mercoledì 2 febbraio 2011

Economia inumana


Non servivano più, erano diventati assolutamente inutili quei cento splendidi husky, sanissimi ed in splendida forma, che alle ultime Olimpiadi invernali trascinavano i turisti avanti e indietro. Finite le Olimpiadi erano diventati un peso, cento vite da eliminare. E così la ditta di trasporto ha deciso di incaricare un proprio operaio per ucciderli. Come si potevano conciliare i freddi ed asettici bilanci aziendali con cento musetti da sistemare, magari da regalare? Era sicuramente chiedere troppo. Anche spendere per un veterinario che almeno desse una morte indolore alle povere bestie era chiedere troppo ai freddi burocrati di questa ditta, della quale purtroppo non riusciamo a trovare il nome. Così si è optato per la soluzione più drastica: cento proiettili, un proiettile per cane (non uno di più, sennò poi come si fa a far quadrare la contabilità?) ed eventualmente lavorare di coltello per finire i superstiti. Per il lavoro sporco hanno incaricato un operaio. Che, a lavoro finito, è stato talmente male da chiedere i risarcimenti alla propria Ditta.

Non facciamo fatica a crederlo. Già il solo provare ad immaginare cento vite stupende che agonizzano, i lamenti estremi di dolore dei superstiti, qualche povera bestia che cerca di uscire dalla fossa comune, l’odore pregnante del sangue, e gli occhi che chiedono pietà… già questo non può causare dolore in chiunque sia anche solo lontanamente un essere umano. E così l’operaio ha chiesto il risarcimento. Ecco perché noi comuni mortali lo siamo venuti a sapere: è solo perché la questione è finita in tribunale.

Non c’è modo migliore ed esempio più calzante per descrivere il sistema in cui viviamo, dominato totalmente da un sistema politico che ha perso qualunque briciolo di umanità, incapace di ragionare diversamente da qualunque cosa che non sia il dollaro. Siamo sotto il tallone di un proprietario spietato e crudele, che ci sta facendo perdere qualunque briciolo di umanità.

Nessun commento: