Ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione: per fare il Presidente degli Stati Uniti ci vuole una bella faccia da culo. E quella di Barack Obama, anche se un po’ più abbronzata rispetto al predecessore, è e rimane comunque una faccia da culo.
Ricordate la storia del RQ-170 Sentinel di qualche giorno fa? Il Sentinel è il famoso drone senza pilota che, guardacaso, violava lo spazio aereo dell’Iran per poi venire catturato dagli stessi soldati iraniani, pronto a svelare agli scienziati della Repubblica Islamica le sue complicate e costose tecnologie.
Per carità! Sebbene, in teoria, violare lo spazio aereo di una Nazione con la quale non sia sia esplicitamente in guerra sia violato dalle risoluzioni internazionali, non saremo certo noi a stupirci del fatto che uno Stato, per di più uno Stato-canaglia come gli USA, invade lo spazio aereo di un altro; a maggior ragione se l’altro in questione è l’Iran, costantemente minacciato di aggressione militare da parte dei due Stati-canaglie per eccellenza: Stati Uniti e Israele.
Ma gli USA, dopo qualche manovra diplomatica non andata a buon fine, escono allo scoperto: chiedono espressamente all’Iran che il drone venga riconsegnato. Un po’ come il ladro che denuncia il padrone di casa perché, sorpreso a rubare, gli appioppa un sonoro ceffone, buttandolo dalla finestra. Farebbe ridere se le azioni di questa Nazione criminale e pirata non fossero ammantate sempre e comunque da un’aura di santità. Nella conferenza stampa di ieri Barack Obama dichiara: "Abbiamo chiesto che ci venga riconsegnato. Vedremo quale sara' la risposta iraniana".
E gli iraniani, che sanno ancora ridere, hanno risposto per bocca del loro diplomatico Saeed Jalili, in visita a Mosca: “In un futuro non lontano, l’Iran sarà in grado di fabbricare il drone RQ-170”.
Due ceffoni, zitto e a casa.
Nessun commento:
Posta un commento