lunedì 18 dicembre 2017

Il comunista assassino e i media conniventi



L’imitazione di essere umano che vedete in foto si chiama Rodrigo Lanza, un anarco-comunista spagnolo che qualche giorno fa, a Barcellona, ha ucciso, al grido di “Fascista! Fascista!”, un uomo di 55 anni colpevole solo di portare delle bretelle con la bandiera spagnola. È stato rincorso, aggredito (rigorosamente in 3 contro 1, come da migliore tradizione antifascista), massacrato alla testa con una spranga di ferro, e lasciato poi agonizzante al suolo, a morire dissanguato e col cranio spaccato.

Questo rifiuto umano non era nuovo ad atti del genere. Già nel 2006 era stato coinvolto in una colluttazione contro la Polizia spagnola, che cercava di sgomberare lui e altri escrementi umani come lui da un immobile occupato abusivamente.

In carcere venne difeso dalla madre a spada tratta. Ora quella stessa madre, anziché farsi cementificare l’utero per impedire di partorire qualche altro subumano, chiede alla gente di avere “pazienza”. Il che, effettivamente, non si sa bene che cosa voglia dire. Tuo figlio uccide di botte un uomo che ha la sola colpa di avere le bretelle con la bandiera spagnola e tu, ovviamente, te la prendi con chi lo riempie di insulti e contumelie.

Ecco il retroterra umano, prima ancora che politico, che agita i centri sociali: una masnada di escrementi e rifiuti umani, protetti e coccolati da mamma e papà prima ancora che dal Magistrato amico, che siamo quotidianamente costretti a subire nelle nostre città mentre aggrediscono i partecipanti delle manifestazioni politiche a loro sgradite, mettono a ferro e fuoco le città e occupano abusivamente immobili e palazzi, con il beneplacito delle istituzioni, del sistema giudiziario e dei giornali.

Dovete fare sempre il solito giochetto: chiudete gli occhi e immaginare che cosa sarebbe accaduto se un militante fascista o di estrema destra avesse massacrato di botte un uomo colpevole solo di avere delle bretelle con – che so – il simbolo della falce e martello. Come avrebbero reagito quelli stessi mass media che si indignano a comando per una bandiera tedesca custodita nella sua stanza da un carabiniere appassionato di militaria, o per dei militanti di destra che hanno il solo torto di leggere un volantino senza torcere nemmeno un capello ad anima viva, o per delle normalissime (almeno nelle scaramucce tra tifoserie calcistiche rivali) figurine di sfottò con la foto di Anna Frank con la maglia della Roma?

Ci saremmo dovuti sorbire i piagnucolii di Fiano, gli ammonimenti di Madonna Boldrini, e forse avremmo anche dovuto sopportare qualche predica dal comunista con la papalina che risponde al nome di Papa Francesco.

L’ennesimo esempio di come i media manipolino l’informazione distorcendola quando si tratta di colpire parti politiche nemiche o, come in questi casi, occultandola.

Che siate maledetti.

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