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giovedì 10 giugno 2021

Ottantuno anni fa il Sangue contro l'oro

Ottantuno anni fa l'Italia si ergeva ad estremo baluardo dell'Onore e del Sangue ario contro l'innominabile lobby che da 2000 anni avvelena i pozzi della Tradizione dell'Europa.
Hanno vinto una guerra, ma non l'ultima battaglia. Non ancora.
Lunga vita a coloro che difesero la Civiltà.
 

 

mercoledì 28 aprile 2021

mercoledì 18 novembre 2020

Adesso c'è anche il delitto di "sovranismo": l'ennesima sentenza dei magistrati comunisti


Quando parliamo della Magistratura come il vero cancro dell’Italia, puntualmente qualcuno ci accusa di essere troppo pesanti nei giudizi, troppo “estremisti”. Come se il caso Palamara – che ha scoperchiato, seppur in minima parte, la mafia che tutto decide all’interno delle aule di Tribunale – non avesse insegnato alcunché.

Poi, però, arriva qualche sentenza palesemente politicizzata – e quando arrivano le sentenze palesemente politicizzate sono sempre e comunque dirette verso una ed una sola parte politica – a darci puntualmente ragione.

Di cosa parliamo? È presto detto. La sentenza politicizzata arriva dal Gup di Milano, Manuela Cannavale, per la commemorazione che si è svolta il 29 aprile del 2019 per ricordare il martirio di Sergio Ramelli, un ragazzo di destra che nel 1976, dopo una serie incredibile di aggressioni e di umiliazioni (anche avvallate dallo stesso personale della scuola frequentata da Sergio), fu ucciso a colpi di chiave inglese da un kommando di Avanguardia Operaia. Cosa lo portò alla morte? Essere di destra ed aver scritto un tema scolastico contro le Brigate Rosse, allora come oggi considerate dei compagni nel migliore dei casi come “compagni che sbagliano”, nel peggiore come moderni Don Chisciotte che, anziché affrontare i mulini a vento, aggredivano in 5 contro 1 i pericolosi Fascisti a colpi di chiave inglese. Fu proprio dopo essere stato colpito alla testa con una chiave inglese che Sergio Ramelli venne lasciato riverso sull’asfalto, con tanto di vergognoso applauso dai banchi comunali della sinistra milanese non appena si venne a sapere della notizia.

Come viene motivata la condanna del GUP Cannavale per i partecipanti alla manifestazione del 29 aprile 2019 in ricordo di Sergio Ramelli?

“Una manifestazione posta in essere al solo scopo di eseguire riti e gesti del disciolto Partito Fascista, al solo scopo di evocare i tempi del Fascismo con grandissima partecipazione emotiva da parte di tutti i manifestanti, perfetto ordine, pedissequa ripetizione delle frasi, dei gesti, delle ritualità appartenenti al solo Fascismo e ciò allo scopo di provocare adesioni e consensi e di concorrere alla diffusione di concezioni favorevoli alla ricostituzione di organizzazioni Fasciste”.

Ancora:

La manifestazione è stata fatta con lo scopo di ricostituire il Partito Nazionale Fascista, è la prima affermazione del GUP. Verrebbe da dire che questi Fascisti non siano proprio dei geni di guerra: la commemorazione per Ramelli avviene, puntuale ogni anno, dal ’76 in poi, e la ricostituzione del PNF non è mai avvenuta. Perché dovrebbe avvenire adesso, a più di quarant’anni di distanza? La spiegazione viene data poco dopo, quando il GUP afferma:

“non è stata mai attuale come nel presente momento storico, nel quale episodi di intolleranza e violenza dovuti a motivi razziali sono all’ordine del giorno e si assiste ad una pericolosa deriva sovranista" […] “certamente creano in soggetti che si ritrovano nelle loro idee una suggestione, una forza, una evocazione del passato regime tali da rappresentare un concreto tentativo di proselitismo e, quindi, un concreto pericolo di raccogliere adesioni finalizzate alla ricostruzione di un partito fascista“.

L’impostazione politica di questa sentenza è evidente per due motivi: viene, seppur implicitamente, richiamato un reato che non ci risulta esistere nel Codice Penale, vale a dire quello di “sovranismo”. Per l’ennesima volta assistiamo ad un giudice che, anziché limitarsi a stabilire se una condotta sia legittima o meno in base alla legislazione vigente, pretende di dare patenti di correttezza sanzionando le condotte politiche che magari a lei non piacciono (ed alla stragrande maggioranza dei suoi colleghi), ma che sono legittime per una certa parte della restante popolazione (anzi: la maggior parte). In questo senso la sentenza serve a “contenere la deriva sovranista”, il cui campanello d’allarme è:

“1.200 persone delle diverse realtà extraparlamentari di destra riunite in modo compatto, che insieme rispondono alla chiamata del presente e alzano il braccio nel saluto romano con orgoglio ed entusiasmo”.

Ecco ciò che preoccupa il giudice: prima si trattava di 4 gatti, ora sono di più, e quindi bisogna fermarli in qualche modo. Forse non ve ne siete accorti, ma è quello che noi di Fascismo e Libertà abbiamo sempre detto ed affermato: la nostra stessa esistenza viene blandamente tollerata perché siamo un Movimento piccolino. Quando e se mai cresceremo in numeri ed in militanti ci schiacceranno come si fa con uno scarafaggio. Né più, né meno. E quale miglior modo di una sentenza politicizzata per fermare le opinioni altrui? A parte il fatto che nei “Presente!” a Sergio Ramelli spesso si sono contate molte più persone delle 1200 dell’anno scorso, preoccupa questa deriva giudiziaria che si arroga unilateralmente il diritto di condannare “derive sovraniste” che, a tutti gli effetti, non costituiscono alcun reato, ma anzi sono idee politiche che trovano piena legittimità e rilevanza all’interno del dettato democratico della Nazione. Dobbiamo aspettarci a breve un giudice od un suo delegato che guarderanno mentre votiamo, per accertarci che il nostro voto vada solo ai partiti di sinistra e non ai pericolosi fascio-leghisti? E se una sentenza palesemente politicizzata dichiara la sua intenzione di voler contenere “le derive sovraniste”, allora anche aggredire o fare del male ad un esponente politico delle stesse potrebbe essere meno grave rispetto all’aggredire un esponente dell’area progressista, proprio perché la sua aggressione è servita a contenere le derive suddette? Vedete? Sono sempre quelli che "Uccidere un Fascista non è reato", oggi come ieri.

Il caso Palamara è solo la punta di un iceberg. È nei Tribunali, ogni giorno, in qualunque parte d’Italia, spesso a telecamere spente, che la Magistratura, con sentenze giudiziarie palesemente politicizzate ed impegnate, interviene cercando di influenzare l’andamento politico della Nazione, quasi come una sorta di garante del verbo illuminato progressista ed antifascista, funzione che, evidentemente, non le compete affatto, essendo il suo scopo quello di sanzionare se una condotta sia legittima o meno, Codice Penale alla mano.

Ieri ridevate, perché la repressione era (ed è) riservata ai bastardi Fascisti. Ridete anche oggi, perché il trattamento è riservato agli analfabeti funzionali negazionisti del Covid-19. Auguratevi di poter continuare a ridere anche domani.

sabato 24 ottobre 2020

La differenza tra noi e Fratelli d'Israele

Confesso di non avere mai sentito parlare di questo "signore" fino a pochi minuti fa... Poi mi ritrovo una mail scritta da un avvocato, che recita: "Egr. dott. Carlo Gariglio, a motivo di una diffamante polemica che ha interessato il mio assistito Roberto Archi (come da procura speciale in allegato), Le chiedo cortesemente di informarmi se corrisponde al vero il fatto che lo stesso sia iscritto al Vs Movimento in quanto egli nega tale circostanza e di non conoscere alcuno facente parte del Vs Movimento".

Rispondo di non conoscere il soggetto, poi approfondisco, e trovo questo articolo: 

https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2020/10/17/news/l-ex-sindaco-baruffaldi-rilancia-se-archi-e-fascista-si-dimetta-1.39427607?fbclid=IwAR06cL7H5BLor3aTrk8hSPCPCX2Q_DhizTpKH2Uus_MRV6Ok0kEqDuVarag 

Dunque questo "signore", che pare giochi a spacciarsi per Fascista, è in realtà un iscritto ai "Fratelli d'Israele", divenuto Assessore alla "cultura" di un Comune del mantovano... E considera diffamatorio l'accostamento della sua augusta persona al nostro movimento!

Tranquillo, caro falso Fascista... Nessun Fascista potrebbe condividere nulla con i Fratelli d'Israele, nè con la feccia legaiola e destrorsa con la quale vi alleate.

Ringraziate che noi del MFL-PSN, non avendo frequentazioni nel Likud italico, non abbiamo soldi da buttare con nobili avvocati, altrimenti la causa ve la faremo noi per avere osato accostare la vostra triste opera al nostro movimento politico. 

Noi con la vostra destra israelita ed antifascista non abbiamo mai avuto nulla a che fare. E mai avremo nulla a che fare in futuro. 

Speriamo soltanto di averlo aiutato a dimostrare di non essere un Fascista.

-- 
Dott. Carlo Gariglio - Segr. Naz. MFL-PSN
www.fascismoeliberta.info
www.lavvocatodeldiavolo.biz

giovedì 15 ottobre 2020

Facebook censurerà il revisionismo storico: quando mai lo ha permesso?

Facebook rimuoverà i contenuti che negano (l’inesistente) olocausto ebraico: questa è la notizia che, da qualche giorno, campeggia sui principali quotidiani nazionali.

La cosa può anche essere divertente, perché viene da chiedersi quando mai Facebook abbia permesso la presenza sul suo sito di pagine che trattino in maniera meno politicamente corretta il mai dimostrato olocausto degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Noi abbiamo rinunciato da tempo ad avere una pagina di Fascismo e Libertà su Facebook: se CasaPound – che non è affatto fascista ed ha ripetutamente rinnegato l’esperienza del Fascismo storico – ha dovuto fargli causa per non vedersi le proprie pagine chiuse arbitrariamente e da un giorno all’altro, potete immaginare anche solo cosa significhi per noi avere una pagina Facebook del MFL. La sua sopravvivenza si attesta su qualche ora: per il momento ci abbiamo rinunciato. Solamente il pubblicare il simbolo del Nostro Movimento veniva e viene censurato: a poco è servito spiegare a Facebook che quel simbolo è perfettamente legale, e che con quel simbolo sono stati eletti consiglieri comunali, presentate liste a livello nazionale, ottenuto agibilità politica (guadagnata col sangue e col sudore, risicatissima, infinitesimale, ma l’abbiamo avuta).

Lasciamo da parte questo: oramai Facebook è un veicolo della politica nazionale ed internazionale, ed a meno di cambiamenti ad altissimi livelli che ne ridimensionino di gran lunga il potere mediatico – magari con politici importanti che “migrino” su altre piattaforme per veicolare i loro contenuti (Trump, conosci VK?) – la situazione non è destinata a modificarsi nell’immediato.

Quello che ci interessa notare, in questa sede, è il contenuto degli articoli. Citiamo testualmente da Tgcom24: “La nostra decisione - ha osservato ancora Facebook - è supportata dall'aumento ben documentato dell'antisemitismo a livello globale e dall'allarmante livello di ignoranza sull'Olocausto, soprattutto tra i giovani. Secondo un recente sondaggio, negli Stati Uniti tra persone di età compresa tra i 18 e i 39 anni, quasi un quarto ha affermato di credere che l'Olocausto fosse un mito, che fosse stato esagerato o di non esserne sicuri”.

Avete capito di che cosa parliamo? Prima il revisionismo olocaustico era una fetta per pochi appassionati, che avevano il coraggio di rischiare, in alcuni casi persino la pelle (chiedere a Faurisson). 


Se solo dieci anni fa chi non credeva o ridimensionava le cifre relative all’olocausto ebraico si attestava intorno al 5%, oggi parliamo del 25% (uno su quattro, come dice l’articolo), in una percentuale abbastanza ampia, tra i 18 ed i 39 anni. Traduzione: sempre più persone capiscono che l’olocausto ebraico è, dal punto di vista storico e scientifico, una balla colossale, che non ha e non può avere alcun supporto tecnico. Del resto è esattamente per questo che il revisionismo olocaustico non ha mai avuto alcuna legittimità, tanto meno storica; invitare un revisionista (magari un mostro sacro come Carlo Mattogno) in prima serata a spiegare al grande pubblico perché non è e non può essere esistito lo sterminio di sei milioni di ebrei - anche col solo intento di sbugiardarlo pubblicamente - avrebbe significato due cose: anzitutto legittimarlo davanti agli occhi di buona parte della popolazione, quantomeno come soggetto con cui poter interloquire (pur tra montagne di fango lanciate addosso al povero revisionista) e, in secundis, esporsi ad una colossale figura di merda. I revisionisti non portano presunti sopravvissuti piagnucolosi per colpire lo spettatore o il lettore per buttarla in caciara e spingerlo a simpatizzare con le musichette di sottofondo strappalacrime. No. I revisionisti portano cifre, dati, analisi tecniche fatte direttamente sui mattoni del campo di Auschwitz col carbonio-14 (“Il rapporto Leuchter”), comparazioni di testimonianze (“La prima gasazione” di Carlo Mattogno), comparazioni di fonti, studi sui documenti: tutto ciò che una analisi storica dovrebbe essere, in buona sostanza.

Ecco perché Facebook corre ai ripari e afferma che “chi, dalla nostra piattaforma, proverà ad accedere a contenuti sull’olocausto, verrà indirizzato verso fonti verificate”. Le fonti verificate, ovviamente, sono quelle che dicono loro, con i sopravvissuti che vedono le SS entrare nelle sale doccia in cui si sono appena uccise decine di persone, con i vapori ed i miasmi dello Zyklon B che aleggiano ancora nell’aria, ed il tutto a volto scoperto, respirando a pieni polmoni (come hanno fatto queste SS coi polmoni d’acciaio a perdere una guerra?).

Inutile nascondere – infatti non lo fanno nemmeno gli amministratori di Facebook – che ciò avrà immediate ripercussioni sulle prossime elezioni americane, in cui Donald Trump “rischia” seriamente la rielezione: avete idea di quanti gruppi e di quante pagine Facebook potranno essere chiuse dal nasone e dai suoi reggi-borsa?

La notizia positiva è che il revisionismo cresce e fa proseliti. Detto in altri termini: sempre più gente si rende conto della colossale balle, o comincia a porsi qualche domanda. Il regime, però, ha stretto le maglie, e continua a farlo sempre più.

lunedì 13 luglio 2020

Piccole sardine puzzolenti crescono

Articolo del Segretario Nazionale del Movimento Fascismo e Libertà - Dott. Carlo Gariglio

Racconto questa poco edificante storiella per fare capire a tutti che il fenomeno delle Sardine, cioè stupidi figli di papà senza arte, né parte, non riguarda solo la sinistra italiana, ma è ormai trasversale.
 
Chi mi conosce sa bene che, a differenza degli “eroi” da social, da quando faccio politica, ho sempre messo in bella vista nome, cognome, indirizzo e telefono su qualsiasi volantino, stampato e materiale di propaganda vario.

Tuttavia, da alcuni anni ho smesso di rispondere al telefono a chi non è nella mia rubrica, o a chi non si annuncia in forma scritta evidenziando motivi seri; troppo tempo sprecato a chiacchierare con falliti di ogni risma, che ogni volta si annunciavano come leader di gruppuscoli costituiti da veri “fascisti” ai loro ordini… Per non parlare degli infiltrati giudei che si lamentavano per la nostra alleanza con il nazionalsocialismo (come se il Duce si fosse alleato con i giudei…), o per l’alleanza con l’Islam, o per il “tradimento” delle origini e delle tradizioni cristiane…

Anche se i più fastidiosi e disgustosi sono sempre stati quelli che prima fondavano ridicole sigle composte da 2 – 3 pseudo fascisti e poi ci contattavano proponendo alleanze, collaborazioni e magari il confluire nel loro gruppo da sinagoga!

Chi vuole fare politica nel MFL-PSN, o collaborare in qualsiasi modo, deve semplicemente tesserarsi e mettersi a disposizione; regola che, per quanto semplice da comprendere, non è stata ancora capita neppure dai miei più alti dirigenti.

Pochi giorni fa noto qualche decina di chiamate dallo stesso numero; penso al solito call center, ma a fine giornata arriva una mail: un tizio sconosciuto vuole parlarmi… Gli suggerisco, dato che mi ha scritto, di spiegarmi chi è e cosa vuole in forma scritta.

Risponde di essere “leader” di un gruppo giovanile Fascista (sarà facile!), composto da 60 Fascisti ai suoi ordini… Che diventano 100 alla mail successiva, perché non aveva contato i 40 in fase di valutazione!

Ovviamente questi prodi “Fascisti” non pensano affatto ad aderire al movimento: vogliono diventare la nostra organizzazione giovanile…

Non sono mai stato favorevole alle organizzazioni giovanili, poiché se una persona si interessa alla politica, non capisco perché debba limitarsi ad azioni da bamboccio e non impegnarsi direttamente nei temi che interessano gli adulti, ma non è questo il punto.

Spazientito per tutto questo blaterare di “Fascisti”, “Camerati” e quant'altro, spiego che il minimo indispensabile che ci si possa attendere da qualcuno che voglia fare politica in nome e per conto del MFL-PSN è il tesseramento.

Apriti cielo! Il bamboccio abituato alla paghetta di papà si indigna… 40 € annui sono un furto, bisogna badare alle idee e non ai soldi!

Ovviamente pensa ai suoi soldi, perché sui nostri (stampa di tessere e bollini adesivi annuali, acquisto all'ingrosso di spillette da fornire ai vari parassiti come lui, cura e redazione di un mensile online da spedire in pdf, buste e francobolli per andargli il tutto comodamente all'indirizzo di papà) crede di avere pieni diritti… Senza considerare che il nostro è l’unico movimento politico che non riceve contributi da nessuno, e che non ha alla spalle organizzazioni delinquenziali (come capita agli illustri “camerati” dell’area) che gli permettono di incassare migliaia di Euro e magari di essere presente alle elezioni europee pur avendo risultati dello 0,0%!

Mando l’idiota a quel paese e lo diffido dal farsi risentire, ma il giorno dopo, giusto per mostrare la sua “potenza di fuoco” in stile Conte, il coglione mantenuto mi fa arrivare più di 40 E-mail da parte di presunti suoi militanti per sostenerlo… Ovviamente almeno l’80% delle mail è scritto dallo stesso coglione, e quasi sempre da indirizzi fantasma e senza firma… Un militante, un legionario, un iscritto…

Neppure bambini di 6 anni potrebbero concepire simili bassezze!

In tutte le mail ci sono lamentele per avere trattato male il “leader” e soprattutto offese varie per non essere veri “camerati” (chissà perché non parlano di “compagni di biberon”… Sarebbe più adatto!) e per pensare solo ai soldi.

In verità almeno tre mail sono certamente vere: tre membri del gruppo che, nonostante questo, mi invitando a diffidare di quel coglione del loro leader, interessato solo a farsi un nome ed a cercare di assorbire il nostro movimento!

Capito? Non ci hanno fermati, in questi 29 anni di vita, né gli sbirri, né i magistrati, né i tanti infami che hanno tentato di impadronirsi del movimento in ogni modo, ma dovrebbero riuscirci la banda dell’asilo infantile che pretende di comandare in casa altrui e senza neppure prendersi il disturbo di aderire al movimento!

Generazione di falliti, smidollati ed invertebrati, che spero di vedere sparire presto sotto i colpi dei negri che ci stanno invadendo e che certamente non avranno difficoltà a sopraffare queste piccole merde che si faranno mantenere da papà fino a 40 anni ed oltre!

Escrementi senza ideali, che spendono ogni mese cifre folli per tatuaggi, piercing, movida, smartphone e giga vari, ma che ritengono intollerabile l’idea di investire 40 € annui in un’idea che fingono di volere sostenere!

E poi vi stupite se faccio il tifo per gli immigrati, gli islamici e magari l’ISIS?

Dovrei difendere un popolo di merde con la mascherina, antifascisti, giudei, cattolici e soprattutto falsi Fascisti che spuntano come funghi per danneggiare le nostre idee? Gente pronta a schierarsi con chiunque non gli chieda di investire meno di 3,50 € al mese per sostenere un movimento politico nel quale dicono (fingono) di credere?

Per questa gente non solo approvo l’idea dell’aborto al nono mese di gravidanza, ma anche quella dell’aborto retroattivo fino al compimento del 18 ° anno di vita!

Per la cronaca, il gruppetto di escrementi si definisce pomposamente “LIL”, che non è il nome di un cane, ma l’acronimo di Legione Italiana Littoriale…

L’unica notizia di questi ridicoli bambocci l’ho reperita su Twitter e la condivido con voi con questa foto… Ben 5 “followers”… Si vede che gli altri 95 membri non avevano tempo di sottoscrivere!

mercoledì 1 luglio 2020

"Mancò la Fortuna, ma non il Valore": 78 anni fa i soldati Italiani diventavano Eterni.

1 luglio 1942.

Gli Spartani hanno le loro Termopili, i Tedeschi hanno il bunker di Berlino, gli Italiani hanno El Alamein.

In netta inferiorità numerica, senza munizioni, con l'alleato Nazionalsocialista impossibilitato ad intervenire, questi eroi italiani resistono "oltre ogni limite delle possibilità umane", come dirà la CNN. Fino all'ultima pallottola, fino all'ultima granata, senza acqua né viveri, con le uniformi sbrindellate, il mondo, attonito, ha visto compierso l'impossibile.

Due settimane di resistenza disperata e fieramente Italiana contro quel Tredicesimo Corpo d'Armata Inglese che rimase stupefatto quando, nel prendere in consegna gli ultimi sopravvissuti, li trova sporchi, stanchi ed affamati, ma in fila militare, col braccio destro alzato nel saluto Fascista.

Essi hanno trasmigrato dal piano fisico per diventare Dei Immortali, fondendosi con l'Eterno.

"Mancò la Fortuna, ma non il Valore": così un ceppo rende Onore agli Eroi.

Italiano di oggi: davanti al loro sacrificio china il capo, taci, non chiederti quanti sono i nemici ma solo dove siano, non chiederti in quanti siete voi ed in quanti sono loro, non indietreggiare nemmeno di un solo, fottuto millimetro. Loro non lo hanno fatto.

martedì 19 febbraio 2019

Fascismo e Libertà uguale terroristi? Su Rai Uno si può.



L’Italia è una strana Nazione. Una Nazione in cui si viene condannati da un Tribunale se osi chiamare clandestino un clandestino, ma in cui puoi tranquillamente dare del terrorista ad un intero movimento politico – per quanto piccolo (o forse proprio per questo) – in prima serata su Rai Uno.

Cosa è accaduto, esattamente? Francesco Capizzi, il nostro responsabile della Sicilia, ci informa, sul nostro gruppo Whatsapp, che nell’ultima puntata de “Il commissario Montalbano” è andata in onda l’immagine che vedete qui sotto.



Il tutto – parrebbe di capire (non abbiamo avuto modo di vedere la puntata) – all’interno di una storia in cui il celebre commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri indaga su un gruppo terroristico e cerca di scoprirne l’identità esaminando alcuni loro documenti: è proprio in questo contesto che si vedrebbe l’immagine incriminata: il logo del Nostro Movimento, con scritta e simbolo (più o meno) visibili, infarinato a dovere in scala di grigi per dargli un tocco di “antico”.

L’associazione mentale, va da se, è molto semplice: Fascismo e Libertà uguale terroristi. Un Movimento politico viene attaccato – e tutti i suoi aderenti equiparati a filo terroristi – in maniera così subdola e vigliacca senza che nessuno faccia un fiato, senza una protesta, senza una difesa, anche d’ufficio, in cui si dica che non si può così subdolamente associare un movimento politico al terrorismo senza che lo stesso sia mai stato non dico condannato, ma almeno in odore di terrorismo.

Sappiamo però bene dove viviamo: in Italia. Sulle strade i delinquenti di sinistra, ancora oggi, cantano che “uccidere un Fascista non è reato”, e nessun giudice si è mai sentito in dovere di aprire un fascicolo di reato. Anzi: fino agli anni Ottanta questi bastardi ci ammazzavano davvero, ed erano applausi, vignette satiriche (la storia drammatica di Sergio Ramelli ce lo insegna) o al massimo “compagni che sbagliano”, fatti scappare all’estero in soggiorni dorati da guitti d’avanspettacolo criminali quanto loro (Dario Fo e Franca Rame con il loro “Soccorso rosso” sono una pagina vergognosissima della Storia italiana del secondo dopoguerra). Perché mai dovrebbe essere un reato associare quelli di Fascismo e Libertà ai terroristi?

Probabilmente non tutti avranno capito l’associazione di idee. Anche perché molti, tra gli spettatori, sicuramente non conoscono Fascismo e Libertà. Lo sappiamo. Avranno interpretato quel simbolo per un simbolo del passato, per l’appunto. Questo, però, non costituisce affatto una scusante, bensì una aggravante: il danno di immagine, a prescindere, è gravissimo, specialmente per un Movimento come il nostro, che è piccolo e mira a farsi conoscere da più persone possibile, spesso guadagnandosi con le unghie e con i denti piccoli spazi di agibilità politica scontati per altri, grandissime conquiste per noi.

Valuteremo coi nostri legali se procedere legalmente contro questa vigliaccata. Come tutte le cause che abbiamo intentato dovremo spendere una barca di soldi per non avere Giustizia: se la causa andrà avanti verremo sabotati con qualche scusa patetica e ridicola che si inventerà qualche magistrato desideroso di medaglie antifasciste; altrimenti, nella peggiore delle ipotesi, il nostro fascicolo finirà sepolto sotto montagne di scartoffie.

Piccoli e squallidi messaggi subliminali di questo regime mafioso e massonico per delegittimare quelli di Fascismo e Libertà, gli unici veri eredi di coloro che fino al ’45 li hanno riempiti di sacrosanti calci nel culo.

domenica 19 agosto 2018

Addio sogni di gloria!

Pubblicato sul mensile Il Lavoro Fascista, marzo 2018.


Carlo Gariglio, Segretario Nazionale Movimento Fascismo e Libertà

E addio castelli in aria, come recita una nota canzone del passato di Marcella Rivi, cantata da vari interpreti, fra i quali Claudio Villa… L’ho dedicata, dopo le elezioni del marzo scorso, ai poveracci falsi Fascisti di CPI e FN, che si illudevano di sfruttare il momento di malcontento popolare per sbarcare in Parlamento e mettere finalmente a frutto il loro squallido infiltrarsi in aree politiche a cui non appartengono… Cosa che, del resto, tentano di fare da molti anni, specialmente quelli di FN, partecipando ad operazioni di camaleontismo politico degne del peggiore Badoglio; come non rammentare la patetica pagliacciata di “Alternativa Sociale”, voluta, creata e finanziata da Silvio Berlusconi (usando il cognome indegnamente portato da una certa Alessandra Mussolini), al fine di intercettare i voti che si temeva avrebbero perso quelli di AN dopo il pellegrinaggio di Fini in Israele?
Ma si sa, l’italiano medio non solo è ignorante su questioni storiche, ma lo è persino su quelle di attualità, dato che non ha ancora capito come funziona il meccanismo degli infiltrati, etichettati sempre come “neofascisti”, razzisti, “neonazisti”, mentre in realtà sono creature del sistema messe lì proprio al fine di intercettare eventuali voti di protesta che, se non ci fossero questi falsi movimenti, potrebbero andare a rafforzare quanti si oppongono veramente a questo regime e si rifanno veramente e storicamente al Fascismo -Nazionalsocialismo.
In realtà, più che parlare di ignoranza dell’italiano medio, si dovrebbe parlare di ignoranza dell’europeo medio, dato che questa stupida (ma redditizia) strategia esiste in tutta Europa, e non da poco; fateci caso: ad ogni tornata elettorale, in tutti i Paesi europei spunta almeno un partito “neonazista”, che viene additato come un pericolo per la democrazia, la tolleranza… Poi, però, a guardare bene le parole d’ordine di questi “nazisti”, ci si accorge che tutti si prostrano davanti allo Stato pirata di Israele, piagnucolano per avere buoni rapporti con le locali comunità ebraiche e, naturalmente, si dicono fieri nemici del mondo Islamico!
Qualsiasi cretino dovrebbe capire che nulla di quanto detto sopra ha mai avuto a che fare con il Nazionalsocialismo e/o con il Fascismo, ma data l’ignoranza imperante il popolo bue ci crede, e così chi ha una certa simpatia per le nostre idee li vota, convinto di agire da Fascista, mentre chi ci odia li avversa, convinto di agire da antifascista!
Di recente, in Germania, gli ultimi sedicenti neonazisti creati dal regime, sono riusciti ad entrare in Parlamento, senza che nessuno evidenziasse due piccoli particolari: il primo è che se veramente certi partiti fossero costituiti da nazionalsocialisti, non sarebbero presenti alle elezioni, a causa delle vergognose Leggi liberticide esistenti in tutta Europa; il secondo è che nessuna delle idee portate avanti da questi partiti ha la benché minima parentela con le idee portate avanti e realizzate dal Nazionalsocialismo. Oltre tutto, questa formazione politica nata di recente, vede come leader una gentile signora dichiaratamente lesbica, che convive con una donna extracomunitaria, ed ha fra i suoi cavalli di battaglia il sostegno allo Stato di Israele, nonché la volontà di andare d’amore e d’accordo con la comunità ebraica tedesca… Una raro esempio di nazionalsocialismo e di lotta all’immigrazione selvaggia!
Un altro esempio? Di recente, dopo avere verificato che Facebook non ci consentiva di avere una pagina ufficiale del MFL-PSN a causa delle ripetute cancellazioni d’ufficio (cosa che non capita, guarda caso, alle decine di pagine insulse intestate ai vari CPI, FN e fiammelle assortite), ho trasferito questa pagina su quello che viene chiamato il Facebook russo, ovvero VK.com, che per lo meno non è ancora così sfacciatamente controllato e censito dal giudeame di destra e sinistra. Subito una simpatica signora 60enne olandese si è unita alle amicizie, dopo avere visionato i vari documenti politici da me pubblicati, che non sarebbe neppure il caso di ribadirlo, sono autenticamente Fascisti e Nazionalsocialisti.
Controllando i messaggi di questa signora, mi sono ritrovato centinaia di foto, discorsi e farneticazioni varie di uno dei tanti “neonazisti” europei, l’olandese Geert Wilders.
Ora, senza fare troppa fatica e limitandomi ad una breve ricerca su Wikipedia, ecco cosa si legge a proposito di costui:
“Geert WildersDi formazione laica e liberale si dichiara antifascista, antislamista, anticomunista e anti-totalitario; ammira inoltre Theo van Gogh (regista assassinato da Mohammed Bouyeri, un estremista islamico), definisce Oriana Fallaci come il suo “idolo” e ha collaborato per un certo periodo con l’ex musulmana attivista per i diritti delle donne Ayaan Hirsi Ali.
In politica estera sostiene fortemente lo stato d’Israele e si considera un sionista ed un euroscettico, favorevole all’uscita dei Paesi Bassi dall’Euro”.
Capito il calibro di questi sedicenti “neonazisti”? Da Mussolini ed Hitler, fieri alleati dell’Islam, ad Oriana Fallaci, baldracca giudea fiera sostenitrice degli assassini di Israele e fierissima di oltraggiare il Corano!
Giusto per un brevissimo ritorno alla realtà dei fatti:
Se a Poitiers Carlo Martello fosse stato sconfitto, il mondo avrebbe cambiato faccia. Poichè il mondo era già condannato all’influenza giudaica (e il suo prodotto, il cristianesimo, è una cosa così insipida!), meglio sarebbe stato che avesse trionfato l’Islam. Questa religione ricompensa l’eroismo, promette ai guerrieri le gioie del settimo cielo… Animati da un simile spirito, i Germani avrebbero conquistato il mondo. Ne sono stati impediti dal cristianesimo.”
(Adolf Hitler – “Idee sul destino del mondo” – ediz. di “Ar” – Padova 1980)
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Muftì
Anche in Francia la situazione è analoga; nonostante migliaia di idioti che si credono Fascisti sostengano da decenni il partito fondato da J. M. Le Pen imitando il fu MSI, costui si dichiarò sempre ed orgogliosamente un combattente della resistenza francese… Quindi, mente la migliore gioventù francese si immolava, con la divisa delle Waffen SS, prima sul fronte dell’est, ed alla fine nella disperata difesa di Berlino, il baldo Le Pen, idolo dei fascisti all’amatriciana contemporanei, si batteva spalla a spalla con comunisti e feccia varia per abbattere il nazionalsocialismo! E non è certo migliore di lui la degna figlia, la quale, durante la scorsa campagna elettorale, ha querelato un politico francese che l’aveva definita “Fascista”, perdendo anche la causa!
L’unico idiota riuscito a fare altrettanto fu il prete mancato nostrano Roberto Fiore, il quale denunciò un cittadino che lo aveva apostrofato come “nazifascista”, riuscendo anche a perdere la causa!
Peccato non ci siano mai stati Fascisti e Nazionalsocialisti seri che si siano presi la briga di querelare questi personaggi non perché siano la parte offesa, ma per avere leso la dignità del Fascismo e del Nazionalsocialismo a loro immeritatamente accostati!
Tuttavia, i primati della stupidità, dell’ignoranza, della sottocultura politica e del trasformismo più becero, spettano indubbiamente al nostro beneamato Paese… In Italia nacque il Fascismo grazie al genio di Benito Mussolini; altri Paesi lo copiarono adattandolo alla loro realtà, ed il migliore esempio di ciò ce lo diede la Germania di Hitler… Cosa fu il Fascismo? Una forma di socialismo nazionale, epurato dalle cretinate internazionaliste di Marx e dalla criminale volontà della lotta di classe, che avrebbe dovuto portare all’eliminazione fisica della borghesia; in poche parole, la famosa Terza Via fra social comunismo e liberal-capitalismo.
Purtroppo questo concetto che oserei definire elementare, non è mai stato compreso dai più, portando all’equivoco del Fascismo equiparato alla destra, ma anche alla sinistra da frange minoritarie (in numero ed in quoziente intellettivo!).
Ora, non credo ci voglia una particolare cultura per comprendere questi fatti, ma dato che spesso si ha a che fare con veri e propri ritardati mentali, proverò a spiegarlo con una metafora calcistica; molti del nostro ambiente sono fieri di definirsi Ultras e di sprecare tempo e denaro negli stadi, invece di fare politica, indi sarà più facile farsi capire.
Se a Milano abbiamo le due squadre del Milan e dell’Inter, con relativi sostenitori, e qualcuno decide di creare una terza squadra chiamata Madonnina, ogni tifoso sarà libero di parteggiare per una delle due squadre storiche, oppure di schierarsi con la nuova arrivata… Ma essere così cretini da dirsi tifosi della Madonnina continuando ad andare allo stadio bardati di rossonero, o nerazzurro, sarebbe semplicemente inconcepibile!
Eppure è quello che accade in politica: legioni di idioti pretendono di dirsi Fascisti, salvo poi considerarsi di destra, o di sinistra!
E così, da alleati dell’Islam in chiave antibritannica ed antifrancese, oggi ci si considera nemici… Da fieri avversari della lobby giudaica (e qua non si parla di becero razzismo, ma di difesa della nostra sovranità), a pietosi lacchè dello Stato pirata di Israele e delle balle inventate dalle comunità ebraiche a proposito di olocausto… Da orgogliosi anticomunisti ed anti-capitalisti, a lacchè degli uni, o degli altri… Da nazionalisti a colonia degli USA e della NATO… Questo è quello che ci hanno spacciato per Fascismo dopo il 1945; a seguire pubblico un interessante articolo recuperato su Facebook, prima che la censura giudaica di destra e sinistra lo facesse sparire. E’ un ottimo riassunto di quello che fu il tanto decantato MSI, divenuto poi MSIDN.
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L’INGANNO DEL MSI
Certamente qualche Camerata, o presunto tale, si indignerà per questo articolo, ma occorre fare chiarezza e levare la maschera a chi per decenni si è spacciato per Fascista duro e puro, salvo poi prostrarsi davanti al nemico ripetutamente.
E non sto parlando di personaggi della politica di cui è risaputa la totale mancanza di fedeltà ai propri ideali (e qui mi riferisco ai vari Gianfranco Fini, Gasparri, i quali oramai possono essere considerati Fascisti soltanto dai ritardati mentali di Potere al Popolo), ma di personaggi più che discutibili che, nella mente lobotomizzata dei soliti fascisti kosher e all’amatriciana, non possono essere nemmeno nominati invano, talmente hanno assunto una figura quasi divina all’interno della cosiddetta area!
E qui parlo dei vari vigliacchi traditori quali Almirante, Rauti e il resto del merdaio missino “meritevole” (a loro dire) di non aver seguito la presunta svolta di Fiuggi compiuta da Fini.
Ovviamente i cervelli (non certo svegli) dei nostalgici missini, lungi dal conoscere la storia vera, non sospettano nemmeno che quella di Fini non è stata affatto una svolta, bensì una prosecuzione di un’attitudine traditrice del MSI che avrebbe fatto invidia al peggior Badoglio.
Anzitutto il Movimento Sociale Italiano (ma sarebbe più appropriato “Movimento Sionista italiano”) venne creato ad arte con la collaborazione dei servizi di sicurezza; nella sua creazione fu attivamente partecipe il SIM (Servizio Informazioni Militari) con la supervisione dell’OSS, il servizio statunitense antesignano della CIA.
L’obiettivo era semplice: convertire gli ex repubblichini alle posizioni filoatlantiche di supporto alla NATO, facendo loro accantonare e poi dimenticare l’originale pregiudiziale antiplutocratica del Fascismo, e ciò in nome di una Patria (che non era più la loro, in quanto oramai colonia americana) da proteggere dal comunismo, peraltro già escluso dal potere in Italia in virtù degli accordi di Yalta.
Si mirò così ad inalveare le forze ex fasciste entro il gioco politico democratico e a tenerle prigioniere in esso, fino alla loro liquidazione; l’obiettivo era sviare il carattere del vero Fascismo (avverso alla plutocrazia e al comunismo, alle potenze occidentali e all’Unione Sovietica), formando un “neofascismo” ad intonazione solo anticomunista e quindi non più bandiera della lotta per l’Indipendenza Nazionale dalle ingerenze della Gran Bretagna e degli Stati Uniti.
Cominciò così la storia del MSI, caratterizzata da una subalternità disarmante nei confronti dei nemici del Fascismo storico.
Indi il MSI annoverò tra le sue fila membri della massoneria (alcuni certamente interni alla loggia della P2) e uomini della NATO, tra cui Mario Tedeschi, Sandro Saccucci, Vito Miceli, l’ex comandante delle forze NATO del Mediterraneo Gino Birindelli, Filippo Berselli, l’ex presidente del FUAN Luciano Laffranco, e Giulio Caradonna.
Fu proprio Giulio Caradonna nel 1973 ad andare a Gerusalemme a deporre una corona di fiori allo Yad Vashem, il Museo
del finto Olocausto, a nome del MSI-DN (come possono quindi intuire gli stolti, Fini non ha inventato nulla di nuovo!).
Si pensi che nel ’48 un ex ufficiale della X MAS di Borghese e alto dirigente missino, Fiorenzo Capriotti, con il beneplacito di Pino Romualdi, andò addirittura in Israele per addestrare le truppe ebraico-terroristiche in vista delle guerre contro gli stati arabi confinanti!
A questo punto i più testardi (e imbecilli), dopo aver sentito tutto questo schifo e non soddisfatti della propria figura di merda rimediata nell’essersi bevuti tutte le cazzate sul MSI in tutti questi anni, cercano di difendere nonnino Almirante affermando che quest’ultimo era estraneo a tutto ciò, e che anzi, lui non ha mai rinnegato perché non era un traditore!
Ovviamente i poveri cervelletti non sanno che fu proprio Almirante ad abolire un articolo dello statuto del MSI che prevedeva il divieto di iscrizione al partito ai membri della Massoneria.
Così come fu Almirante a ricevere un finanziamento
pari a seicentomila dollari da parte di Nixon; intermediario dell’operazione fu Vito Miceli.
E fu ancora Giorgio Almirante che nell’aprile del 1972 giunse ad esaltare i valori della resistenza partigiana in quanto “valori di libertà”.
Fu Almirante a dichiarare le posizioni atlantiste e filo-occidentali al congresso del partito del 1970: «Noi siamo l’Occidente; lo  rappresentiamo, siamo la punta avanzata dell’Occidente. Non esistono, non esisteranno mai, si pone fuori dal partito chi lo sostiene, posizioni terzaforziste in seno al MSI».
Fu Almirante ad eleggere Fini come suo successore alla guida del partito, e Almirante era perfettamente a conoscenza delle idee liberali e antifasciste di Fini.
Fu Almirante che ricevette finanziamenti dalla Loggia P2; Giulio Caradonna in un’intervista del 2009 rilasciata al Corriere della Sera dichiarò:
«Gelli è una bravissima persona. […] Da lui mi aveva mandato Almirante: “vedi un po’ di parlare con questo signore, perché senza il suo assenso i soldi ai partiti non arrivano”. La missione ebbe successo, e Gelli aiutò Almirante. […] Giorgio mi espresse la sua eterna gratitudine».
Non mancarono poi gli atti di servilismo, anche da parte del nonnino, nei confronti della comunità ebraica e dello Stato terrorista di Israele:
  • Franz Maria D’asaro (ex direttore del Secolo d’Italia, il quotidiano missino) raccontò che «Almirante sin dai primi anni Cinquanta, sensibilizzava il nostro interesse nei confronti dello spirito pionieristico e patriottico con il quale i fondatori dello Stato d’Israele… avevano fondato la nuova nazione»;
  • nel documento conclusivo del X congresso del MSI (diretto da Almirante) nel 1973, si legge a pagina 44: «Israele ha diritto… a una pacifica e sicura esistenza»;
  • nel 1983 il MSI chiese «una Patria per Israele»;
  • Caradonna il 28 ottobre del 1973 ottenne una lettera di ringraziamento, per le sue posizioni filo-sioniste, dall’ex rabbino capo di Roma Elio Toaff; ne nacque uno scambio epistolare che durò per vari anni. Lo stesso Caradonna ricordò che Almirante portò con sé la lettera di Toaff in America quando vi si recò nel medesimo anno “per contrastare possibili contestazioni di antisemitismo”.
Capito il nonnino Almirante e i suoi compagni di partito?
Legami con uomini della NATO, idee filo-occidentali, culo e camicia con la massoneria, elogio dei “valori” della resistenza partigiana, finanziamenti da Licio Gelli e Nixon, visite e onorificenze in musei israeliani che ricordano campi di sterminio mai esistiti, parole di stima e corsi di addestramento per i terroristi israeliani… addirittura scambi epistolari e lettere d’amore reciproco col rabbino Toaff!
E questi signori hanno avuto l’ardire di fingersi Fascisti duri e puri agli occhi della gente, vantandosi di non aver mai tradito, e facendo la morale agli altri!
Ecco, è bene sapere che chi ancora oggi si professa erede di quella generazione di traditori e vigliacchi al soldo della Sinagoga (e qui mi riferisco ai fascisti kosher di Casadown, Fratelli d’Israele della Meloni, le varie fiammelle e, di conseguenza, i loro alleati di Forza Vecchia), non merita l’attenzione di alcun Camerata (con la “c” maiuscola), il quale capisce perfettamente che con i nemici non si discute, non ci si mette d’accordo, non si cerca una mediazione; al contrario i nemici vanno spazzati dalla faccia della terra con misure dirette e senza compromessi!
Duce ai musulmani PP
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Sullo stesso argomento si possono trovare in rete articoli ancora più chiari ed esaustivi, ma al fine di non appesantire troppo questo scritto, mi limito a pubblicare gli indirizzi ove trovare questi interessanti articoli:
Ora, è bene dire una cosa: questo grande inganno fu ottimamente costruito, tanto è vero che io stesso, fino almeno ai 20 anni, fui fra quelli che ci credettero… A 18 anni mi sentii fiero di andare a votare per il MSIDN, nonché di fare lo scrutatore del partito al mio seggio; e sempre a quell’età, mi recai a Torino ad un comizio di Almirante, ove i presenti furono a malapena una ventina, a fronte di centinaia di agenti delle forze dell’ordine che blindavano la piazza.
Ma a differenza di quelli che ancora oggi blaterano di Fascismo a proposito di Almirante e missini vari, io mi gettai nelle letture e parlai con molte persone che erano state all’interno del MSIDN, comprendendo ben presto la natura di questo inganno.
La degna continuazione di questo cretinismo politico la ritroviamo oggi nei quattro gatti che roteano intorno a CPI, FN e fiammelle assortite; alcuni fieri di dirsi Fascisti, salvo poi dissociarsi su questo o quell’aspetto del Fascismo… Altri addirittura pronti a querelarti se li definisci Fascisti, poiché vogliono essere antifascisti di destra!
E così, invece di unificare un mondo politico sconfitto militarmente dalla più grande coalizione criminale della Storia, questi tristi epigoni di un finto Fascismo hanno tramato per liquidare del tutto questa esperienza di Terza Via, creando sigle e siglette di destra e di sinistra, che hanno contribuito ad allontanare i più dal Fascismo storico, oltre che a renderci ridicoli agli occhi dei contemporanei.
Dai giudei infiltrati di CPI, che si dicono Fascisti ma rinnegano le Leggi Razziali (ovviamente quelle italiane, rimaste sulla carta, non quelle dei loro compari USA, che furono applicate fino agli anni 70), ai preti mancati di Forza Nuova, che pur avendo più volte rinnegato la loro appartenenza al Fascismo, continuano ancora ad avere sostenitori che si vantano di essere Fascisti… Fino ad arrivare agli elementi più tristi e disturbati mentalmente, ovvero i sostenitori della Lega e dei “Fardelli d’Italia”, che pur essendo dichiaratamente antifascisti, vedono fra le loro fila molti ritardati mentali convinti di essere Fascisti e Nazionalsocialisti!
Ecco un breve estratto di un articolo tratto da internet:
“(…) Tra poco più di un mese in Italia si festeggerà il 25 aprile, Festa della Liberazione, e qualcuno ha già cominciato a pensarci facendo domande ad hoc ai politici. Salvini in una recente intervista ha dichiarato che se dovesse diventare premier scenderà in piazza il 25 aprile per festeggiare insieme a tutti gli altri: “Certo, sarà mio dovere esserci” dichiara il leader della Lega.
Crosetto di Fratelli d’Italia è stato il primo
In una diretta TV Crosetto, candidato e coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, si è detto vicino con il cuore alla manifestazione antifascista organizzata dalla sinistra a Roma la settimana scorsa (…)”
E vogliamo parlare della razza peggiore di falsi Fascisti, ovvero i lacchè dei grillini, pronti a giurare che Beppe Grillo sia un Fascista ed incuranti del fatto che candidati e sostenitori di queste moderne zecche dei centri sociali siano dichiaratamente ed orgogliosamente antifascisti provenienti dall’estrema sinistra extraparlamentare?
Questo pattume di partito ha eletto un Sindaco a Torino andando a fare campagna elettorale fra i banditi NOTAV, e ricambiando il voto ottenuto chiamandoli a collaborare con il Comune!
NOTAV
Per finire, un pensiero va alla peggiore feccia della nostra area, ovvero quella composta da vigliacchi senza onore che, partendo dalle nostre idee, è finita con l’appoggiare quella sinistra criminale che ci ha sempre osteggiati, considerati cittadini di serie B e che ancora oggi canta “Uccidere un Fascista non è reato”.
Già, esistono anche questi, purtroppo… Nazimaoisti, comunitaristi, sinistra nazionale, socialismo nazionale e per non farsi mancare nulla, anche i nazionalbolscevichi!
In poche parole, non si hanno i coglioni per ammettere di ispirarsi a Mussolini ed Hitler, e ci si nasconde dietro Stalin, Mao, il Che, Chavez, Castro… Con quali risultati? Quelli di farsi sputare in faccia dai lerci sinistri, che considerano Fascista qualsiasi cosa non riescano a comprendere, nonché di farsi sputare in faccia dai Fascisti veri, i quali non possono che considerarli come i peggiori traditori e rinnegati, che oltre a non avere rispetto per le nostre idee, non ne hanno neppure per i milioni di morti causati da questi luridi criminali comunisti, che con il socialismo nazionale non hanno mai avuto nulla a che fare.
Ecco, questa è la nostra area politica, purtroppo: rinnegati, traditori ed idioti!
Carlo Gariglio