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Leggo sempre attentamente le Tue news e ogni tanto visito il tuo blog con attenzione e spesso sono d’accordo. Una cosa che invece non approvo è questa voglia di occuparci di problemi altrui. I nostri sono tanto urgenti e se non l’abbiamo capito stiamo scendendo sempre più nel dirupo, il fondo addirittura nemmeno riusciamo a vederlo e stiamo scendendo sempre più veloci. Palestinesi ed Israeliani avranno quello che meritano, o meglio, arabi ed ebrei raccoglieranno quello che hanno seminato.
Sinceramente facendo un po’ di revisione storica dopo quello che recentemente è uscito non sono più nemmeno tanto sicuro che ci sia stata la shoa (come ce l’hanno raccontata)(dalle specifiche tecniche dei forni studiate da fior di ingegneri sembra che fisicamente fosse impossibile bruciare più di un certo numero di corpi al giorno, che moltiplicati per i giorni che hanno lavorato siamo lontanissimi dai 6 milioni), ma riguardo a questo rimango indifferente (forse perché non mi tocca molto). A me interessa però il genocidio degli italiani dei nostri confini orientali, e di quei pochi rimasti che devono lottare ogni giorno per poter campare. SENZA CHE DA QUESTA PARTE LI SI ABBIA
Non dovrebbe toccarmi neanche questo argomento, essendo io toscano e non avendo legami parentali nessuno in quelle parti, invece mi tocca, e tanto!
Di moltissimi di loro ancora non si sa dove siano le tombe (carabinieri, finanzieri, entrambi reali e quindi fedeli al Re e non al fascismo, preti, contadini, ferrovieri, insegnanti, e tantissimi altri che non vorrei dimenticare), all’età di 40 anni ho saputo per la prima volta cosa fossero le foibe, cosa rappresentasse l’Italia per quelle genti. Cosa rappresentassero certe città per gli italiani ai primi del
Comunque sia la sto facendo troppo lunga, ma volevo spostare l’attenzione su dei nodi che dovremo prima o poi sciogliere. Farla finita con la retorica della shoa e quella partigiana. Non hanno più ragione di esistere, sempre affermando che nessuno ha mai avuto la ragione dalla sua al 100%. Tanto per fare un esempio ci sono documenti in quantità (prima non affioravano, ora invece qualcosa viene fuori) che non danno tutte le colpe della guerra ad Hitler, ma a francesi ed inglesi che in quegli anni avevano la bramosia dei corpi di spedizione (stranamente sempre presenti prima che arrivassero i tedeschi, Francia, Norvegia, Grecia, etc.)(e stranamente assenti invece in Finlandia al momento dell’aggressione di Stalin nel 38/39 e della sua conseguente batosta presa da un esercito di 4 gatti). Dell’aggressione della Polonia perché costretto a veder morire tedeschi sotto i polacchi (peraltro oltre a centinaia tedeschi anche gli ebrei in Polonia prima della guerra furono uccisi a migliaia) E quali erano gli stati che NON PERSEGUITAVANO GLI EBREI TRA LE DUE GUERRE?
Ecco, la prima cosa che vorrei è che la storia quella vera fosse raccontata, fosse di dominio pubblico. Vorrei che Churchill fosse stato processato con Stalin e Tito i due presidenti Usa della guerra COME CRIMINALI DI GUERRA
Hai mai saputo dei 54 bombardamenti di Zara nel
O della poco chiara esplosione della nave piena di arme chimiche a Bari? Che inglesi ed americani stavano per usare perché a Cassino non si sfondava……… (almeno 5 mesi di stasi nella guerra con il fronte congelato)…. E centinaia di polacchi, marocchini, australiani, sudafricani, canadesi e americani negri morti (churchill non mandava gli inglesi a morire, ci mandava i sudditi d’oltremare) i figli delle colonie. Ecco il perché di tanta determinazione alla guerra degli inglesi, rischiavano di perdere l’impero!!!!!!!!!!!
Ma quando mai si è anche bisbigliato di certi argomenti? Si è stati sempre additati di revisionismo.
Scusami Ho vomitato alcuni argomenti a getto senza nemmeno pensare, ho voluto additare a certi argomenti che purtroppo non sono di dominio pubblico. E non avremo mai un mondo nuovo senza prima aver fatto i conti con la nostra storia.
Non nasce mai nulla di buono dalla menzogna.
Ho voluto cercare di farti pensare.
Io non sono fascista ma molte idee le ho fatte mie. E stimo quelli che come te vanno controcorrente, che nonostante il cattocomunismo imperante ci mettono la faccia. So bene quello che dico, abito in una città rossa, dove anche solo parlare in un certo modo è pericoloso, molto pericoloso.
GianCarlo
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Caro Giancarlo,
Ti ringrazio innanzitutto per i complimenti. Mi fa molto piacere che anche i non Fascisti possano trovare in noi, e in me, degli interlocutori validi. Ed hai perfettamente ragione: noi ci mettiamo la faccia per cercare di dimostrare che il Fascismo ha le sue proposte da fare e da attuare anche nel 2010, e che non significa solo mettersi una camicia nera e fare i pagliacci per le strade con slogans triti e ritriti.
Parto subito dalle tue obiezioni, la prima delle quali mi è stata fatta diverse volte. Non sei il primo a farmi una osservazione del genere; altri amici e camerati mi hanno sempre rimproverato - seppur in amicizia e bonariamente - di travalicare un po' oltre i confini di quello che dovrebbe interessarci. Ma ciò, a parere mio, non ha molta ragion d'essere. Innanzitutto perché, contrariamente agli altri Paesi, in Italia la politica estera non è mai fonte di accesa discussione. Non come lo è in Inghilterra, Francia o Stati Uniti (dove la fa addirittura da padrone). Non siamo molto abituati a parlare di esteri, e se lo facciamo molti la interpretano come una perdita di tempo: ma perchè non guardiamo alle questioni di casa nostra anzichè stare a perdere tempo con la questione palestinese, gli USA o cose simili? Il problema è che anche questi sono fatti nostri. Mi spiego. Come Fascismo e Libertà il messaggio fondamentale che cerchiamo di far passare è questo: che nelle istituzioni europee ed internazionali vi è non solo un problema di legittimità di chi è chiamato a governare, ma anche un problema più profondo, di democrazia in senso stretto. Cioè: le istituzioni nazionali e sovranazionali sono governate non da istituzioni democratiche, ma da occulte lobbies potenti e spregiudicate, legate a doppio filo alla mafia internazionale bancaria ed alla massoneria. Nel mondo di oggi la situazione italiana e la situazione internazionale sono profondamente legate: i capi occulti sono sempre gli stessi. Allora i fatti e le questioni nazionali e sovranazionali ci si presentano come un insieme di puntini disordinati; ma se li ordiniamo seguendo un ordine, ecco che allora il disegno ci appare senza dubbio più chiaro. Io, noi, cerchiamo di fare questo: ottenere almeno un disegno coerente da tutti questi puntini.
In sostanza: coloro che vogliono annichilire i palestinesi e prendersi le loro terre fanno parte dello stesso grande gruppo di schiavi volenterosi che oggi si riuniscono in Parlamento per preparare sempre più repressive leggi contro il revisionismo, il negazionismo e più in generale il pensiero non conforme, al fine di consolidare definitivamente il loro potere ed imporre le loro menzogne.
Tu mi hai espressamente parlato – con tanto di esempi lampanti e sicuri – di una Storia che è stata scritta dai vincitori, i quali non solo hanno gonfiato a dismisura le colpe di chi ebbe la sola colpa di militare dalla parte perdente, ma hanno anche definitivamente nascosto le proprie. E hanno il sacrosanto terrore che qualcuno, prima o poi, si alzi a chiederne conto. Pensi che Netanyahu ed Alessandro Ruben, colui che ha cercato di far passare una legge anti-revisionista in Italia quando Mastella era Ministro della Giustizia, non abbiano niente in comune o non perseguano lo stesso obbiettivo, anche se a grandi linee? Pensi che la lobby israeliana – che detta e dirige con pugno di ferro la politica estera americana (e non solo) – e Fiamma Nirenstein, colei che ha da poco proposto nuove e sempre più punitive leggi contro il pensiero non conforme, siano così diversi negli intenti?
Fanno parte tutti dello stesso unico blocco. Perseguono gli stessi obbiettivi: consacrare il potere delle istituzioni fondamentalmente oligarchiche (massoneria, mafia, banche) attraverso la menzogna ed una sistematica repressione del pensiero.
Ecco perché parlare della questione palestinese ha la stessa importanza del parlare delle iniziative di Ruben, della Nirenstein, o anche solo dei problemi della Toscana o della Sardegna. Ci informiamo su quello che fa il nemico, un nemico diviso tra tanti schieramenti solo apparentemente in lotta tra loro, immensamente superiore a noi in uomini e mezzi. Cerchiamo di tenere sotto controllo le sue azioni sia in Medio Oriente, sia a Firenze che a Cagliari.
Quanto al resto della tua lettera, mi citi fatti oramai documentati delle crudeltà alleate, della scarsa (secondo me scarsissima) responsabilità di Hitler nello scoppio della seconda guerra mondiale, dei bombardamenti inumani su Zara, Dresda, Amburgo, Roma, tutti argomenti che non trovano spazio sui media ufficiali. Perché la lobby vive nella menzogna e della menzogna. A Roma, a Zara, a Salò ieri, come a Teheran, a Gaza e a Bruzelles oggi.
Spero di essermi fatto capire.
In attesa di una Tua risposta, Ti saluto.
Andrea
3 commenti:
E' il tempo questo, a fronte del profondo degrado politico-culturale causato dalle lobby usocratiche mondialiste USA/Israel, di affermare con forza con i fatti le vicende di una storia quella della seconda guerra mondiale e degli anni susseguenti, analizzando quali siano le conseguenze di cui i popoli nella società odierna sono costretti a vivere. Analizzando 65 anni di un sistema liberal-democratico assembleare e i dissesti che ha causato per l'influenza nefasta e preponderante di organi sovranazionali che hanno spoliato di sovranità tutto il mondo occidentale e non, costatiamo il fallimento della dicotomia destra/sinistra di quella contrapposizione della società che ha causato l'odierno disfacimento del concetto di uomo libero e ora più che mai si devono rivendicare i valori, i programmi, le proposte socialiste nazionali l'unica via che consenta alle comunità di popolo di rinascere nella coscienza, nell'identità e nella loro storia. In alto i cuori!!!
Caro Andrea,
ti seguo con molto piacere ed interesse e spesso riporto i tuoi articoli nel mio modesto blog e sulla mia bacheca di facebook.
Anche questa volta condivido tutto ma credo che manca ancora qualcosa, qualcosa di rilevantissimo, la conoscenza della vera storia dell'unità d'Italia.
Colgo l'occasione per farti conoscere il mio pensiero a riguardo.
Ti prego di leggere e di farmi conoscere la tua opinione in merito.
http://pocobello.blogspot.com/2010/03/perche-non-festeggio-i-150-anni-di.html
Approfitto dell'occasione per sapere se sei d'accordo come me che è necessario riannodare il filo della storia dal punto esatto in cui si è spezzato, la fine della RSI.
Fino al 2002 non sapevamo, oggi si.
http://www.unitiperlitalia.it/pagina.asp?p=Attivita&IdAttivita=180
Nel ringraziarti di tutto quello che fai, con stima, sociali saluti
Antonio Pocobello
Per Wids: Noi siamo qui, e cerchiamo di fare la nostra parte con i pochissimi mezzi a nostra disposizione.
Per Antonio: Mi ricordo bene di te, ti avevo anche io nella mia lista di contatti Facebook, ma qualche solerte segnalatore ha fatto si che il mio profilo venisse disattivato. Con calma vedrò di ripristinare in questa nuova registrazione almeno i contatti di amici e camerati ai quali tengo.
E a breve leggerò anche il tuo blog e quello dell'amico Ettore.
Un saluto
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