse.

Le abbiamo viste nei giorni scorsi, fiere di gridare in piazza contro Berlusconi in nome di una superiore moralità e pulizia d’animo che non hanno alcun titolo di rivendicare, agitare i loro stracci rossi siglati PD ed esporre i loro demenziali cartelli zeppi di slogan contro il Presidente del Consiglio ed a favore, guarda caso, della magistratura e della Costituzione, ripetendo come tanti pappagalli colorati quello che è stato loro ordinato dai maschietti rossi, passati per l’occasione a dirigere da dietro le quinte l’ennesima inutile manifestazione…

Che squallore! E quello che è ancora più squallido è il fatto che oggi molti cialtroni della cosiddetta “area” fanno a gara per gridare più forte dei sinistri le stesse cretinate che costoro usano come slogan da sempre… Ci tocca assistere, in nome di un’antipatia nei confronti di Berlusconi che possiamo comprendere fino ad un certo punto, al triste spettacolo di sedicenti Camerati, molti dei quali vantano un mitico passato nel fu MSIDN, che si improvvisano paladini della magistratura da difendersi dagli attacchi del Presidente del Consiglio… Quella stessa magistratura rossa che, quando questi cialtroni militavano nel suddetto MSIDN, lasciava impunita la teppaglia rossa che sfondava i crani dei Fascisti a colpi di chiave inglese, o che li bruciava vivi nelle loro case e con le loro famiglie… Quella stessa magistratura che, ancora oggi, perseguita duramente i ragazzi che fanno il saluto romano in piazza, ma dimentica di condannare la feccia rossa che devasta le città, aggredisce le forze dell’ordine ed impedisce a tutti quelli che non sono maiali di sinistra di esercitare i propri diritti politici… Quella stessa magistratura che sostanzialmente ci priva del diritto costituzionale all’elettorato passivo, eliminandoci regolarmente dalle elezioni e rifiutandosi di darci ragione quando ricorriamo ad essa per essere tutelati… E ci tocca pure vedere qualche nazional-coglione, o qualche coglione di destra, ergersi a paladino di questi “signori” in toga usando toni alla Di Pietro!

Ma torniamo al discorso principale, lasciando l’immondizia d’area a crogiolarsi nel proprio squallore, e torniamo a parlare delle gentili baldracche rosse scese in piazza… Buona parte di queste erano abbastanza avanti con gli anni, nonostante non siano mancate le loro degne figlie e nipoti, le quali, come spesso accade a queste nuove generazioni di invertebrati senza cervello, partecipano volentieri a qualsiasi cosa nella quale sia garantito il diritto di fare casino, gridare ed ascoltare musicaccia ad alto volume, senza neppure chiedersi perché si trovano lì… Ma ve le ricordate le nonnine e le mammine di sinistra quando erano ragazzine con l’età di Ruby e socie? Tuonavano contro il bigottismo clericale e cattolico, gridavano ai quattro venti: “Io sono mia” (anche se nessuno lo metteva in dubbio, dato il tipo di orrende pidocchiose che amavano rappresentare!) e consideravano che il massimo della liberazione sessuale fosse farsi sbattere dal primo hippy allergico al sapone che incontravano, meglio se su una panchina del parco o sulla sabbia di una spiaggia… E sulla falsariga della loro “troiaggine” sinistra, hanno fatto crescere le gentili pulzelle delle nuove generazioni, ovvero quelle che vediamo vagare, magari a soli 14 anni, tutte le notti per la città gonfie di alcool, droga e chissà cos’altro… Naturalmente, anche per le discendenti del femminismo, discepole della liberazione dai tabù sessuali, il massimo della goduria è rappresentato dal farsi sbattere dal drogato figlio di papà di turno, magari in cambio di una semplice consumazione in discoteca… Di quale dignità andate blaterando, dunque, care baldracche rosse? Avete scelto un’ideologia che ha fatto della menzogna, della violenza e della sopraffazione il suo verbo, avete rovinato intere generazioni di ragazzine trasformandole in baldracche come voi, non avete saputo educare e porre un freno neppure alle vostre figlie e nipoti, e nonostante tutto vi arrogate il diritto di blaterare di moralità e dignità?

Se avevate così tanta dignità potevate evitare di diventare le utili idiote degli assassini comunisti, e se teneste così tanto alla moralità evitereste di mandare le vostre figlie in giro fino alle 8 del mattino, vestite in un modo che fino a pochi anni fa neppure le vere prostitute da marciapiede osavano avvicinare…

Che dite? Che quelli che impongono delle regole a figlie e figlie debosciati, magari pretendendo che rientrino entro la mezzanotte sono dei Fascisti? Sì, è proprio così… Non a caso noi siamo di gran lunga migliori di voi, e forse siamo gli unici ad avere il diritto di parlare di morale e dignità!

Lasciate perdere i temi che non vi competono e mettetevi bene in testa che quelle che vanno a letto con il Presidente del Consiglio (ammesso e non concesso che ci sia del vero) in cambio di una busta zeppa di contanti, non sono certo peggiori di voi, che vi facevate scopare da un capellone in cambio di uno spinello, o delle vostre figlie e nipoti, che si fanno sbattere nei cessi delle discoteche in cambio di un ingresso o una consumazione. Certamente sono più furbe, ma non peggiori… E la stessa presunta libertà che rivendicavate da giovani nelle piazze, lasciatela anche a quelle che hanno deciso di darla via a caro prezzo.

Voi, povere compagnucce, continuate a giocare con cartelli e slogan, senza neppure più la soddisfazione di divertirvi un po’ come da giovani. Purtroppo oggi i vostri compagni di partito preferiscono andare con orrendi grassoni travestiti da donne!

Carlo Gariglio
www.fascismoeliberta.it

7 commenti:

Hector ha detto...

vedi Andrea, le "baldracche rosse" sono quelle che come dice il loro Vate De Andrè son quelle che "danno buoni consigli perchè non posson più dare cattivo esempio". Le sinistronze si sono yankeezzate anche in questo Sono troie ma si fanno i complessi di colpa dovuti ad un puritanesimo d'accatto. Viva allora le allegre puttane che scopano senza pensieri, ma magari educano a sberlone le loro figlie e vogliono che studino per non dover fare il loro mestiere

Andrea Chessa ha detto...

Infatti ho molto più rispetto delle prostitute di strada che non di sottosegretarie o ministre o prostitute cosiddette "d'alto borgo". Hanno una dignità che una velina o letterina passata a più alti livelli solo per meriti di letto non potrà mai avere.

Unknown ha detto...

caro Avvocato,
che dire?..... per l'ennesima volta mi trovo pronto a sottoscrivere ogni singolo concetto, ogni singola frase, ogni singola parola da Lei scritto in questo suo intervento.

Saluti al Duce,

Renato da Como

Carlo ha detto...

Magari fossi avvocato, caro Renato... Almeno mi difenderei da solo nei mille processi di regime!
Purtroppo sono solo un umile dottore in SCienze Politiche...

Saluti Romani
Carlo Gariglio

wids72 ha detto...

Di fatto che cos'è la democrazia assembleare la quale in quest'epoca altro che non assiste al suo fallimento, la distorsione ed estremizzazione becera di tutte quelle libertà e diritti di una costituzione resistenzialista,asettica nei principi e inapplicata nelle sue forme. Avanti così nei principi di una sovranità nazionale che solo il pensiero mussoliniano era riuscito a concepire in un sistema corporativo che riusciva a coinvolgere ed attivare le vive forze del paese. Sempre in alto i cuori!!!!

Andrea Chessa ha detto...

Sempre!

Anonimo ha detto...

sieg heil