Quando ci prendete per "strani" perchè vi diciamo che come Movimento
Fascismo e LIbertà non vogliamo mischiarci ai pagliacci che vanno a
Predappio ogni 28 ottobre, ricordatevi di questa foto e dei coglioni che
hanno profanato la tomba del Duce con le loro carnevalate.
lunedì 29 ottobre 2018
martedì 2 ottobre 2018
I nuovi negri (Il Lavoro Fascista - maggio 2018)
Vorrei cominciare tranquillizzando le
vestali dell’antirazzismo nostrane, che già staranno lanciando guaiti
indignati, dopo avere letto il titolo di questo articolo, perché i negri
dei quali andrò a parlare non sono individui di pelle scura, ma sono
negri metaforici, e più precisamente i tanti italiani falsi Fascisti che
in questo periodo si stanno comportando esattamente come i negri
americani di qualche decennio fa, i quali, nonostante vivessero in uno
Stato infame come gli USA, che ne limitava i diritti con apposite Leggi,
facendone cittadini di serie B, si davano da fare per gli interessi di
questo Stato senza ribellarsi in alcun modo.
A qualcuno parrà strano questo paragone, ma chi avrà voglia di seguirmi capirà…
Prima di addentrarmi nell’attualità, mi
concedo, come faccio spesso, un riassunto storico; quelli dotati di un
minimo di cultura ed intelligenza, sanno bene che i tanto deprecati
Fascismo e Nazional-socialismo non furono mai razzisti nell’accezione
più comune del termine. E’ vero, parlavano di preservare le razze
(tutte, non solo la loro), ma non fecero mai ridicole classifiche di
razze più o meno superiori. Persino la lotta contro gli ebrei, che non
aveva nulla di razziale, non era altro che autodifesa contro una lobby
(e non razza) dedita a cercare di governare il mondo impadronendosi
della finanza di tutti i Paesi. La prova di ciò è nel fatto che sia in
Italia, sia in Germania, moltissimi ebrei restarono al loro posto senza
che nessuno gli torcesse un capello… Ovvero, non era importante la
razza, ma il comportamento.
Molto diversa è la questione razziale
tanto cara agli anglosassoni e che non prevedeva affatto esenzioni: se
eri negro, aborigeno, nativo americano e quant’altro, eri inferiore e
non avevi diritti. Punto e basta.
Ricordiamo agli immemori ed ai cialtroni
giudei come Enrico Mentana, che definì la II Guerra Mondiale come
“Guerra delle democrazie contro il razzismo” (Sigh!), qual era
l’ambiente dei sedicenti “antirazzisti:
(…) Per diverso tempo dopo il suo
ritorno a casa, Owens difese il modo con cui era stato trattato da
Hitler e dalla Germania, soprattutto in confronto all’accoglienza che
aveva ricevuto dai suo connazionali una volta tornato negli Stati Uniti,
dove la segregazione razziale era ancora in vigore (e lo sarebbe stato
per altri trent’anni). Owens paragonò il fatto che Hitler gli avesse
inviato un proprio ritratto autografato con il comportamento del
presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt, che non lo
invitò alla Casa Bianca e non gli fece nemmeno una telefonata di
congratulazioni.
In Germania Owens aveva dormito negli
alberghi insieme agli altri atleti e alle altre celebrità. Quando negli
Stati Uniti partecipò a una manifestazione all’albergo Waldorf Astoria,
fu costretto a entrare dall’ingresso posteriore e a utilizzare
l’ascensore di servizio invece di quello riservato agli ospiti bianchi
dell’albergo. Raccontò in un’intervista: «Dopo tutte queste storie su
Hitler e il suo affronto, quando sono tornato nel mio paese non potevo
ancora sedermi nella parte anteriore degli autobus ed ero costretto a
salire dalla parte posteriore. Non potevo vivere dove volevo. Allora
qual è la differenza?». Nel libro Triumph, l’autore Jeremy
Schaap attribuisce a Owens la frase: «Non fu Hitler a farmi un affronto. Fu Roosevelt». (…)
Cose note, direte voi… Neanche tanto,
rispondo io, visto che ancora oggi milioni di coglioni credono alla
favola del Fuhrer furioso per le vittorie di Owens e che rifiuta di
stringergli la mano per razzismo!
Caso mai qualcuno avesse ancora dei
dubbi sulla questione razzismo, ho trovato in rete un interessante brano
che parla del razzismo imperante negli USA (ed in tutti quei Paesi che
hanno avuto la sfortuna di essere colonizzati dai barbari di etnia
anglosassone; questo documento sarà certamente molto deludente per i
tanti ritardati mentali italiani che si eccitano utilizzando simboli del
cosiddetto “white power” e delle mille sigle di razzisti provenienti
dagli USA, in quanto dimostra ciò che loro non hanno ancora oggi
compreso: per i finti nazisti americani e per tutti i loro emuli, noi
italiani, insieme a tutti gli altri europei non nordici, siamo
semplicemente dei Negri!
“Negli anni ’40 del XIX secolo
proprio quando la popolazione degli Stati Uniti d’America iniziò a
diventare più disomogenea con l’aumento dell’immigrazione dall’Europa
meridionale ed orientale si diffusero convinzioni sulla necessità di
distinguere i “bianchi”. Nacque la suddivisione etnica dei “caucasici”
in una gerarchia razziale stabilita scientificamente al cui vertice vi
erano gli anglosassoni e i popoli nordici.
Il 1° gennaio 1863 venne abolita la
schiavitù da Abraham Lincoln, nel 1865 con la sconfitta dei Confederati
Sudisti e la conferma dell’abolizione della schiavitù l’ideologia
razzista negli U.S.A. si istituzionalizzò a partire dal 1870 basandosi
sulle teorie del razzismo scientifico appena formulate e moltissimi
Stati dell’Unione (quasi tutti) introdussero leggi
discriminatorie (le Leggi Jim Crow abolite nel 1964) praticamente di
segregazione razziale che definivano anche il reato di “mescolanza
razziale” cioè la proibizione di matrimoni misti e delle unioni
interrazziali.
Nella maggior parte degli
Stati Uniti le persone provenienti dal Portogallo, dalla Spagna, dalla
Francia del Sud, dall’Italia del Sud, dalla Grecia, dal Nord Africa e
dal Medio Oriente furono classificate «diversamente bianche» e lo stesso
termine “bianco” era in riferimento agli anglosassoni, i germanici e
gli scandinavi. L’appartenenza alla razza bianca dei non-nordici (come
gli slavi) era spesso messa in discussione. Gli europei del Sud erano
considerati appartenenti alla “razza mediterranea”, a sottostare alle
peggiori condizioni, e in molti Stati vennero equiparati ai neri, con
diverse accentuazioni da zona a zona. Persino gli
irlandesi ai quali si attribuivano origini mediterranee (?) erano
oggetto di forte pregiudizio e discriminazione. Spesso però il
preconcetto non colpiva tanto l’origine etnica di questi quanto la
religione cattolica professata dagli immigrati “papisti”, che nella
società puritana statunitense erano guardati con grandissima ostilità.
L’Immigration Restriction League,
fondata nel 1894, grazie alla pressione politica ottenne la chiusura
delle frontiere statunitensi tra il 1921 e il 1924 opponendosi anche
all’immigrazione dei popoli mediterranei. L’organizzazione fece passare
leggi che proibivano l’entrata nel paese ai mediterranei analfabeti
modificando le quote d’ingresso, gli spagnoli e gli italiani erano i
popoli più analfabeti d’Europa e solo il 15% di questi emigranti poté
entrare negli USA. Per contro fu grandemente aumentata la quota
consentita per gli immigrati provenienti dai paesi nordici.
Nel 1922 in un tribunale
dell’Alabama una donna italiana stuprata da americani venne dichiarata
“non appartenente alla razza bianca”, nel
1927 furono condannati a morte ingiustamente i due italiani anarchici
Sacco e Vanzetti, questi due fatti provocarono grave scontento e
sconforto nell’opinione pubblica italiana che si sentì colpita
razzisticamente dalle nazioni dell’Europa occidentale. Gli Italiani venivano visti come mediterranei dalla pelle olivastra non propriamente bianchi un po’ come gli zingari.
Solo dagli anni ’30 del XX secolo con
la paura del “pericolo comunista” dopo la crisi di Wall Street la
strategia politica cambiò, in tutti gli States si adottarono teorie meno
rigide e i segregazionisti estesero i diritti dei bianchi a tutti i
“caucasici” gruppo razziale che includeva anche la razza mediterranea
per paura che questi discriminati creassero una coalizione con asiatici e
neri”.
Capito cari razzisti all’amatriciana?
Mentre voi oggi giocate alla razza superiore, le vostre nonne venivano
stuprate negli USA e non avevano giustizia, in quanto gli italiani non
appartenevano alla razza bianca!
Detto questo, dopo avere ridicolizzato
tanti idioti, torno al discorso principale, cioè “fascisti” nostrani (o
presunti tali), uguali ai negri americani.
Perché? E’ presto detto; i Fascisti
odierni vivono in un regime illiberale praticamente privi di diritti… Si
va dal malato di mente di etnia giudaica, Emanuele Fiano, che vorrebbe
in galera chiunque osi vendere e/o acquistare un misero gadget storico,
fino alle dichiarazioni praticamente quotidiane di falliti della
politica che incolpano il Fascismo di ogni sorta di male a partire dal
peccato originale… Mentre nelle piazze si sente ancora cantare che
“Uccidere un Fascista non è reato”, e si vedono legioni di pidocchiosi
drogati che tentano di impedire quelle iniziative che i loro cervelletti
di tossico-dipendenti individuano come “Fasciste”.
Tutto questo con il benestare di forze
dell’ordine e magistrati, uniti nel punire e processare chi osa fare un
saluto romano, ma ciechi, sordi e muti di fronte ai tanti reati delle
zecche di sinistra.
Il cosiddetto Presidente “Cagarella”, la
zecca passata dai centri sociali alla presidenza della Camera Fico, per
finire a qualche oscuro Sindaco di centri microscopici che toglie per
decreto la cittadinanza onoraria a suo tempo data a Mussolini, o che
propone ordinanze illegali che vietano la propaganda non antifascista,
sono solo alcune delle tante porcate che un Fascista odierno deve subire
quasi quotidianamente, ed a queste si aggiungono i vari pistolotti di
pseudo giornalisti sempre pronti a straparlare di violenze “fasciste”,
stragi “naziste”, aggressioni “squadriste” e cazzate simili assortite.
Ebbene, cosa fa il Fascista (o presunto
tale) di oggi? Nulla, esattamente come il negro americano degli anni
passati! E spesso, oltre a subire in silenzio, si mette a parteggiare
per questo o quell’altro soggetto, benché tutti amino definirsi
antifascisti.
Negli USA del razzismo, i negri
accettavano supinamente di essere cittadini di Serie B, ed invece di
boicottare questo sistema politico infame, spesso si facevano in quattro
per rendere grande la Nazione; lo stesso Owens, lucido e critico nelle
dichiarazioni che ho riportato sopra, restò al suo posto, partecipò alle
Olimpiadi per gli USA, vinse le medaglie d’oro che per sempre saranno
conteggiate come medaglie vinte dagli USA, si mise sugli attenti durante
le premiazioni mentre la banda suonava l’inno degli USA… Cioè di quel
Paese che impediva a quelli come lui di sedersi nei locali pubblici, sui
mezzi pubblici e in qualsiasi posto non fosse contrassegnato dal
cartello “Colored”!
Persino durante la II guerra Mondiale i
negri americani rimasero al loro posto e servirono quella Patria che non
li voleva mischiati ai soldati bianchi, relegandoli in reggimenti
composti da soli soldati negri, ma comandati da alti ufficiali bianchi;
rischiavano e spesso perdevano la vita per rendere grande una Nazione
che li umiliava ed insultava, trattandoli da cittadini privi di diritti.
Non vi ricordano qualcuno?
Pensate agli ultimi avvenimenti della
politica italiana, senza andare troppo indietro con gli anni: come si
comportano i Fascisti in Italia? Si ribellano forse alle squallide
discriminazioni? Si uniscono in un unico partito dichiaratamente ed
orgogliosamente Fascista e Nazionalsocialista per riprendersi i loro
diritti e la loro dignità? Boicottano questo Stato infame ed illegittimo
che discrimina chi non si schiera con la maggioranza? Si astengono dal
voto perché non vogliono sostenere i vari partiti antifascisti?
NO! Al contrario, li vediamo correre e
scodinzolare come tanti negretti fra le gambe dei vari antifascisti di
destra e di sinistra, mendicando da loro un minimo di considerazione e
partecipazione ad una vita politica che non li dovrebbe riguardare.
Ricordate gli schiavi negri delle
piantagioni di cotone, alla fine della guerra di secessione? Presero le
armi in un’ultima disperata resistenza, sparando contro quei nordisti
che stavano arrivando per liberarli (non era vero, ma questo è un altro
discorso!)… I nostri, più modestamente e senza fucili, si limitano a
prendere le armi virtuali per difendere l’ex leader dei comunisti
padani, cioè Matteo Salvini, nonché i vari carneade che recitano il
teatrino del Movimento 5 Zecche, così ribattezzato in quanto espressione
del voto di tutte le zecche italiane appartenenti ai centri sociali… Li
abbiamo visti persino minacciare il presidente della Repubblica per
avere osato fermare l’elezione a Ministro del giudeo Savona, come se la
nomina di questo ennesimo esponente della comunità ebraica potesse in
qualche modo soddisfare noi Fascisti!
Senza contare quelli che parteggiavano
per Casa Down, cioè gli ultimi falsi Fascisti nati dalla tradizione dei
falsi Fascisti del MSIDN, Forza Vecchia e ridicoli alleati, cioè gli
epigoni dell’esercito papalino preso a calci nel culo nel 1870 dagli
italiani (quelli veri), per finire con i famosi Fratelli d’Israele,
altro pezzo del rottame MSIDN svenduto al peggiore giudaismo
internazionale di destra.
Leggete le loro stesse dichiarazioni, se
siete come quelli che ci accusano di insultare i “camerati” senza
motivo, magari per gelosia!
“Salvini si dichiara antifascista: Il 25 aprile sarò in piazza”.
“Matteo Salvini, insieme a Crosetto di Fratelli d’Italia, si dichiara antifascista”.
“Salvini in una recente
intervista ha dichiarato che se dovesse diventare premier scenderà in
piazza il 25 aprile per festeggiare insieme a tutti gli altri: “Certo, sarà mio dovere esserci” dichiara il leader della Lega”.
“Crosetto di Fratelli d’Italia è
stato il primo. In una diretta TV Crosetto, candidato e coordinatore
nazionale di Fratelli d’Italia, si è detto vicino con il cuore alla
manifestazione antifascista organizzata dalla sinistra a Roma la
settimana scorsa”.
“Per quanto riguarda la Lega, in realtà, le sue connotazioni sono antifasciste dalla nascita, ovvero già dalla gestione di Bossi. Nel 1994, al corteo che organizzò la Lega Nord, alcuni esponenti leghisti vennero bastonati da alcuni partigiani e affini: “Le manifestazioni del popolo sono così, è normale che un po’ di confusione ci sia.
Noi siamo antifascisti” disse Bossi. Tanto che l’anno seguente Lega e ANPI tornarono a sfilare insieme e nessuno ebbe qualcosa da obiettare, probabilmente le parole di Bossi sdoganarono il suo movimento agli occhi dei comunisti”.
Leggete con i vostri occhi il documento originale ed evitate di vomitare, se riuscite:
Quindi, miei cari negretti travestiti da
Fascisti, continuate a godervi tutto il lerciume della politica
italiana, di destra o di sinistra che sia, ma state lontani da cose
serie come Fascismo e Nazionalsocialismo, dato che non avete neppure il
diritto di parlarne… Avete sostituito Hitler e Mussolini con Beppe
Grillo e Salvini, avete svenduto una Storia che ha portato progresso ed
evoluzione con bande di ignoranti senza cultura che tuonano persino
contro la costruzione di nuovi ponti, siete diventati luridi lacchè
dell’Europa dei banchieri e dell’Euro, ma continuate a spacciarvi per
“sovranisti” e/o Nazionalisti… Ed infine, da fieri ed unici avversari
dello strapotere della lobby giudaica, vi siete trasformati in leccaculo
della sinagoga e dello Stato pirata di Israele.
E non saranno certo le urla contro
l’immigrazione di un cretino leghista, ex comunista padano anti italiano
che fino a pochi mesi fa blaterava di Nazione Padana e porcate varie.
I Fascisti veri non dimenticano e non
parteggiano per certa feccia; gli altri possono andare a prendersela in
un posto a loro noto!
Carlo Gariglio
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martedì 11 settembre 2018
Ispettori ONU in Italia: l'Italia rovesci il tavolo sull'immigrazione
L'Arabia Saudita, in cui
gli eretici vengono decapitati e le donne trattate come noi nemmeno tratteremmo
gli animali, NO.
La Francia, che blinda le
frontiere e ci rimanda indietro le clandestine anche mentre stanno partorendo
con tanto di gendarmi pistola in pugno, NO.
La Spagna, che spara
addosso ai clanestini che cercano di abbattere i perimetri difensivi di Ceuta,
NO.
La Germania, che espelle
forzatamente gli immigrati senza nemmeno verificare la loro richiesta di asilo,
NO.
L'Italia,
che cerca di difendere le proprie frontiere dopo anni e anni di invasione
scellerata e indiscriminata, SI: invio degli ispettori ONU per presunte
violazioni dei diritti umani, manco fossimo una dittatura sudamericana. Così ci
dobbiamo subire la Bechelet che viene qui, nella Nostra Nazione, a darci
lezioni di moralità e di correttezza, noi che l’immigrazione l’abbiamo sofferta
più di tutti gli altri, con decine di centinaia di parassiti che sono liberi di
vagare sul nostro territorio dilettandosi nell’arte del cazzeggio, del
borseggio e dello stupro. Non ultimi i clandestini della Diciotti, in teoria accolti
dalla Chiesa di Papa Bergoglio, in pratica lasciati liberi di ciondolare chissà
dove per le strade. Se qualcuno di questi dovesse delinquere di chi dovrebbe
essere la colpa? Di quello Stato Italiano che ha permesso loro di allontanarsi
per andare a finire chissà dove? Oppure di quei magistrati che hanno inquisito
il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, proprio perché ha cercato di far si
che questa gente venisse schedata e fosse vagliata la propria posizione?
L'Italia
rovesci il tavolo sull'immigrazione, e che i 20 miliardi annuali dell'Italia se
li trovino da qualche altra parte. Pagare questa montagna di soldi – è già
troppo se ce ne rientra la metà – per avere delle radical/femministe che
vengono a trattarci manco fossimo l’Afghanistan, è francamente troppo.
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mercoledì 29 agosto 2018
Sostituzione etnica e informazione collusa: ecco cosa accade in Germania
In Germania un uomo cerca di difendere la propria donna da due
untermenschen clandestini che vogliono violentarla, e viene ucciso.
I patrioti tedeschi cercano Giustizia per le strade attirando su di loro l'ira di stampa prezzolata e politici collusi, che piagnucolano di pericolosi naziskin che danno la "caccia al negro".
La Germania e l'Europa - con l'immissione forzata di subanimali che niente hanno a che vedere con noi, con la nostra pelle e la nostra Tradizione - sono colpevoli dello sterminio della nostra razza e della cancellazione delle identità europee.
Il vento forse non cambia, ma se cambia... vi verremo a cercare casa per casa e non basteranno i lampioni ai quali appendervi e i proiettili per le esecuzioni sommarie.
I patrioti tedeschi cercano Giustizia per le strade attirando su di loro l'ira di stampa prezzolata e politici collusi, che piagnucolano di pericolosi naziskin che danno la "caccia al negro".
La Germania e l'Europa - con l'immissione forzata di subanimali che niente hanno a che vedere con noi, con la nostra pelle e la nostra Tradizione - sono colpevoli dello sterminio della nostra razza e della cancellazione delle identità europee.
Il vento forse non cambia, ma se cambia... vi verremo a cercare casa per casa e non basteranno i lampioni ai quali appendervi e i proiettili per le esecuzioni sommarie.
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domenica 26 agosto 2018
Si è mossa la fanteria pesante della sinistra: indagato Matteo Salvini
La
campagna contro il Governo Italiano – concentrata in questi giorni sulla
vicenda della Diciotti – sale di livello e, come prevedibile, la sinistra manda
in prima linea la sua migliore artiglieria pesante: la Magistratura. Quella stessa
che non ha aperto nemmeno un’indagine per il crollo del ponte di Genova. Il
Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è ufficialmente indagato dalla Procura
di Agrigento per abuso d’ufficio e sequestro di persona.
Per
l’ennesima volta, in Italia, si cercano di modificare gli equilibri politici
mediante l’arma giudiziaria, utilizzando i magistrati come vero e proprio
grimaldello per scardinare un Governo che, bene o male, sta cercando di fare
quello che in questa Nazione non si faceva da tanto: difendere i confini
nazionali da una vera e propria invasione di clandestini. Invasione che avviene
nel totale disinteresse di un’Europa che, anche nell’ultimo vertice europeo, ci
ha risposto quello che ci dice ormai da anni: arrangiatevi.
Non
si capisce, a questo punto, perché gli strali dei sinistri di casa nostra non
siano dedicati in massima parte a quell’Unione Europea che ci ha lasciato
completamente soli a gestire un fenomeno che dovrebbe coinvolgere l’Europa
tutta. Di più: dobbiamo sorbirci Emma Bonino, sul Corriere della Sera, che
starnazza “I nostri alleati europei ci guardano e rimangono allibiti”. No: quelli
che sono nient’altro che i nostri nemici europei non muovono una mano per
aiutarci e ci hanno detto molto chiaramente che a loro, della sorte dei
clandestini della Diciotti e di quelli che puntualmente arriveranno, non
importa un fico secco. Perché la Bonino non ha nulla da dire su questo? L’Europa
non ha nessuna colpa? Nessuno dei Paesi membri dell’Unione si è fatto carico
dei clandestini che, secondo gli accordi, avrebbe dovuto prendere: solo la
Francia ne ha presi una ventina, per il resto è zero assoluto.
La
Costituzione, si dirà. Come al solito i peggiori criminali sono mossi dalle
migliori volontà umanistiche. Gioverebbe ricordare che la Costituzione è stata
fatta dagli italiani e per gli italiani: dove mai c’è scritto che la sola
Italia dovrebbe accollarsi, da sola, tutti i poveri e i derelitti del mondo
(ammesso e non concesso che lo siano per davvero)?
Andiamola
a vedere, questa Costituzione, citata così spesso e volentieri:
“Art. 1. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle
forme e nei limiti della Costituzione (principio fondamentale).”
“Art. 5. La Repubblica è
una e indivisibile.”
“Art. 52. La difesa della Patria è sacro dovere del
cittadino.”
“Art. 54. Tutti i cittadini hanno il dovere di essere
fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi”.
Nell’articolo 52 – la difesa della Patria – rientra anche
il non far sbarcare genti straniere, che sono entrati in Italia clandestinamente,
violando quindi gli ordinamenti previsti dal nostro Stato? Certamente si. È così
in tutti i Paesi europei, in tutti i paesi del mondo: se vuoi entrare devi chiedere
permesso.
Comunque sia: e adesso? Adesso la palla passa al
Tribunale dei Ministri, competente per reati commessi dal Presidente della
Repubblica, dal Presidente del Consiglio e dai ministri nell’esercizio delle
loro funzioni. In caso di autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini, la
Camera potrà decidere di fare quadrato attorno al Ministero dell’Interno,
negando l’autorizzazione a procedere giustificandolo sulla base che l’inquisito
abbia agito per tutelare l’interesse supremo dello Stato.
Sarebbe divertentissimo se Matteo Salvini, nella sua difesa, affermasse di aver agito per difendere la Costituzione e, specialmente, quel famoso articolo 52 che i sinistri nostrani dimenticano spesso e volentieri di citare.
venerdì 24 agosto 2018
Qui gli unici pezzi di merda siete voi (di sinistra)
“A
bordo non avevamo bambini. Non c’è emergenza sanitaria, la situazione è più che
soddisfacente, i migranti mangiano, stanno bene. E non hanno la sensazione di
essere sequestrati dal governo”.
Due righe, rilasciate a Il Giornale da Massimo
Kothmeir, il comandante della Diciotti, per smentire giorni e giorni di
allarmismi della sinistra, bufale dei giornali, passerelle dei politici (in
prima fila, manco a dirlo, Laura Boldrini) in funzione anti-Salvini.
La
verità è molto semplice: sulla Diciotti, la nave della Marina Militare Italiana
che, contravvenendo agli ordini del Governo Italiano, ha pescato in acque
maltesi (quindi di competenza del Governo maltese, non di quello italiano) dei
disperati per portarli in Italia onde poter ingrassare le cooperative rosse e
gli affaristi dell’accoglienza, non c’è nessuna emergenza sanitaria, non ci
sono minori, non c’è una situazione di emergenza, il cibo basta ed avanza per
tutti, non c’è alcun tipo di allarme (e ci mancherebbe anche che chi vuole
entrare nella Nostra Nazione senza permesso faccia anche chiasso se non gli
prepariamo la passerella e il tappeto rosso).
Quindi
la Boldrini, Saviano, Pippo Civati (leggete il suo tweet per capire come quelli di sinistra, con quell'aura di umiltà e morigeratezza che li contraddistingue da sempre, abbiano perso così soronamente le elezioni), stia simpatica, i coglioni dei centri sociali che hanno
tentato con un gommoncino di abbordare la nave al grido di “Salvini assassino!”,
la sinistra tutta, in questi giorni hanno solo fatto la cosa che sanno fare meglio,
da ottanta anni a questa parte: sparare una quantità impressionante di
menzogne.
Sono
sempre le parole di Kothmeir a spazzare via tutta la carta straccia e le
inutili parole spese in questi ultimi tre giorni sulla falsariga del
politicamente corretto e della ipocrita retorica dell’accoglienza:
“Fortunatamente
non c’erano bambini, come invece ho visto scritto sulle testate. I bambini che
c’erano sono stati evacuati un quarto d’ora dopo averli imbarcati su questa
nave nelle acque di Lampedusa e portati a terra. Peraltro in quel caso erano
tutti e tre minori accompagnati dai genitori. I minori che abbiamo invece
sbarcato mercoledì in tarda serata, 25 ragazzi e due ragazze, sono stati
immediatamente presi in carico dall’organizzazione di assistenza a terra. Da un
punto di vista della tutela sanitaria è vero che in tutti questi tipi di interventi
si registrano casi di scabbia, ma a bordo i medici del Cisom somministrano
specifici farmaci e pomate. La situazione è monitorata, quindi, e non desta al
momento alcun tipo di preoccupazione”.
Nessun clandestino è stato lasciato
sulla nave a contorcersi dai crampi della fame, o senza assistenza sanitaria, o
senza acqua, oppure a tremare di freddo sul ponte, come hanno scritto i
pennivendoli della sinistra. Anzi, il comandante Kothemeir si toglie un
sassolino dalla scarpa anche per quanto riguarda la ong “Terre des Hommes”, la
cui portavoce ha parlato di “scheletrini” scesi dalla Diciotti: tutto
puntualmente smentito dalle immagini, che tutto ci hanno mostrato fuorché clandestini
che sembravano minorenni o in cattive condizioni di salute:
“Intanto la maggior
parte della popolazione ospite è di origine eritrea, quindi si tratta di
persone che sono più snelle rispetto ad altre etnie. Alcuni di questi hanno
sicuramente sofferto al momento del viaggio, ma dal momento in cui sono saliti
a bordo abbiamo erogato un protocollo nutrizionale approvato che prevede la
somministrazione di tre o quattro pasti al giorno. Alla fine siamo arrivati al
punto, per motivi organizzativi, che noi dell’equipaggio abbiamo omologato la
nostra alimentazione con quella dei migranti”.
Tre
o quattro pasti al giorno, giova ricordarlo a Laura Boldrini, a Gad Lerner col
suo rolex e ai banditi dei centri sociali, quasi cinque milioni di italiani,
che vivono sotto la soglia di povertà, se li sognano abbondantemente. Eppure
per questi cinque milioni di italiani nessuna di queste anime belle ha mai
indossato una maglietta rossa, o ha mai strepitato in TV, colmo di indignazione
e di rabbia, come ha fatto Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia,
che ha chiaramente detto che chi non si indigna per la Diciotti è un pezzo di
m***a.
Eh
no, caro Cacciari. Per la tragedia di Genova nessuno di
sinistra si è mosso. Non una maglietta rossa, non un Saviano, non una Boldrini.
I giudici non hanno aperto nessuna inchiesta: basta la Commissione che dovrà
formare il Governo e quella interna di Autostrade per l'Italia. Per la nave
Diciotti, che ha deliberatamente trasgredito agli ordini e ha raccattato
clandestini che volevano deliberatamente entrare in Italia, la Magistratura (assente
a Genova) ha aperto un'inchiesta, Saviano (assente ai funerali di Genova) continua
la sua opera di diffamazione, le zecche (assenti
ai funerali di Genova) siciliane inscenano le loro
solite pagliacciate con tanto di arancini, la Boldrini (assente ai funerali di
Genova) sale addirittura a bordo per la sua solita lacrimevole sceneggiata.
Vi
indignate, battete i pugni e strepitate solo quando si tratta di favorire
l'invasione della Nazione, per il resto gli italiani possono anche crepare
nella maniera più barbara che non dite un “ma”. Qui gli unici pezzi di merda
siete voi.
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