Io non dimentico l'olocausto della mia gente.
Io non dimentico i miei connazionali gettati vivi, dopo innumerevoli
torture, attaccati l'uno all'altro col filo spinato, scaraventati negli
abissi delle fosse carsiche.
Io non dimentico i partigiani italiani,
che accompagnarono i boia jugoslavi casa per casa, con le liste di
proscrizione in mano.
Io non dimentico le mie donne torturate, i miei uomini umiliati, i bambini giustiziati.
Io non dimentico che furono i diciottenni della Repubblica Sociale
Italiana e i reparti germanici a sacrificarsi per salvaguardare il
diritto italiano in quelle terre, quando tutto era ormai perduto, mentre
tutti tradivano.
Io non dimentico i comunisti italiani, che accolsero gli esuli istriani rientranti in Patria al grido di "Fascisti".
Io non dimentico che fu il criminale di guerra Sandro Pertini a chinarsi per baciare la bara del maresciallo Tito.
Io non dimentico le lapidi imbrattate, le commemorazioni boicottate, il
silenzio imposto per oltre cinquant'anni, le urla isteriche di chi
vuole coprire i propri misfatti, additando olocausti mai avvenuti alla
parte perdente.
Io non dimentico i miei morti. Ma non dimentico
nemmeno i carnefici. E se mai ne avremo l'occasione, giuro su Dio che le
pagherete tutte. E le pagherete care.
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2 commenti:
Un giorno ci vedremo con quei balordi, da qualche parte, in qualche dimensione...ma sono sicuro che i nostri valorosi Camerati defunti li abbiano già soddisfacentemente presi a calci nel culo. Credo che arriveremo a festa già finita....
NOBIS
Speriamo di no!
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