sabato 28 luglio 2012

Comunisti imbecilli, nemmeno una calcolatrice sapete usare!


Ormai li conosciamo bene, e alla pochezza ed allo squallore dei comunisti e dei loro (in)degni sostenitori siamo abituati. Ma sembra che questi scarti della civiltà e della Storia non perdano occasione per rendersi ridicoli, e per farci fare quattro risate. Certi avvenimenti, l’ho sempre pensato, indicano non solo la pochezza politica, ma anche umana dei protagonisti.

Di che cosa parliamo? È presto detto. L’edizione internet de Il Mattino di Padova pubblica, con commozione, questa notizia: http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/07/27/news/addio-al-partigiano-tito-zulian-e-morto-per-un-emorragia-1.5463220. Si tratta della morte del partigiano Tito Zulian, morto recentemente a 75 anni. Poveri pennivendoli e comunisti! Prima di omaggiare un impostore non si sono nemmeno presi la briga di utilizzare una calcolatrice, ammesso e non concesso che la sappiano usare. Se il “povero” Zulian è morto nel 2012 a 75 anni, ciò significa – e vi assicuriamo che la nostra calcolatrice non è affatto antisemita, razzista e xenofoba! -  che nel 1943, quando cominciò il banditismo partigiano, Zulian aveva sei anni… Quali meritorie azioni conduceva l’infante Tito Zulian? Forse militava nei GAP – Gruppi d’Azione Pannolini? Si cacavano addosso cercando di causare svenimenti alle truppe Fasciste?

Che tristezza! Infami e vigliacchi, nemmeno una calcolatrice sanno usare! Lì, in mezzo ai loro stracci rossi e alle loro enormi balle storiche alle quali hanno finito per credere loro stessi, hanno un disperato bisogno di eroi. Circondati da delinquenti partigiani, impostori, traditori, criminali, vigliacchi e voltagabbana, c’è anche da comprenderli. Ma arrivare a fare queste gaffes… Nemmeno noi, che pur ne pensiamo tutto il peggio possibile, li credevamo capaci. Eppure, ci stupiscono sempre. In peggio.

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