domenica 9 agosto 2009

Doppiopesismo vendoliano

Mi stupisco di stupirmi ancora una volta di una sinistra italiana in stato comatoso che, abbandonata da tempo la difesa dei lavoratori – ammesso e non concesso che l'abbia mai fatta davvero, questa difesa – non perde occasione per dar prova della sua ipocrisia e del suo doppiogiochismo politico.

Ricordate il mantra con il quale noglobals, comunisti falliti e/o pentiti, ex comunisti, neo comunisti, comunisti riciclati, girotondini, sabinianiguzzantiani, morettiani e sinistrorsi vari ci hanno riempito le orecchie (per non dire altro) per anni? Era un ritornello che più o meno recitava così: “Berlusconi si faccia giudicare dalla magistratura, senza fare leggi ad personam e senza fuggire dalla giustizia”.


Intendiamoci: è un pensiero giustissimo, che va condiviso pienamente, a maggior ragione se si parla di Berlusconi, che ha oggettivamente reso molto più difficile le indagini relative a reati in cui era imputato lui e i suoi accoliti, diminuendone inoltre le pene.


Ricorderete sicuramente che, quando qualcuno osa chiamare in causa l'eccessiva politicizzazione della Magistratura (che c'è, è innegabile), lo si accusa di essere un servo di Berlusconi. Il marchio di infamia basta a silenziare qualunque discussione.


Coerenza vorrebbe che ciò che si predica per gli avversari politici debba valere anche per se stessi o per la propria parte politica.


Certo, certo... quando il gossip più becero e la giustizia dei TG si abbattono su Berlusconi, pretendendo di entrare anche nella sua camera da letto, nessuno ha niente da dire, Vendola incluso. Ma quando invece tocca alla sinistra finire sui giornali, non sia mai!


Nichi Vendola – di Sinistra e Libertà (tanto poca fantasia hanno, questi sinistri, che hanno dovuto copiare da noi pure il nome!) - era uno di quelli che del mantra suddetto ne ha fatto un suo cavallo di battaglia.


Ora che l'inchiesta che partì da Tarantini e dalle troie di Berlusconi arriva sui dorati lidi di quella sinistra che si è sempre pensata come la sovrana rappresentante di qualunque virtù umana e politica, il Vendola non ci sta. Grida al complotto. E che complotto! Quello delle toghe, cioè di una Magistratura che di destra non è mai stata, anzi!


Non solo. Vendola fa di più. Prende la penna ed esprime tutta la sua indignazione a Digeronimo, il pm che indaga sulla gestione degli appalti in Puglia e sui troiai annessi e connessi. Una sorta di pizzino... Immaginate voi che cosa sarebbe successo se una cosa del genere l'avesse fatta Berlusconi, o qualcuno dei suoi! Apriti cielo!


Avremmo visto intere schiere di labbroni pariettati, comunisti e girotondini della peggior risma gridare al regime, al ritorno del Fascismo (sembra che portino anche sfiga: grida e rigrida ma il Fascismo non torna mai), ad un Berlusconi dittatore che osa interferire nelle indagini della Magistratura.


Invece quando al complotto delle toghe grida la sinistra tutti zitti.


Ma Vendola ci rassicura prontamente e ci dice: “Io ho fiducia nel genere umano”. Anche noi. Per questo confidiamo nel fatto che il prima possibile spariscano il comunismo e i comunisti.

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