giovedì 22 febbraio 2018

Se agli antifascisti è permesso tutto

I comunisti sono come gli immigrati clandestini: dovunque ci siano loro c’è spaccio, violenza, degrado e criminalità.

Ne sanno qualcosa a Milano, specialmente in Via Val Bogna e zone limitrofe, dove i residenti sono costretti a convivere, da qualche anno, con il centro sociale Lambretta. Il quale a parole dovrebbe essere al servizio dei cittadini, qualunque cosa questo voglia significare, ma in realtà altro non è che un insieme di attività illegali e senza alcuna concessione praticate sotto gli occhi di tutti: una palestra in cui si fa pugilato che non è registrata alla federazione ufficiale, come impone la legge; una discoteca dove vengono somministrati alcolici a tutte le ore, senza alcuna licenza; un ristorante abusivo, senza alcun controllo sulla qualità del cibo servito, senza alcuna prescrizione tra quelle previste dalla legge, e senza ovviamente pagare nessuna tassa. E, è quasi superfluo il ricordarlo, il tutto viene fatto allacciandosi abusivamente alla condotta idrica e a quella elettrica, da buoni parassiti.


A ciò si aggiunga tutto ciò che avere dei teppisti di sinistra nel proprio quartiere comporta: rifiuti e immondizia lasciati dappertutto (tanto in quelle strade non ci vivono loro), urla e schiamazzi notturni (tanto non hanno un c***o da fare il giorno dopo: cosa potrà mai importar loro di chi il giorno dopo deve svegliarsi presto per andare al lavoro?), automobili distrutte e vandalizzate (tanto non le hanno comperate loro con i loro soldi), vomito e urina lasciati come piacevole ricordo all’entrata dei condomini (sono sotto il livello animale, e quindi, come gli animali, urinano, vomitano e defecano in strada senza alcun problema), strade interrotte e bloccate senza alcuna autorizzazione per i loro spettacoli da deficienti (tanto la Polizia Municipale della Giunta Sala è amica loro, che problema c’è?), citofoni suonati a tarda notte giusto per rompere le scatole al prossimo (sono dei bimbiminkia nel corpo di trenta/quarantenni con la paghetta di papà), e tanto altro.



Lettere inviate a sindaco, prefetto, questore e forze dell’ordine; denunce ai Carabinieri; articoli di giornali; manifestazioni della cittadinanza: tutto si è rivelato inutile. Le forze dell’ordine non intervengono, il sindaco fa orecchie da mercante, e i cittadini della zona sono costretti a sorbirsi ogni notte degrado, vandalismo e insicurezza. Tutto, però, ed è questa la cosa che forse fa più rabbia, viene fatto alla luce del sole. Talmente sfacciata e arrogante che i tossici possono pure permettersi di pubblicizzare su Facebook la “serata THC”, interamente incentrata sulla droga. L’impunità di cui gode questa gente, che in queste ultime settimane si è permessa l’aggressione fisica e il pestaggio contro gli avversari politici senza che un esponente di sinistra battesse ciglio, è pressoché totale. Il sindaco Sala fa orecchie da mercante; le forze dell’ordine, che vengono chiamate dai disperati residenti una notte si e l’altra pure, non si fanno vedere, e quando si fanno vedere è giusto per la presenza.

In uno Stato ancora degno di essere chiamato tale, la situazione verrebbe risolta facilmente. Stacco della corrente elettrica da parte del Comune (già questo atto, che viene fatto senza troppi riguardi verso tutti gli altri poveri cristi che non pagano con puntualità le bollette, sarebbe sufficiente a far cessare l’attività), stacco dalla condotta idrica, sgombero forzato degli abusivi, con qualche sacrosanto calcio nel culo, se necessario.

Nel nostro, di Stato, sappiamo fin troppo bene come andrà la cosa: tutti continueranno a far finta di non vedere fino a che qualcuno, esasperato dall'assenza delle istituzioni, non deciderà di farsi giustizia da solo, magari con qualche fucilata liberatoria ad altezza gambe. Allora la Boldrini, Grasso e Saviano (che, dopo il 4 marzo, saranno finiti nel dimenticatoio, ci auguriamo) diranno che il mandante morale è Salvini e la destra fascista e xenofoba, e che quindi tutti i movimenti di destra e/o fascisti devono essere chiusi e i loro esponenti e militanti arrestati. Le forze dell'ordine, forse, batteranno un colpo: effettueranno qualche controllo in più o, se si ha un colpo di culo, lo sgombero. Sarà in quel preciso momento che l'amico magistrato, magari il papà di uno dei drogati indagati, cercherà di aggiustare le cose. Ad ogni modo si potrà stare relativamente tranquilli: il sindaco, così attento alle realtà dei centri sociali che costituiscono il braccio armato di una sinistra ormai allo sbando e capace di interloquire con gli avversari politici solo mediante l'intimidazione, anche fisica, troverà una nuova sede per i prodi eroi antifascisti così violentemente e brutalmente sgomberati dalle forze dell'ordine, che saranno dichiarate anch'esse fasciste: gli "antagonisti" saranno quindi spostati in un altro quartiere per portare spaccio, criminalità, degrado e delinquenza da un'altra parte, per far impazzire qualche altro quartiere.

Ricordatevi anche di questi teppisti e di chi li sostiene sempre e comunque, quando andrete a votare.


(Le foto sono state prese dalla pagina Facebook del comitato “No al CSOA Lambretta”)

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