Ormai li conosciamo bene,
e alla pochezza ed allo squallore dei comunisti e dei loro (in)degni
sostenitori siamo abituati. Ma sembra che questi scarti della civiltà e della
Storia non perdano occasione per rendersi ridicoli, e per farci fare quattro
risate. Certi avvenimenti, l’ho sempre pensato, indicano non solo la pochezza
politica, ma anche umana dei protagonisti.
Di che cosa parliamo? È
presto detto. L’edizione internet de Il Mattino di Padova pubblica, con
commozione, questa notizia: http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/07/27/news/addio-al-partigiano-tito-zulian-e-morto-per-un-emorragia-1.5463220.
Si tratta della morte del partigiano Tito Zulian, morto recentemente a 75 anni.
Poveri pennivendoli e comunisti! Prima di omaggiare un impostore non si sono
nemmeno presi la briga di utilizzare una calcolatrice, ammesso e non concesso
che la sappiano usare. Se il “povero” Zulian è morto nel 2012 a 75 anni, ciò
significa – e vi assicuriamo che la nostra calcolatrice non è affatto
antisemita, razzista e xenofoba! - che
nel 1943, quando cominciò il banditismo partigiano, Zulian aveva sei anni…
Quali meritorie azioni conduceva l’infante Tito Zulian? Forse militava nei GAP –
Gruppi d’Azione Pannolini? Si cacavano addosso cercando di causare svenimenti
alle truppe Fasciste?
Che tristezza! Infami e
vigliacchi, nemmeno una calcolatrice sanno usare! Lì, in mezzo ai loro stracci
rossi e alle loro enormi balle storiche alle quali hanno finito per credere
loro stessi, hanno un disperato bisogno di eroi. Circondati da delinquenti
partigiani, impostori, traditori, criminali, vigliacchi e voltagabbana, c’è
anche da comprenderli. Ma arrivare a fare queste gaffes… Nemmeno noi, che pur
ne pensiamo tutto il peggio possibile, li credevamo capaci. Eppure, ci
stupiscono sempre. In peggio.
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