"Se il centro-destra vincerà le elezioni, Roma si porrà in difesa di Israele e in funzione anti-iraniana". Sono queste le parole di una delle ultime dichiarazioni di Gianfranco Fini all’Ansa.
Che la destra cialtrona di oggi sia schierata apertamente a favore degli Stati Uniti e di Isreaele, vale a dire gli unici veri Stati canaglia dello scenario internazionale ( ma anche la Cina, col massacro tibetano che continua ininterrotto da decenni, si affretta a guadagnare posizioni ), era una cosa che non ci stupisce. Del resto la più palese dimostrazione a smentire e svergognare ancora coloro che credono alla destra dei camerati è stata la candidatura, in quota AN, di Fiamma Nirenstein, vale a dire una delle voci più apertamente e sfacciatamente favorevoli ad Israele, una che sta basando tutta la propria campagna elettorale su dichiarazioni relative allo Stato ebraico e non ci ha ancora spiegato cosa mai farà per l’Italia se dovesse venire eletta. Evidentemente, nel suo zelo, filoisraeliano, si è dimenticata di dire che qua siamo in Italia e i programmi, fondamentalmente, dovrebbero basarsi su quello che si dovrebbe fare per il Paese in cui si viene eletti, e non per quelli del popolo che è già stato eletto da Dio, e a loro tanto basta…
Anche il cameriere del versante opposto, Veltroni, si dimostra, negli ultimi giorni del voto, attento a non scontentare il padrone: "Il mondo non ha valutato correttamente la minaccia iraniana che non è solo contro Israele, ma contro tutto il mondo. Ora è necessaria una pressione internazionale molto forte ... Se da una verifica dell'Agenzia internazionale contro la proliferazione delle armi nucleari risulterà che l'Iran continua a costruire reattori nucleari, malgrado ciò che ha promesso, è chiaro che sarà necessario adottare tutte le misure possibili per convincerlo a desistere". Il viscido ex-comunista si dimentica di dire che il mondo ha avuto modo di valutare correttamente la minaccia iraniana: con i protocolli AIEA prima, con il rapporto del NIE dopo (http://chessaandrea.blogspot.com/2008/02/contrordine-compagni-rallentiamo.html ), che hanno confermato e certificato la volontà dell’Iran di dotarsi di centrali nucleari a scopi civili. Ma del resto, ammessa e non concessa la volontà dell’Iran di dotarsi di armi nucleari, non vedo proprio perché quest’ultimo, che storicamente non ha mai aggredito nessun Stato vicino, non dovrebbe avere delle armi nucleari quando il suo vicino, Israele, non si può certo considerare uno Stato pacifico ed è il terzo o quarto esercito del mondo, iper-armato e bellicoso. Se voi, pur non avendo mai visto neanche una scacciacani, vi trasferiste in un condominio in cui tutti sono armati e in cui di tanto in tanto in tanto si spara, non provvedereste a dotarvi di una pistoletta, tanto per dormire qualche ora di sonno tranquillo? Il viscido si dimentica di dire che semmai è la minaccia israeliana contro tutto il mondo, dato che un suo generale di qualche anno fa, Moshe Dayan, ha dichiarato candidamente queste agghiaccianti parole nell’assoluto silenzio dei media nazionali: "Le nostre Forze armate sono la seconda o terza potenza al mondo. Abbiamo la capacità di portare il pianeta alla distruzione insieme a noi, e vi garantisco che è quello che succederà prima che Israele sparisca".
Comunque sia, abbiamo la ulteriore conferma. Se è vero che in politica interna non cambierà nulla, con i capibastone impegnati a spartirsi le poltrone degli enti privati, statali e parastatali, non cambierà nulla neanche in politica estera. Stessa identica fedeltà al padrone. Cambia il cagnolino, ma l’addestratore rimane sempre quello.
Andrea Chessa
Che la destra cialtrona di oggi sia schierata apertamente a favore degli Stati Uniti e di Isreaele, vale a dire gli unici veri Stati canaglia dello scenario internazionale ( ma anche la Cina, col massacro tibetano che continua ininterrotto da decenni, si affretta a guadagnare posizioni ), era una cosa che non ci stupisce. Del resto la più palese dimostrazione a smentire e svergognare ancora coloro che credono alla destra dei camerati è stata la candidatura, in quota AN, di Fiamma Nirenstein, vale a dire una delle voci più apertamente e sfacciatamente favorevoli ad Israele, una che sta basando tutta la propria campagna elettorale su dichiarazioni relative allo Stato ebraico e non ci ha ancora spiegato cosa mai farà per l’Italia se dovesse venire eletta. Evidentemente, nel suo zelo, filoisraeliano, si è dimenticata di dire che qua siamo in Italia e i programmi, fondamentalmente, dovrebbero basarsi su quello che si dovrebbe fare per il Paese in cui si viene eletti, e non per quelli del popolo che è già stato eletto da Dio, e a loro tanto basta…
Anche il cameriere del versante opposto, Veltroni, si dimostra, negli ultimi giorni del voto, attento a non scontentare il padrone: "Il mondo non ha valutato correttamente la minaccia iraniana che non è solo contro Israele, ma contro tutto il mondo. Ora è necessaria una pressione internazionale molto forte ... Se da una verifica dell'Agenzia internazionale contro la proliferazione delle armi nucleari risulterà che l'Iran continua a costruire reattori nucleari, malgrado ciò che ha promesso, è chiaro che sarà necessario adottare tutte le misure possibili per convincerlo a desistere"
Comunque sia, abbiamo la ulteriore conferma. Se è vero che in politica interna non cambierà nulla, con i capibastone impegnati a spartirsi le poltrone degli enti privati, statali e parastatali, non cambierà nulla neanche in politica estera. Stessa identica fedeltà al padrone. Cambia il cagnolino, ma l’addestratore rimane sempre quello.
Andrea Chessa
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