Chi avrà letto l’articolo di ieri sull’edizione internet del Corriere della Sera (che ripropongo a questo indirizzo http://www.corriere.it/editoriali/11_marzo_29/schiaffo-ingiustificato-venturini_5e9883b8-59c3-11e0-b755-6c1c80e280c5.shtml) avrà sicuramente già capito il senso di ciò che sto per scrivere.
Che cosa è accaduto in questi giorni? Due avvenimenti importanti, che ci fanno capire che, se prima l’Italia aveva un ruolo decisamente marginale, ora è totalmente ininfluente.
Il primo in ordine di tempo. Due giorni fa Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Germania si sono riuniti in videoconferenza per discutere dell’aggressione militare (poiché in altro modo non può essere definita) alla Libia. Grande esclusa, si capisce da se, è l’Italia. Questo avvenimento non può essere visto altrimenti se non come un vero e proprio insulto diplomatico; a maggior ragione se si pensa che l’Italia si è impegnata completamente al fianco degli alleati, ha il comando delle operazioni navali, è la più direttamente esposta nei confronti dello Stato nordafricano e sta già cominciando a pagarne le conseguenze nei termini di una vera e propria invasione di extracomunitari. E, ancor di più, appare evidente tale smacco se si pensa che la Germania, che non ha voluto impegnarsi sul fronte di guerra libico, è stata invitata alla conferenza. Cioè: la Germania, che con la crisi libica c’entra poco e nulla, fa la ospite d’onore; noi, che siamo in prima linea, veniamo esclusi.
Il secondo avvenimento è ancor più recente. Il Ministro degli Esteri israeliano con delega alla colonia Italia, Franco Frattini, non verrà ricevuto dal Segretario di Stato Americano, Hillary Clinton, che ha fatto sapere al nostro eroe di non avere niente di importante da dirgli. Frattini dovrà accontentarsi di Uruguay e Argentina.
In soli due giorni l’Italia riceve due importantissimi ceffoni, che ci fanno capire come la reputazione italiana all’estero sia stata completamente cancellata. C’entreranno qualcosa i doppiogiochismi e le ambiguità tipicamente italiche che hanno caratterizzato la diplomazia italiana alla vigilia del nostro intervento militare in Libia? Non avrà aiutato di certo.
Questi due sgarri gravissimi che umiliano il nostro Paese all’estero, e che la stampa nostrana non ha minimamente ripreso se non in qualche minimo accenno, secondo quelli del Corriere della Sera sono ingiustificati. Balle. Non lasciamoci andare a rivendicazioni nazionaliste da quattro soldi. Sono schiaffoni giustificatissimi e meritatissimi. Perché quando ti comporti da servo, senza un minimo di dignità e di autonomia, accettando supinamente qualunque decisione che ti venga imposta, anche la più drammatica, senza protestare nemmeno un po’, finisci per fare schifo perfino al tuo padrone.
Il primo in ordine di tempo. Due giorni fa Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Germania si sono riuniti in videoconferenza per discutere dell’aggressione militare (poiché in altro modo non può essere definita) alla Libia. Grande esclusa, si capisce da se, è l’Italia. Questo avvenimento non può essere visto altrimenti se non come un vero e proprio insulto diplomatico; a maggior ragione se si pensa che l’Italia si è impegnata completamente al fianco degli alleati, ha il comando delle operazioni navali, è la più direttamente esposta nei confronti dello Stato nordafricano e sta già cominciando a pagarne le conseguenze nei termini di una vera e propria invasione di extracomunitari. E, ancor di più, appare evidente tale smacco se si pensa che la Germania, che non ha voluto impegnarsi sul fronte di guerra libico, è stata invitata alla conferenza. Cioè: la Germania, che con la crisi libica c’entra poco e nulla, fa la ospite d’onore; noi, che siamo in prima linea, veniamo esclusi.
Il secondo avvenimento è ancor più recente. Il Ministro degli Esteri israeliano con delega alla colonia Italia, Franco Frattini, non verrà ricevuto dal Segretario di Stato Americano, Hillary Clinton, che ha fatto sapere al nostro eroe di non avere niente di importante da dirgli. Frattini dovrà accontentarsi di Uruguay e Argentina.
In soli due giorni l’Italia riceve due importantissimi ceffoni, che ci fanno capire come la reputazione italiana all’estero sia stata completamente cancellata. C’entreranno qualcosa i doppiogiochismi e le ambiguità tipicamente italiche che hanno caratterizzato la diplomazia italiana alla vigilia del nostro intervento militare in Libia? Non avrà aiutato di certo.
Questi due sgarri gravissimi che umiliano il nostro Paese all’estero, e che la stampa nostrana non ha minimamente ripreso se non in qualche minimo accenno, secondo quelli del Corriere della Sera sono ingiustificati. Balle. Non lasciamoci andare a rivendicazioni nazionaliste da quattro soldi. Sono schiaffoni giustificatissimi e meritatissimi. Perché quando ti comporti da servo, senza un minimo di dignità e di autonomia, accettando supinamente qualunque decisione che ti venga imposta, anche la più drammatica, senza protestare nemmeno un po’, finisci per fare schifo perfino al tuo padrone.
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