Ed eccoci nuovamente qua, pronti per nuove elezioni politiche… L’ennesimo governo farsa è caduto e l’ennesima elezione farsa si sta avvicinando. Certo, non possiamo che essere contenti della sparizione, speriamo definitiva, dell’incapace Romano Prodi e della sua eterogenea corte dei miracoli; pur di arrivare al potere avevano messo insieme un Circo Barnum che andava dai baciapile della ex DC ai terroristi rossi pescati dalle fila di noglobal e centri sociali vari, passando per squallidi travestiti come Luxuria… Non potevano durare e non sono durati, ma la soddisfazione per la loro fine è di breve durata, poiché non esiste alcuna fondata speranza di vedere all’orizzonte una qualche forma di governo per noi auspicabile. Il vezzo di dirsi tutti innanzi tutto antifascisti ci impedisce ogni possibile partecipazione a queste elezioni, a meno che non si sia pervasi da insano spirito masochista e non si voglia comunque operare una scelta fra antifascisti di destra ed antifascisti di sinistra…
Chi ha ancora l’ardire di proclamarsi Fascista in pubblico (in privato lo fanno in molti, salvo poi smentire dopo la prima polemica) dovrebbe anche avere la necessaria dignità per non contribuire con il suo voto al successo di un gruppo politico che fa dell’antifascismo una bandiera… Anche se il condizionale è d’obbligo, dato che molti dei “nostri”, persino nel MFL, finiscono poi con il votare per qualcuno, magari per un’anacronistica paura dei comunisti o perché si fanno menare per il naso da quanti, con astuzia, si limitano a criticare il Fascismo in alcuni suoi aspetti salvandone altri…
Noi del MFL, unici in Italia rimasti a dirci apertamente Fascisti, nonché nazionalsocialisti, non ci recheremo a votare per nessuno, neppure per quei partitini della cosiddetta “destra radicale” che, con squallida faccia tosta, si fingono Fascisti quando ci si trova a bere e mangiare in qualche trattoria di Predappio, salvo poi operare mille smentite ed altrettanti “distinguo” quando si ritrovano di fronte ad un giornalista della carta stampata o della TV.
Del resto, l’attuale campagna elettorale si può definire, con ottime ragioni, una delle più squallide della storia repubblicana… La legge elettorale, definita da tutti una “porcata”, non è stata modificata, e consentirà a chi vincerà anche di un sol voto di avere il 55% dei deputati alla Camera… Alla faccia della democrazia e della rappresentatività del voto!
Rimangono invariati anche gli sbarramenti in stile mafioso, che impediranno a quanti non raggiungono il 4% a livello nazionale di essere rappresentati alla Camera, ed a quanti non raggiungono l’8% in alcuna Regione di essere rappresentati al Senato… Regole che, ovviamente, valgono solo per quanti non cedono al meccanismo della coalizione, perché chi si presenta unito ad altri vedrà dimezzarsi lo sbarramento… In poche parole, Di Pietro e la Lega potranno andare in parlamento superando solo il 2% alla Camera ed il 4% a livello regionale al Senato, mentre gli altri dovranno ottenere il doppio dei voti per avere gli stessi rappresentanti… E meno male che si straparla tanto di “sovranità popolare”!
Ma anche prescindendo da questa iniqua legge elettorale, che consente ad illustri sconosciuti di presentarsi alle elezioni senza raccogliere firme grazie alle dichiarazioni di appoggio di parlamentari in carica (è il caso di Ferrara, dei Liberali, dei comunisti d’accatto della sinistra critica e forse di altri…), lo spettacolo offerto dai contendenti presenta vertici di squallore difficilmente immaginabili…
Centro destra e centro sinistra si sono sfasciati, con litigate e toni rissosi degni di un’osteria di quart’ordine… Gli ex DC, già divisi fino allo scorso anno, sono ora ancora più divisi, con sigle e siglette che spuntano per ogni dove: Rosa Bianca, UDC, UDEUR, DC per le autonomie, DC di Pizza e Sandri… E stiamo parlando solo delle sigle maggiori e più note.
Spiccano come al solito, per il loro squallore, Fini e Veltroni, l’uno mai stato Fascista, l’altro mai stato comunista… Il buon Fini, dopo avere dichiarato che il PDL di Berlusconi era una pagliacciata e che con il cavaliere aveva chiuso, si è affrettato a tornare all’ovile, forse temendo di vedere i voti della sua AN erodersi a causa della scissione capitanata da Storace e soci… Il mitico Veltroni ha deciso di presentarsi come il nuovo della politica con il suo PD… Un nuovo che vede fra i suoi attori personaggi come Prodi, Bassolino, Iervolino, Rosi Bindi, Mercedes Bresso, Sergio Chiamparino… Ovvero, ex PCI ed ex DC che fanno politica da mezzo secolo! Senza contare il fatto che proprio Veltroni viene da una ormai rinnegata militanza decennale nell’ex PCI, passando per la Federazione dei Giovani Comunisti e la direzione del quotidiano “L’Unità”…
Quello che però crea più disgusto fra gli elettori pensanti è il clima da “tutti contro tutti” che si è venuto a creare con le scissioni più o meno veritiere degli ultimi tempi… Veltroni finge di rompere con la sinistra estrema degli orfanelli di Stalin, ma lo fa solo a livello nazionale, mentre per le elezioni amministrative ripropone le stesse alleanze che hanno messo in ginocchio l’Italia negli ultimi anni; più o meno la stessa cosa la fa Berlusconi, che rompe con l’UDC ma non disdegna alleanze con la stessa in Sicilia e probabilmente in altre località. Ci si sputa addosso nelle tribune politiche per le elezioni politiche, ma si va d’amore e d’accordo in quelle delle elezioni amministrative… Degno della Repubblica Italiana antifascista nata dalla resistenza!
Dal canto loro anche i compagnucci nipotini di Stalin contribuiscono a rendere sempre più stomachevole il panorama politico italiano; infatti, i profeti della falce e martello, cioè Bertinotti e Diliberto, consapevoli del disgusto che crea in molti italiani quel simbolo di morte, prudentemente si nascondono dietro il nomignolo di “Sinistra Arcobaleno” e dell’immancabile bandiera della pace, riuscendo così ad imbarcare nella coalizione anche gli impresentabili verdi di Pecorario Scanio... Peccato si tratti di un arcobaleno un po’ troppo tendente al rosso ed una pace un po’ troppo tendente verso le spranghe di ferro e le molotov, che non mancano mai dalle mani di questi campioni di democrazia e tolleranza… E mentre loro si nascondono, ecco spuntare come per magia uno stock di comunisti duri e puri che esibiscono senza vergogna alcuna e senza suscitare il minimo senso di indignazione nell’opinione pubblica (troppo presa ad indignarsi contro i falsi Fascisti alla Ciarrapico), quel simbolo costato al mondo più di cento milioni di morti ed all’Italia quasi centomila “Fascisti o presunti tali” trucidati dalla barbarie partigiana… Fra presenti alle elezioni e presenti solo al deposito dei simboli, pare che il Viminale abbia approvato ben 6 contrassegni recanti come simbolo la falce ed il martello, con buona pace del pericolo di confondere i vari simboli, spesso invocato per cacciare dalle elezioni liste poco gradite alla nomenklatura.
E meno male che tanti altri comunisti “duri e puri” esistono pur senza depositare il loro simbolo elettorale, come ad esempio i mitici esponenti del PMLI (Partito Marxista Leninista Italiano)! Come faremmo a dimostrare al mondo che siamo una Repubblica delle banane senza di loro?
E così, fra nuovi partiti nati già vecchi, ex DC che tentano di tornare in sella fra mille scissioni e ricomposizioni candidando noti esponenti della mafia ed arzilli vegliardi, socialisti che scoprono l’orgoglio di presentarsi da soli soltanto dopo essere stati rifiutati da Veltroni, radicali che si offrono al miglior offerente pur di sopravvivere, leghisti che un giorno minacciano di imbracciare le armi salvo smentire l’indomani, dipietristi che non vedono l’ora di trasformare l’Italia in un Paese schiavo dei magistrati (meglio se corrotti), nostalgici di Stalin e Togliatti che si scannano fra loro per avere “l’onore” di rappresentare la falce ed il martello, comunisti pentiti che nascondendosi dietro bandiere della pace (pur non mancando di ricandidare le loro “punte di diamante”, cioè il pidocchioso teppista noglobal Caruso e lo stomachevole travestito Luxuria…), promettono i paradisi in terra che non hanno saputo garantire durante gli ultimi anni di governo, ci avviamo verso una delle più squallide elezioni del dopoguerra…
Poteva mancare, in simile panorama, il vomitevole apporto della cosiddetta “area”, cioè della pletora di canaglie che si fingono Fascisti e Camerati in privato, salvo poi leccare il deretano alla peggiore destra filoamericana, filogiudaica e filomassonica?
Spicca fra tutte le nipotissima, la quale, riposta in soffitta la sua Alternativa Sociale e le sue velleità di dirigere un partito, si candida direttamente nelle fila del PDL berlusconiano… Cosa che garantirà a lei il Parlamento italiano e ad un certo Fiore di Forza Nuova l’ingresso al Parlamento Europeo, in virtù del posto libero che lascerà la Floriani… Ma nonostante ciò, fingono pure di litigare e polemizzare!
Il buon Fiore, dal canto suo, ha pensato bene di allearsi con Rauti… Non che la cosa ci stupisca, data la propensione di Fiore a coalizzarsi con il peggio della politica italiana; come non ricordare, ad esempio, l’alleanza con Cito della Lega d’Azione Meridionale, o quella con i “mitici” Tilgher, Floriani e Romagnoli, gentilmente sponsorizzata dal Cavalier Berlusconi? Tuttavia, vedere i “duri e puri” di FN coalizzati con Rauti e ricordare che FN nacque proprio da una scissione del MSFT, operata da quelli che, come Fiore, non volevano più avere nulla a che fare con Rauti, non può che farci provare una grande pena nei confronti del leader forzanovista e dei quattro poverracci che ancora si ostinano a seguirlo!
E dei poveri fiammiferi a tre colori non vogliamo parlare? Dopo avere tentato invano di entrare nella coalizione berlusconiana, dopo avere sprecato saluti romani e grida “Duce, Duce” all’indirizzo di Berlusconi, questi tristi epigoni del fascismo alla amatriciana si sono trovati soli e derelitti… In un primo tempo si sono illusi di assorbire Storace e soci, usciti da AN dopo avere sottoscritto per ben 13 anni ogni porcata di Fini e della dirigenza AN-ale… Poi, mestamente si sono ridotti a farsi assorbire dal neonato movimento giudaico guidato da Storace, dalla Santanchè e dal giudeo torinese Salerno, fiero di vantare la sua appartenenza all’esercito israeliano… Con buona pace di quanti credono che il Fascismo non possa avere nulla a che fare con gli eterni nemici giudei ed americani!
Ma cosa potrà mai esserci di Fascista in delle formazioni guidate da personaggi come Romagnoli, fiero di dichiarare al cospetto di Mentana, in una puntata di Matrix, la sua felicità per la vittoria degli alleati nella II Guerra Mondiale, nonché la sua avversione per i revisionisti riuniti a Teheran, definiti “patetici”? O da personaggi come Storace, che sempre al cospetto dell’ebreo Mentana ebbe a vantarsi dei suoi diritti di primogenitura rispetto a Fini del viaggio purificatore in Israele?
Piuttosto che votare per simili cialtroni e sciacalli, meglio scegliere il Partito Comunista dei Lavoratori!
Rimangono ancora da analizzare i vari gruppuscoli come il FSN di Tilgher, fino a ieri compagni di merende dei vari Fiore, Floriani e Romagnoli, o i tanti “nazional qualcosa” che si agitano nella cosiddetta area… Tutti pronti, oggi, a gridare contro la casta ed a favore dell’astensione, così come, ieri, gridavano a favore di Alternativa Sociale e contro i “traditori” che si astenevano… Per fortuna lorisgnori esistono solo negli insulsi comunicati stampa che inviano per ogni dove… Basta cancellarli e scompaiono nel nulla come i loro autori. Mentre nella memoria delle persone pensanti restano quelli come noi che, nel corso degli anni, non si sono mai venduti a nessuno ed hanno conservato la merce più rara nella cosiddetta area e nella politica italiana in generale: la coerenza!
Chi ha ancora l’ardire di proclamarsi Fascista in pubblico (in privato lo fanno in molti, salvo poi smentire dopo la prima polemica) dovrebbe anche avere la necessaria dignità per non contribuire con il suo voto al successo di un gruppo politico che fa dell’antifascismo una bandiera… Anche se il condizionale è d’obbligo, dato che molti dei “nostri”, persino nel MFL, finiscono poi con il votare per qualcuno, magari per un’anacronistica paura dei comunisti o perché si fanno menare per il naso da quanti, con astuzia, si limitano a criticare il Fascismo in alcuni suoi aspetti salvandone altri…
Noi del MFL, unici in Italia rimasti a dirci apertamente Fascisti, nonché nazionalsocialisti, non ci recheremo a votare per nessuno, neppure per quei partitini della cosiddetta “destra radicale” che, con squallida faccia tosta, si fingono Fascisti quando ci si trova a bere e mangiare in qualche trattoria di Predappio, salvo poi operare mille smentite ed altrettanti “distinguo” quando si ritrovano di fronte ad un giornalista della carta stampata o della TV.
Del resto, l’attuale campagna elettorale si può definire, con ottime ragioni, una delle più squallide della storia repubblicana… La legge elettorale, definita da tutti una “porcata”, non è stata modificata, e consentirà a chi vincerà anche di un sol voto di avere il 55% dei deputati alla Camera… Alla faccia della democrazia e della rappresentatività del voto!
Rimangono invariati anche gli sbarramenti in stile mafioso, che impediranno a quanti non raggiungono il 4% a livello nazionale di essere rappresentati alla Camera, ed a quanti non raggiungono l’8% in alcuna Regione di essere rappresentati al Senato… Regole che, ovviamente, valgono solo per quanti non cedono al meccanismo della coalizione, perché chi si presenta unito ad altri vedrà dimezzarsi lo sbarramento… In poche parole, Di Pietro e la Lega potranno andare in parlamento superando solo il 2% alla Camera ed il 4% a livello regionale al Senato, mentre gli altri dovranno ottenere il doppio dei voti per avere gli stessi rappresentanti… E meno male che si straparla tanto di “sovranità popolare”!
Ma anche prescindendo da questa iniqua legge elettorale, che consente ad illustri sconosciuti di presentarsi alle elezioni senza raccogliere firme grazie alle dichiarazioni di appoggio di parlamentari in carica (è il caso di Ferrara, dei Liberali, dei comunisti d’accatto della sinistra critica e forse di altri…), lo spettacolo offerto dai contendenti presenta vertici di squallore difficilmente immaginabili…
Centro destra e centro sinistra si sono sfasciati, con litigate e toni rissosi degni di un’osteria di quart’ordine… Gli ex DC, già divisi fino allo scorso anno, sono ora ancora più divisi, con sigle e siglette che spuntano per ogni dove: Rosa Bianca, UDC, UDEUR, DC per le autonomie, DC di Pizza e Sandri… E stiamo parlando solo delle sigle maggiori e più note.
Spiccano come al solito, per il loro squallore, Fini e Veltroni, l’uno mai stato Fascista, l’altro mai stato comunista… Il buon Fini, dopo avere dichiarato che il PDL di Berlusconi era una pagliacciata e che con il cavaliere aveva chiuso, si è affrettato a tornare all’ovile, forse temendo di vedere i voti della sua AN erodersi a causa della scissione capitanata da Storace e soci… Il mitico Veltroni ha deciso di presentarsi come il nuovo della politica con il suo PD… Un nuovo che vede fra i suoi attori personaggi come Prodi, Bassolino, Iervolino, Rosi Bindi, Mercedes Bresso, Sergio Chiamparino… Ovvero, ex PCI ed ex DC che fanno politica da mezzo secolo! Senza contare il fatto che proprio Veltroni viene da una ormai rinnegata militanza decennale nell’ex PCI, passando per la Federazione dei Giovani Comunisti e la direzione del quotidiano “L’Unità”…
Quello che però crea più disgusto fra gli elettori pensanti è il clima da “tutti contro tutti” che si è venuto a creare con le scissioni più o meno veritiere degli ultimi tempi… Veltroni finge di rompere con la sinistra estrema degli orfanelli di Stalin, ma lo fa solo a livello nazionale, mentre per le elezioni amministrative ripropone le stesse alleanze che hanno messo in ginocchio l’Italia negli ultimi anni; più o meno la stessa cosa la fa Berlusconi, che rompe con l’UDC ma non disdegna alleanze con la stessa in Sicilia e probabilmente in altre località. Ci si sputa addosso nelle tribune politiche per le elezioni politiche, ma si va d’amore e d’accordo in quelle delle elezioni amministrative… Degno della Repubblica Italiana antifascista nata dalla resistenza!
Dal canto loro anche i compagnucci nipotini di Stalin contribuiscono a rendere sempre più stomachevole il panorama politico italiano; infatti, i profeti della falce e martello, cioè Bertinotti e Diliberto, consapevoli del disgusto che crea in molti italiani quel simbolo di morte, prudentemente si nascondono dietro il nomignolo di “Sinistra Arcobaleno” e dell’immancabile bandiera della pace, riuscendo così ad imbarcare nella coalizione anche gli impresentabili verdi di Pecorario Scanio... Peccato si tratti di un arcobaleno un po’ troppo tendente al rosso ed una pace un po’ troppo tendente verso le spranghe di ferro e le molotov, che non mancano mai dalle mani di questi campioni di democrazia e tolleranza… E mentre loro si nascondono, ecco spuntare come per magia uno stock di comunisti duri e puri che esibiscono senza vergogna alcuna e senza suscitare il minimo senso di indignazione nell’opinione pubblica (troppo presa ad indignarsi contro i falsi Fascisti alla Ciarrapico), quel simbolo costato al mondo più di cento milioni di morti ed all’Italia quasi centomila “Fascisti o presunti tali” trucidati dalla barbarie partigiana… Fra presenti alle elezioni e presenti solo al deposito dei simboli, pare che il Viminale abbia approvato ben 6 contrassegni recanti come simbolo la falce ed il martello, con buona pace del pericolo di confondere i vari simboli, spesso invocato per cacciare dalle elezioni liste poco gradite alla nomenklatura.
E meno male che tanti altri comunisti “duri e puri” esistono pur senza depositare il loro simbolo elettorale, come ad esempio i mitici esponenti del PMLI (Partito Marxista Leninista Italiano)! Come faremmo a dimostrare al mondo che siamo una Repubblica delle banane senza di loro?
E così, fra nuovi partiti nati già vecchi, ex DC che tentano di tornare in sella fra mille scissioni e ricomposizioni candidando noti esponenti della mafia ed arzilli vegliardi, socialisti che scoprono l’orgoglio di presentarsi da soli soltanto dopo essere stati rifiutati da Veltroni, radicali che si offrono al miglior offerente pur di sopravvivere, leghisti che un giorno minacciano di imbracciare le armi salvo smentire l’indomani, dipietristi che non vedono l’ora di trasformare l’Italia in un Paese schiavo dei magistrati (meglio se corrotti), nostalgici di Stalin e Togliatti che si scannano fra loro per avere “l’onore” di rappresentare la falce ed il martello, comunisti pentiti che nascondendosi dietro bandiere della pace (pur non mancando di ricandidare le loro “punte di diamante”, cioè il pidocchioso teppista noglobal Caruso e lo stomachevole travestito Luxuria…), promettono i paradisi in terra che non hanno saputo garantire durante gli ultimi anni di governo, ci avviamo verso una delle più squallide elezioni del dopoguerra…
Poteva mancare, in simile panorama, il vomitevole apporto della cosiddetta “area”, cioè della pletora di canaglie che si fingono Fascisti e Camerati in privato, salvo poi leccare il deretano alla peggiore destra filoamericana, filogiudaica e filomassonica?
Spicca fra tutte le nipotissima, la quale, riposta in soffitta la sua Alternativa Sociale e le sue velleità di dirigere un partito, si candida direttamente nelle fila del PDL berlusconiano… Cosa che garantirà a lei il Parlamento italiano e ad un certo Fiore di Forza Nuova l’ingresso al Parlamento Europeo, in virtù del posto libero che lascerà la Floriani… Ma nonostante ciò, fingono pure di litigare e polemizzare!
Il buon Fiore, dal canto suo, ha pensato bene di allearsi con Rauti… Non che la cosa ci stupisca, data la propensione di Fiore a coalizzarsi con il peggio della politica italiana; come non ricordare, ad esempio, l’alleanza con Cito della Lega d’Azione Meridionale, o quella con i “mitici” Tilgher, Floriani e Romagnoli, gentilmente sponsorizzata dal Cavalier Berlusconi? Tuttavia, vedere i “duri e puri” di FN coalizzati con Rauti e ricordare che FN nacque proprio da una scissione del MSFT, operata da quelli che, come Fiore, non volevano più avere nulla a che fare con Rauti, non può che farci provare una grande pena nei confronti del leader forzanovista e dei quattro poverracci che ancora si ostinano a seguirlo!
E dei poveri fiammiferi a tre colori non vogliamo parlare? Dopo avere tentato invano di entrare nella coalizione berlusconiana, dopo avere sprecato saluti romani e grida “Duce, Duce” all’indirizzo di Berlusconi, questi tristi epigoni del fascismo alla amatriciana si sono trovati soli e derelitti… In un primo tempo si sono illusi di assorbire Storace e soci, usciti da AN dopo avere sottoscritto per ben 13 anni ogni porcata di Fini e della dirigenza AN-ale… Poi, mestamente si sono ridotti a farsi assorbire dal neonato movimento giudaico guidato da Storace, dalla Santanchè e dal giudeo torinese Salerno, fiero di vantare la sua appartenenza all’esercito israeliano… Con buona pace di quanti credono che il Fascismo non possa avere nulla a che fare con gli eterni nemici giudei ed americani!
Ma cosa potrà mai esserci di Fascista in delle formazioni guidate da personaggi come Romagnoli, fiero di dichiarare al cospetto di Mentana, in una puntata di Matrix, la sua felicità per la vittoria degli alleati nella II Guerra Mondiale, nonché la sua avversione per i revisionisti riuniti a Teheran, definiti “patetici”? O da personaggi come Storace, che sempre al cospetto dell’ebreo Mentana ebbe a vantarsi dei suoi diritti di primogenitura rispetto a Fini del viaggio purificatore in Israele?
Piuttosto che votare per simili cialtroni e sciacalli, meglio scegliere il Partito Comunista dei Lavoratori!
Rimangono ancora da analizzare i vari gruppuscoli come il FSN di Tilgher, fino a ieri compagni di merende dei vari Fiore, Floriani e Romagnoli, o i tanti “nazional qualcosa” che si agitano nella cosiddetta area… Tutti pronti, oggi, a gridare contro la casta ed a favore dell’astensione, così come, ieri, gridavano a favore di Alternativa Sociale e contro i “traditori” che si astenevano… Per fortuna lorisgnori esistono solo negli insulsi comunicati stampa che inviano per ogni dove… Basta cancellarli e scompaiono nel nulla come i loro autori. Mentre nella memoria delle persone pensanti restano quelli come noi che, nel corso degli anni, non si sono mai venduti a nessuno ed hanno conservato la merce più rara nella cosiddetta area e nella politica italiana in generale: la coerenza!
Carlo Gariglio - Segretario Nazionale MFL
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